Dodici

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Pov's Cris

Volevo fare una buona impressione alla mamma di Aurora perché comunque ero un suo amico e non volevo che mi odiasse perciò evitai di mettere dei vestiti della tuta e mi misi dei cargo corti verdi con una maglietta bianca, non era una cosa elegante ma comunque più presentabile, mi sistemai i capelli e mi spruzzai il profumo.
"Cris" disse Eva entrando in camera mia.
"Dimmi" le risposi io.
"Mi fai le trecce?" chiese. Sbuffando accettai, non ero bravo come Aurora ma non facevo schifo a farle.
"Non mi piacciono" disse mia sorella appena finì.
"Te le tieni" le risposi e poi la mandai fuori da camera mia seguita da me.
"Secondo te uno smoking è esagerato?" mi chiese Mateo.
"Si" gli risposi andando in salotto. Alana si trovava là e stava guardando la televisione, indossava un vestito rosa e un fiocco in testa del medesimo colore.
"Come sei bella" le dissi e lei si girò per guardarmi.
"Anche tu non sei male" rispose lei sorridendomi cosa che io ricambiai.

Eravamo a pranzo e avevo appena finito di rispondere a tutte le domande di Laura, la mamma di Aurora, Lucy e Liam. Era stata insistente ma ci tenevo che sapesse quello che voleva sapere così non mi lamentai delle domande che mi fece.
"E tu di cosa ti occupi?" le chiede Georgina.
"Io lavoro in ufficio, aiuto la gente a trovare le case che vuole ma mando altri a fargliele visitare" rispose Laura.
"Andiamo?" mi chiese Aurora sottovoce così che potessi sentirla solo io. Voleva andare in camera siccome avevamo finito di mangiare e io pure quindi accettai.
"Dove andate?" chiese Lucy.
"In camera" rispose Aurora.
"Da soli?" chiese Laura.
"Non fanno niente, sono bravi ragazzi" disse Walter.
"E responsabili" disse Gio.
Ma non aspettammo che Laura dicesse qualcosa e andammo in camera di Aurora chiudendoci a chiave. Mi buttai nel suo letto.
"Come ti sembra mia mamma?" mi chiese buttandosi accanto a me e guardandomi.
"Non lo so, si preoccupa per chi frequenti quindi una brava mamma presumo" risposi io.
"Scusami se ti faccio questa domanda ma tu ne risenti di non sapere chi è la tua vera mamma?" mi chiese Aurora e io la portai più vicina a me.
"Non devi scusarti e no, non ne risento, Gio mi ha dato tutto ciò che una mamma deve dare ad un figlio quindi per me è lei la mia mamma diciamo" risposi. Aurora iniziò a giocare con i miei capelli.
"Ma vorresti conoscerla?" mi chiese.
"Non lo so" risposi sinceramente.
"Non voglio rovinare l'immagine che ho di lei nella mia mente" aggiunsi.
"Capisco" mi disse.
"Sei carino oggi" aggiunse.
"Non sono carino sempre?" le chiesi e la feci ridere. Aveva una risata così bella che avrei voluto farla ridere per sempre.
"Non esagerare adesso" rispose lei.
"Anche tu sei carina, anzi, bellissima" dissi. Sapevo l'effetto delle mie parole su di lei e mi piaceva.
"Mi fai tanti complimenti per la mia estetica ma zero nel mio carattere" disse Aurora. Aveva ragione ma amavo il suo carattere.
"Intendi dire che secondo te mi interessa solo l'estetica?" le chiesi.
"Forse" mi rispose.
"Aurora posso giurare che ho notato ogni singola cosa tua sia estetica che interna. Ho notato come ti brillano gli occhi quando c'è qualcosa che ti piace, ho notato che anche se fuori scherzi sempre hai una parte dolce di te e seria che sa fare dei discorsi seri, ho notato come sei altruista e ho notato il modo in cui parli delle cose che ti piacciono quindi anche se ti faccio complimenti solo sulla tua parte esterna adoro pure la tua parte interna" dissi e lei non disse niente per un pò.
"Nessun ragazzo mi ha mai detto queste cose" disse.
"Io non sono un ragazzo qualunque" dissi.
"Ah si?" chiese trattenendo le risate.
"So che stai pensando alle serie tv dove i supereroi dicono che non sono ragazzi qualunque non serve nasconderlo" dico e allora scoppia a ridere, quando smise iniziai a parlare di nuovo.
"Io ho sonno, tu?" chiesi.
"Un pochino, vuoi dormire?" mi chiese.
"Si" le risposi. La vidi alzarsi quando le presi il polso e la buttai sul letto con me.
"Stai qua" le dissi.
Non mi rispose e mise la sua testa nel mio petto mentre io le accarezzavo i capelli.
Mi addormentai con lei tra le mie braccia.

A dream come true ●Cristiano Ronaldo Junior●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora