Capitolo 6

12 1 0
                                    

Kara

Era incredibile come quella serata perfetta si fosse trasformata in un disastro.
Quando avevo visto Leone entrare in casa mia mi era quasi venuto un infarto. Avevo visto le guance di Dimitri perdere colore, era diventato pallido come un cencio serrando la mascella con forza.
Sentendomi un pò in colpa, dovetti ammettere a me stessa che Leone era davvero un bel ragazzo, era più grande di me di ben cinque anni e aveva un lavoro grazie al quale conduceva una vita agiata ma non potevo paragonarlo a Dimitri perché Dimitri era... Dimitri. Lui faceva parte della mia vita in un modo saldo e indelebile.
Mi rigirai fra le dita la collana che mi aveva regalato Leone, era davvero bella con un ciondolo azzurro agganciato ad una preziosa catenina, non avevo mai avuto un oggetto così bello. Mi immaginai sposata con lui, intenta a preparare il pranzo mentre i nostri figli scorazzavano in giardino e per un istante quell' immagine di me mi piacque. Magari avrei avuto dei cavalli e dei bei vestiti ma non sarei stata felice come mi sentivo tra le braccia di Dimitri, era lui che volevo.
Dopo essermi accertata che i miei fratellini dormissero profondamente,  usciì dalla finestra per incontrarlo al fiume.
Lo trovai seduto sull'erba, mi dava le spalle ma perfino da quella distanza vidi che era un fascio di nervi. Appena gli fui abbastanza vicina si voltò e mi fissò con un' espressione ferita.
- Perchè  non hai parlato? - Mi chiese con un tono della voce che mi fece tremare.
Io abbassai lo sguardo, volevo rispondere ma il problema era che neanch'io ne sapevo il motivo. Quando Leone era andato via quella sera, gli avevo detto che ci avrei pensato ma non avevo intenzione di pensarci. Il mio cuore aveva già la risposta ma la mia testa era in totale confusione.
Dimitri imprecò a denti stretti e si voltò verso il fiume. Io stavo per scoppiare in lacrime e lo raggiunsi cingendogli la vita.
Lui non si rilassò, il suo corpo era rigido come un pezzo di legno.
- Dimitri ... perdonami. - Sussurrai.
Lui si voltò e mi guardò dritta negli occhi. - È per via del regalo vero? Credi che io non potrei mai farti felice come potrebbe fare lui? -
- No! - Risposi prontamente. - Non è questo... è solo che non sono riuscita a dirgli che non volevo sposarlo, non dopo che si è presentato in casa mia con tutte le buone intenzioni e un dono così prezioso. - Risposi - Ma glielo restituirò e gli dirò che non posso sposarlo -
- Non puoi o non vuoi? - Mi chiese.
- Non voglio.- Dissi. - Non voglio perché l'unica persona che voglio sei tu... io voglio sposare te Dimitri...e nessun' altro -
A quel punto tutta la rabbia svanì dal suo volto e con un movimento veloce mi cinse la vita e mi baciò.
Fù un bacio terribilmente passionale che mi fece girare la testa. Io ricambiai con passione e gli infilai le mani fra i capelli. Lui fece un verso di piacere che proveniva direttamente dalla gola e mi fece sedere sul prato, accanto alla riva.
Sentivo soltanto il lieve rumore      dell'acqua che scorreva lenta ed i nostri respiri affannati.
Dimitri mi baciava come se non avesse voluto altro dalla vita e mi posò una mano sulla gamba. La sensazione che provai mi portò a mugolare di piacere così la sua mano salì più in alto fino all'esterno della mia coscia; mi accarezzava piano ed io inarcai la schiena per il desiderio. Non avevo mai provato delle sensazioni così forti in vita mia. In un attimo Dimitri fu su di me, il suo corpo forte premeva sul mio mentre mi baciava il viso per poi scendere sul mio collo. Lo desideravo, avevo sentito racconti di donne che giacievano con uomini per puro piacere e solo allora ne  comprendevo  il motivo, se essere baciata e toccata mi dava così tanto piacere figuriamoci andare oltre. Se mio padre l' avesse saputo mi avrebbe sicuramente ripudiata ma non potevo più farci nulla, ero totalmente estasiata, lo volevo.

Dimitri

Kara era perfetta ed il suo corpo sotto al mio sembrava essere nato per questo. L' amavo, Dio quanto l'amavo! Volevo darle piacere, volevo essere il primo ed ultimo uomo della sua vita e quel cielo stellato ne sarebbe stato testimone. Sapevo che era sbagliato farlo prima del matrimonio e non volevo pregiudicarla ma non potevo più fermarmi, c'eravamo spinti troppo oltre e adesso non ero più capace di darmi un freno.
Le sue gambe erano così lisce e soffici che temetti di impazzire quando mi permise di toccarle.
L' accarezzavo piano per paura che potesse respingermi ma quando mi resi conto che volevamo la stessa cosa non mi limitai più. Mi sollevai un attimo e le sbottonai la camicia con foga e quando vidi il suo seno prosperoso non riuscìi più a trattenermi. Non riusciva a stare ferma sotto di me così le alzai le  gonne ed iniziai ad accarezzarle piano l'interno delle cosce. Lei mi guardava con un misto di ansia e desiderio, era stupenda con il viso illuminato dalla luna e le labbra socchiuse.
Prendendo quello sguardo per un sì , la toccai delicatamente; una volta e poi ancora fin quando le sfuggì un suono che mi fece impazzire di desiderio.
- Dimitri ... - Sussurrò ansimando sulle  mie labbra - Ti voglio... io ...lo voglio...-
Le presi il viso fra le mani e la baciai piano. Avevo una voglia matta di fare l'amore con lei ma non volevo affrettare i tempi, non avrei permesso a nessuno di parlare male di lei. Ci sarebbe stato il tempo per farlo milioni di volte ancora, in fondo avevamo tutta la vita davanti.
- Sposami - . Le dissi - Sposami e ti darò tutto ciò che vorrai -.

Kara & DimitriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora