Capitolo 21

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Kara

Quella sera la luna era enorme e  luminosa. Riusciva ad illuminare i volti di tutti i presenti venuti ad assistere alla mia Annunciazione ed erano davvero tanti.
Mi tremarono le gambe quando mia madre mi adagiò la corona di fiori sulla testa, lei se ne accorse e mi diede un lieve bacio sulla fronte.
- Sei bellissima - mi sussurrò prima di allontanarsi dalla riva. Mi guardai intorno e vidi la mia famiglia stretta in un abbraccio che mi guardava orgogliosa, i miei fratelli ancora svegli mi fissavano con le espressioni sognanti di chi avrebbe voluto essere al mio posto.
Mi voltai verso l'acqua scura e aspettai che il sacerdote iniziasse a parlare.
Dopo alcuni minuti iniziò a pronunciare le sue preghiere in onore della natura e dei suoi elementi circondato da un silenzio solenne.
- Accogli questa giovane donna tra i tuoi fedeli figli e lei sarà al tuo servizio per sempre ! - esclamò facendomi cenno di entrare in acqua.
Rabbrividii appena mi bagnai il bacino e piano piano riuscii ad immergermi del tutto. Chiusi gli occhi cercando di rilassarmi e di godermi quel momento magico ma ad un tratto una fitta tremenda mi fece urlare dal dolore, la mia voce attutita dall'acqua che mi entrò in gola. Tutto si fece confuso, forti braccia mi sollevarono portandomi a riva. Il viso di Leone a pochi centimetri dal mio e tutt'intorno la folla di spettatori preoccupati.
- Stai bene Kara? - mi chiese spostando le ciocche di capelli che mi si erano appiccicate in fronte.
- Fate largo! Così la soffocate! - urlò mio padre angosciato- Tesoro cosa è successo!? Ti senti bene? -
Annuìi. In realtà non avevo capito cosa fosse successo, un attimo prima stavo attendendo il mio dono e quello dopo stavo quasi soffocando.
Mia madre mi mise uno scialle sulle spalle mentre mi strofinava le gambe per riscaldarmi.
- Signori se non vi dispiace lo spettacolo è finito! Mia figlia ha bisogno di riposo, domattina vedremo tutto con più chiarezza. Nel frattempo vi auguriamo la buonanotte!-  e così facendo mi aiutarono ad alzarmi e tornammo nel capanno.

Dimitri

Quella sera non riuscivo a dormire.
Da quando il principe era arrivato nell'accampamento non era uscito dalla tenda nemmeno per prendere una boccata d'aria e con lui quella donna misteriosa. Me ne stavo seduto davanti alla mia tenda e non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla loro.
Avrei dovuto riposare perché all'alba avremmo dovuto ripartire verso nord, questi erano gli ordini, a quanto pareva, prima di Montealto c'era una zona inabitata, una terra di nessuno dove avremmo dovuto accamparci per attendere nuovi rinforzi.
Guardavo la tenda dove alloggiava il principe, le lanterne accese all'interno creavano delle ombre che mi permettevano di cogliere le sagome all'interno. Said gesticolava concitato mentre la donna appariva calma e rilassata. L'entrata della tenda era sorvegliata da due guardie che chiacchieravano distratte così', spinto dalla curiosità, ebbi l'idea di aggirarli per scoprire qualcosa in più sulle intenzioni del principe e sull'identità della sua amica. Mi guardai alle spalle assicurandomi che Kaimo dormisse profondamente e cercando di non fare rumore giunsi alle spalle della maestosa tenda, la fortuna volle che trovai un piccolo strappo nelle cuciture e l'allargai con un dito. Dalla mia visuale riuscivo a vedere il principe avvolto in una setosa vestaglia scura che se ne stava in piedi davanti alla donna con le spalle tese.
- Credi davvero che ci daranno ascolto? Non ne sono sicuro! - sbraitava - Qualsiasi imprevisto a questo punto sarebbe fatale! -
- Mio Signore, non ti fidi più di me?- sussurrò la donna alzandosi in piedi con fare felino. Non indossava più il velo e quando si spostò per raggiungere Said riuscìi a vedere il suo viso.
Aveva occhi enormi incorniciati da folte ciglia nere come i suoi capelli e una carnagione simile alla neve, sulle labbra rosse era disegnato un ghigno malefico.
- Mi fido mia adorata ma la guerra si avvicina e talvolta la mia insicurezza prende il sopravvento - si scusò lui chiudendo gli occhi quando lei gli accarezzò il viso.
- Mi daranno retta, sai che lo faranno o sarà peggio per loro. Il regno sarà nostro ed io sarò la tua regina, come abbiamo sempre sognato. -
Le gambe del principe parvero cedere per un attimo prima che lei gli leccasse le labbra passando la lingua sui suoi denti giallo oro.
Lo spinse indietro facendolo sdraiare sulla branda ricoperta da pelle d'orso
e lo zittì abbassandogli i pantaloni.
Mi allontanai di scatto per non vedere altro ma riuscivo ancora a sentire le loro urla  mentre mi chiudevo la tenda alle spalle.
Ero disgustato da quello che avevo appena visto però avevo capito che non dovevamo temere il principe come pensavamo, la vera minaccia portava un velo ed una gonna e presto avrei scoperto il suo nome.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13 ⏰

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