Capitolo 4

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Kara

Il mattino seguente mi svegliai di buon'ora per portare il gregge al pascolo con mio padre. Anche se eravamo in estate, la mattina c'era sempre un gran freddo ma la pace che si respirava era inestimabile. Dalla cima della collina su cui si trovava la mia casa, si godeva di un panorama stupendo e da lassù riuscivo a distinguere perfettamente la casa di Dimitri. Mi domandai che cosa stesse facendo, sicuramente si trovava nel bosco a tagliare la legna da portare al villaggio, mi sarebbe  piaciuto fargli una sorpresa portandogli un po' di latte appena munto ma non potevo allontanarmi troppo dal gregge. Mio padre si trovava dall'altro lato del pascolo e stava dicendo qualcosa alla capra, Rosy l'aveva chiamata. A lui piaceva
dare un nome ad ognuna di loro, diceva che a loro piaceva essere chiamate per nome e come potevo contraddirlo? In fondo era lui quello poteva parlare con gli animali . La mamma invece era una guaritrice, il suo potere era molto prezioso perché poteva guarire non solo gli animali ma anche le persone, aveva salvato molta gente ma quello che non poteva evitare era la morte;  lei diceva che quando arrivava il  momento di abbandonare questa vita non si poteva contrastare il destino, nessuna magia ne era capace. Avrei tanto voluto ereditare il suo potere ma per scoprire quale dei due avessi ereditato avrei dovuto aspettare i diciotto anni, fino ad allora avrei solo potuto fare delle supposizioni.
Dimitri invece aveva ereditato il suo potere da sua madre, poteva realizzare con le sue mani un volto, un oggetto o qualsiasi cosa volesse solamente con la forza del pensiero, era una sorta di artista, con la differenza che gli bastava visualizzare il soggetto nella sua mente per copiarlo perfettamente.
Quel giorno era il mio diciassettesimo compleanno, mia madre aveva preparato una bellissima torta alle mele per l'occasione ed avevo intenzione di invitare Dimitri e la sua famiglia a cena.
Raggiunsi mio padre in fretta.
- Papà... ti dispiace se invito Dimitri e la sua famiglia a cena? - Gli domandai sperando che l' idea gli piacesse.
Lui mi guardò sorridendo, poi annui.
- Oggi è il tuo compleanno bambina... se ti fà piacere, fai pure. - Rispose facendomi l'occhiolino.
Gli saltai al collo e lo baciai. - Grazie, papà...corro ad invitarlo! - Esclamai prima di correre in direzione del bosco.
- Kara! - Mi chiamò quando avevo già superato il primo steccato. - Rosy ti augura un buon compleanno! -
Io scoppiai a ridere. - Ringraziala da parte mia! -

Dimitri

Quella mattina quella quercia non ne voleva sapere di cedere. Stavo facendo una faticaccia per abbatterla ma ero già a metà del lavoro.
Mi asciugai il sudore dalla fronte e feci una pausa per bere un pò d'acqua dalla borraccia, non sarei tornato a casa per pranzare così mi ero portato un pezzo di pane e un po' di formaggio nella sacca. Mi sedetti sulla sponda del fiume e mi sciacquai il viso con l'acqua fresca. Quel giorno era il compleanno di Kara e non vedevo l'ora di vederla quella sera. Come al solito ci saremmo incontrati dietro casa sua e avremmo potuto ritagliarci un pò di tempo per stare da soli; speravo che per allora avrebbe parlato con sua madre e che le avrebbe detto di non voler sposare quel Leone. Quanto lo detestavo! Al solo pensiero che Kara potesse diventare sua mi ribollì il sangue nelle vene.
- Dimitri, sei quì? - La voce di Kara mi fece balzare in piedi. Mi guardai intorno e la vidi.
Indossava un vestito giallo con il grembiule bianco legato in vita ed i  lunghi capelli erano legati in una treccia che ondeggiava ad ogni suo passo. Era semplicemente adorabile.
Quando mi raggiunse mi abbracciò forte ed io mi sciolsi come neve al sole, con Kara mi succedeva sempre.
- Buon compleanno -. Le sussurrai fra i capelli. Lei si staccò da me e mi baciò.
All' inizio fu un bacio dolce e delicato ma quando la sentii mugolare sulle mie labbra la sollevai e la feci sdraiare all' ombra di un albero. Non mi sarei mai stancato di quella bocca, così calda e dolce e sentivo che per lei era lo stesso; lo capivo dai suoi sospiri e da come mi stringeva la camicia sulle spalle.
- Questo era il mio regalo? - Mi chiese con una vocina provocante.
Io sorrisi. - Mmm... una parte... - Dissi alzando un sopracciglio.
Lei si mise a sedere con gli occhi spalancati. - Hai davvero un regalo per me? -
Io annuii - Certo... ma dovrai aspettare stasera per averlo. Ci vediamo dopo cena al solito posto? - Le chiesi.
- Forse non dovremmo aspettare così tanto per vederci... ho chiesto a mio padre se potevo invitarvi a cena. - Disse mentre mi accarezzava la mano.
- Ma è stupendo! - Esclamai - Ma ho paura che i miei genitori non verranno. Sai... per mio padre non è facile salire sulla collina senza carro... ma...verremo io e Stacy. - Dissi baciandola sulle labbra.
- E porterai il mio regalo? - Mi chiese speranzosa.
- Per quello dovrai aspettare... è una cosa un po'...intima. -
Lei parve scandalizzata. - Dimitri! Non mi avrai mica regalato della bianchieria... -
- Ma sei pazza?- Esclamai scoppiando a ridere. - Non sono pronto a morire a colpi di bastone, tuo padre mi ucciderebbe -.
- Bene... allora ti aspetto prima di cena, adesso devo tornare dal gregge o mio padre ti bastonerà sul serio.- Disse dandomi un bacio. Si alzò e dopo essersi lisciata il vestito si incamminò verso la collina.
- Kara! - La chiamai. - Hai parlato con tua madre? -
- Stasera... le parlerò stasera non temere. - Mi rispose prima di voltarsi.

Kara & DimitriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora