Capitolo 2

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Kara

Illuminati dalla luce della luna, gli occhi di Dimitri brillavano come le stelle. Mi guardava in modo strano, un modo che mi fece sorridere ma quando pensai a ciò che stavo per dirgli il sorriso mi morì sulle labbra.
- Dimitri? - lo chiamai mentre lui andava a sedersi sulla riva.
Aspettai che mi guardasse per continuare.
- Sai... ieri è passato Leone da casa mia, mentre ero al pascolo con mio padre -.
Lui serrò la mascella ed io lo notai subito. Era nervoso, lo era sempre  quando si parlava di Leone. Tra loro non era mai corso buon sangue e Dimitri non lo nascondeva. Leone non era un cattivo ragazzo anzi , era un giovane volenteroso e grazie al suo lavoro di fabbro era riuscito a comprare un carro a suo padre; purtroppo a volte era un pò arrogante ma mai con me, con me era sempre stato gentile e galante.
- Cosa voleva? - Mi domandò Dimitri lanciando un sasso nell' acqua.
- Beh... so che ti sembrerà strano ma non sono più una bambina e sai che molte ragazze della mia età sono già state chieste in moglie... - .
- Cosa stai dicendo Kara? - Mi interruppe bruscamente voltandosi a guardarmi.
Io mi bloccai. Quella reazione non era da lui.
- Lui...beh... lui ha chiesto la mia mano a mia madre. - Dissi tutto d'un fiato. - Ma io non mi sento pronta per diventare moglie... -
- E allora non farlo! - Sbottò lui - Non devi sposare per forza quell'idiota...non potranno certo obbligarti... - .
Abbassai lo sguardo mentre mi torturavo le unghie, poi feci un lungo respiro e continuai.
- Mia zia dice che se non mi sposerò adesso che sono giovane non mi sposerò più... dice che resterò zitella e diventerò acida e brutta...- .
Poi, all' improvviso accadde una cosa che non mi sarei mai aspettata, Dimitri mi mise una mano dietro alla nuca e mi baciò.
- Mai... tu non sarai mai brutta, sei la creatura più bella che abbia mai visto Kara - Mi sussurrò  fra labbra.

Dimitri

Da quanto tempo avevo desiderato quel momento non avrei saputo dirlo; forse da quando avevo visto Kara la scorsa estate per la festa del raccolto, così bella e diversa nel suo abito rosa, oppure il giorno di natale quando mi aveva regalato quel cappello che aveva creato con le sue mani di fata. In quel momento sapevo solo che era quello il mio posto, fra le sue braccia, con le mie mani fra i suoi capelli e le mie labbra sulle sue. Oh... quanto erano morbide da baciare, erano proprio come le avevo immaginate.
- Dimitri...- Sussurrò ansimando.
Era stupenda con i capelli scompigliati e le guance arrossate.
- Cosa stiamo facendo? - Mi domandò spostandosi appena.
- Non sposarlo... non farlo... - Le dissi passando un pollice sulla sua guancia.
Lei chiuse gli occhi godendosi quel tocco e poi li riaprì, esitò appena e posò le sue labbra sulle mie. Le nostre lingue danzavano sulle note di una musica dolce che solo noi potevamo sentire, erano delicate e avare al tempo stesso. Avevo baciato una sola ragazza in vita mia, una contadina di Terravera che si trovava a Partesia per la festa del raccolto ma quel bacio non era niente in confronto a questo.
Non avrei permesso a niente e a nessuno di portarmi via Kara per nessuna ragione. Noi ci appartenevamo da sempre, solo che   l' avevamo appena compreso, avevamo appena capito di non essere più due bambini ma due adulti che si desideravano con tutta l'anima.

Kara & DimitriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora