Sei

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Pov's Cris

Il giorno dopo la cena mi svegliai presto per tenere i miei fratelli. Gli preparai la colazione e dopo aver finito di fare la mia Aurora mi scrisse che era arrivata. Le aprì la porta e lei entrò in casa.
"Buongiorno" mi disse sorridendo.
"Buongiorno" le risposi. Ero ancora in pigiama perché mi ero svegliato da poco, i miei fratelli dormivano e avevo la voce assonnata. Lei invece aveva dei pantaloni della tuta neri, la felpa abbinata e la mia felpa in mano.
"Tieni" mi disse dandomela.
"Grazie" le risposi prendendola.
Andai in camera mia mentre lei rimase in cucina, sistemai la felpa e tornai in cucina e la trovai che stava pulendo il mio piatto.
"Tranquilla non serviva che lo lavavi" dico io raggiungendola.
"Sono qua per aiutarti" risponde lei.
"Mi puoi legare i capelli?" mi chiese poi. Aveva le mani impegnate con i guanti quindi annuì.
"L'elastico è sul mio polso" disse. Le tirai su le maniche della felpa e le presi l'elastico. Mi misi dietro di lei e le presi i capelli con delicatezza. Erano morbidissimi e avevano un profumo di vaniglia.
"La vuoi alta o bassa?" le chiesi.
"Non mi importa" mi rispose. Le feci una coda bassa perché le mie capacità erano limitate. Aveva sempre i ciufetti che le cadevano davanti agli occhi così andai in bagno e presi due mollette, entrambe nere e gliele portai.
Mi misi affianco a lei e Aurora girò la testa per guardarmi le sistemai i ciuffi indietro e le misi le mollette.
"Grazie" mi disse con un filo di voce.
"Nessun problema" le risposi poi il pianto di Bella mi portò ad andare a prenderla.
Quando tornai in cucina Aurora si era tolta i guanti e si era seduta su una sedia.
"Vai a svegliare gli altri?" le chiesi.
"Certo" mi rispose e uscì dalla stanza.
Iniziai ad imboccare Bella mentre le mie sorelle e mio fratello ci avevamo raggiunto in cucina seguiti da Aurora. Si sedettero tutti ai loro posti e io andai velocemente a cambiarmi. Mi misi anche io una tuta nera e tornai in cucina per aiutare Aurora a pulire i piatti. I miei fratelli erano in salotto a guardare la TV e potevamo lo stesso controllarli siccome era uno spazio aperto.
"Volevano andare al parco prima di pranzo" mi dice Aurora.
"Se vuoi li porto io" aggiunge dopo. Avrà pensato che non voglio avere a che fare con i paparazzi e ha ragione ma non voglio lasciarla da sola con i miei fratelli.
"Tranquilla, vengo anche io" dico.
"Okay" dice sorridendomi.
"Aurora" dice Eva correndo da lei e abbracciandole la gamba.
"Dimmi bella" risponde la ragazza davanti a me.
"Mateo mi ha morso i capelli" dice mia sorella.
"Adesso vieni, andiamo in bagno e ti sistemo" dice Aurora. Io vado in salotto dove trovo Mateo.
"Perché mordi i capelli di Eva?" gli chiedo.
"Sono morbidi" risponde lui.

Una volta usciti di casa facciamo alcuni tratti di strada senza nessuno che ci opportuni ma poi iniziano ad avvicinarsi alcuni fan.
"Cris posso una foto?" chiede una ragazza avvicinandosi a me tremando.
"Certo" rispondo sorridendo in modo un pò forzato.
Aurora si allontana da me e i miei fratelli si fermano per aspettarmi.
"Scusa, puoi farci una foto?" chiede la ragazza in modo scortese ad Aurora.
"Si" risponde la ragazza sorridendo.
Aurora fa la foto e dopo aver dato il telefono alla ragazza e ne va.
"È stata scortese" dico.
"Non importa" risponde.
"No importa" dico io.
"Ma si Cris, tranquillo" dice Aurora e poi un paparazzo si avvicina a noi.
"Cris è la tua fidanzata?" chiede.
"No" rispondo ma poi continua a fare domande troppo insistenti così non rispondo più. Aurora si attacca alla mia felpa e abbassa la testa per nascondere la sua faccia.
Il paparazzo dopo un pò capisce e ci lascia stare.
"Come fai a sopportare tutto questo?" chiede.
"È difficile sopportare infatti, ma non posso essere scortese" dico io. Mi accorgo solo ora che continua a tenersi alla mia felpa ma non dico niente.
Arrivammo al parco in quel momento e i miei fratelli iniziarono a giocare tra di loro.
Io e Aurora ci sedemmo nella panchina più vicina a dove si trovavano loro per controllarli.
"Hai sonno?" le domandai vedendo le occhiaie che aveva.
"Si, sta notte ho dormito poco" rispose lei.
"Oggi pomeriggio i miei fratelli dormono, se vuoi puoi dormire anche tu, in camera mia" le dissi.
"Grazie ma non credo che prenderò sonno, il pomeriggio è difficile che riesca a dormire" rispose.
"Va bene in caso sai dove andare" le dissi.

Dopo aver pranzato i miei fratelli come da routine andarono a letto e, dopo aver passato almeno una mezz'ora per far addormentare Bella, mi sedetti in divano insieme ad Aurora.
"Sai a che ora torna Georgina?" chiese Aurora sdraiandosi ma comunque lasciandomi spazio.
"Torna sta sera sul tardi, tipo a mezzanotte" le risposi.
"Tu ovviamente torna prima" aggiunsi.
"Voglio aiutarti" rispose.
"Ma non serve che stai fino a mezzanotte, gli altri sono a letto alle dieci" dissi.
"Voglio farti compagnia" disse poi.
"Sei gentile, ma veramente non serve, in piu non credo che ti venga a prendere tuo papà a quell'ora" le risposi.
"Si credo che hai ragione" mi disse. Poi fece il secondo sbadiglio nel giro di pochi minuti.
"Dai vai in camera mia" le dissi.
"Va bene, svegliami appena si svegliano" disse poi lasciandomi da solo. Non l'avrei fatto, aveva già aiutato tanto e volevo che si riposasse.

Dopo due ore passate a guardate la TV, Bella tutta scompigliata mi raggiunse seguita dagli altri.
"Pappa" dice mia sorella più piccola.
"Eva puoi prendere lo yogurt in frigo?" le chiedo.
"Si, posso prenderne uno anche per me?" chiede mia sorella.
"Si" le risposi.
"E Aurora?" chiede Mateo.
"Sta dormendo" gli rispondo.
"Ma in camera tua?" mi chiede Alana.
"Si" dissi.
"Cosa avete fatto mentre stavamo dormendo?" chiede Alana sorridendo in modo strano.
"Niente, vai a mangiare la tua merenda e anche tu Mateo. In quel momento Eva torna da me e dopo avermi dato anche il cucchiaio torna in cucina per mangiare con gli altri.
"Bella cerca di non sporcare" dissi.
Poi iniziai ad imboccarla.
Solitamente i miei fratelli il pomeriggio erano tranquilli e lo passavano giocando senza urlare mentre quel giorno avevano pensato di fare un cazzo di concerto perché urlavano come se fossero ad un concerto infatti Aurora, tutta scompigliata e con il mascara sbavato, ci mise poco a svegliarsi.
"Auryy" urlò Eva andando incontro alla ragazza.
"Ciao" disse quest'ultima con una voce più profonda del solito.
"Vuoi che ti prendo qualcosa da mangiare o da bere?" le chiedo.
"Nono, faccio da sola" mi risponde.
"Hai il mascara sbavato" dice Alana andando in bagno e poi tornando con le cose che usano le donne per togliersi il trucco.
"Tieni" dice dandole in mano ad Aurora.
"Grazie" risponde lei sorridendo.
"Ti aiuto" le dissi alzandomi. Presi un dischetto di cotone e dello struccante che misi nel cerchietto e poi glielo passai sotto al occhio.
"Grazie" mi disse la ragazza quando finì.
"Ti avevo detto di svegliarmi comunque" aggiunse dopo.
"Ma non volevo farlo, mi hai aiutato tanto il minimo era lasciarti dormire un pò" dissi.

Passammo un pomeriggio e una serata divertente fino a quando i miei fratelli non andarono a dormire alle dieci e alle undici Aurora dovette tornare a casa. Eravamo fuori dal posto in cui alloggiavamo.
"Mi sono divertita" disse.
"Anche io, solitamente mi annoio abbastanza in queste giornate" dissi onestamente.
"Sono felice di avertela resa meno noiosa" disse lei sorridendo in preda alla stanchezza.
"Ci vediamo domani" aggiunse poi.
"A domani" risposi io. Sarà stata per l'ora tarda e per la mancanza di sonno ma Aurora  mi abbracciò. Buttò le braccia dietro il mio collo e appoggio la testa sulla mia spalla mentre io le rinchiusi i fianchi.
"Buonanotte" mi disse.
"Buonanotte" le risposi e poi si staccò.

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