Confessioni al parco

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Camminavo accanto ad Andrés, ma il mio cuore era lontano, intrappolato in un turbinio di pensieri confusi e dolorosi. Il sole splendeva alto, e il parco era pieno di vita. Andrés correva felice davanti a me, ma io non riuscivo a smettere di pensare a ciò che avevo visto poco prima: Federico seduto al bar con Giulia, le loro teste vicine, impegnati in una conversazione che sembrava così intima, così... complici. La scena non avrebbe dovuto turbarmi tanto, eppure lo faceva. Sapevo che c'era qualcosa di sbagliato, e la sensazione che qualcosa mi fosse stato nascosto si faceva sempre più forte.

In tasca, il mio cellulare continuava a pesare come un macigno. Quei messaggi, quelle telefonate tra Federico e Giulia... e poi quel pacchetto, trovato giorni fa, con la calligrafia di Giulia. Ogni dettaglio mi sembrava un indizio di qualcosa di oscuro, qualcosa che Federico aveva cercato di tenermi nascosto.

All'improvviso, vidi Sofia seduta su una panchina poco distante. Andrés la vide per primo e corse verso di lei, gridando felice. Io rallentai il passo, incerta su cosa fare, su cosa dire. Ma sapevo di non poter più rimandare. Avevo bisogno di risposte.

"Flor! Che bello vederti!" esclamò Sofia quando mi avvicinai, accogliendo Andrés con un abbraccio. Cercò subito il mio sguardo, percependo che qualcosa non andava. "Tutto bene?"

Mi sedetti accanto a lei, il cuore che batteva forte. "Sofia, devo parlarti. Non so più cosa pensare, e ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire."

Le sue mani si chiusero intorno alle mie in un gesto di conforto. "Dimmi tutto, Flor. Sono qui per te."

Presi un respiro profondo, cercando di mettere ordine nelle mie parole. "Questa mattina ho visto Federico... era al bar, con Giulia. Sembravano... complici, intimi. E non è la prima volta che qualcosa mi fa sentire a disagio. Ho visto messaggi e chiamate tra di loro, e poi quel pacchetto, quello con la scritta di Giulia... E ora... non so più cosa pensare."

Sofia mi guardò intensamente, e nel suo sguardo vidi un'ombra di preoccupazione. "Flor... mi dispiace tanto che tu stia vivendo tutto questo. Forse è arrivato il momento che tu sappia la verità."

Mi irrigidii, preparandomi a sentire qualcosa che avrebbe potuto spezzarmi il cuore.

"Giulia è stata in terapia per un po'," iniziò Sofia, parlando lentamente. "E durante quelle sedute, ha parlato di una relazione tossica che ha avuto anni fa... con un ragazzo che l'ha fatta soffrire molto. All'inizio non sapevo chi fosse, ma poi... poi ho capito che stava parlando di Federico."

Le parole mi colpirono come un pugno allo stomaco. "Federico... il mio Federico? Come può essere? Mi ha sempre detto tutto... Come può avermi nascosto una cosa del genere?"

"Lo so, Flor," rispose Sofia, stringendo le mie mani con più forza. "Ma devi capire... Federico era in un periodo davvero difficile. La relazione con Giulia era tossica per entrambi. Quando si sono lasciati, Federico era distrutto, e si è preso del tempo per guarire. È stato in quel periodo che ti ha incontrata, ed è con te che ha trovato la felicità e la pace che cercava."

Scossi la testa, incredula. "Ma allora perché non me ne ha parlato? Perché ha tenuto tutto nascosto? Avremmo potuto affrontarlo insieme..."

"Non voleva farti soffrire, Flor. Federico ti ama davvero, ha scelto te. Dopo che si è lasciato con Giulia, e poi ti ha incontrata, ha cercato di lasciarsi tutto alle spalle. Ma quando Giulia è riapparsa nella sua vita, anche se inizialmente ha cercato di ignorarla, non ha voluto che tu venissi coinvolta in quel capitolo oscuro della sua vita. E Giulia, nonostante tutto, non ha mai voluto mettersi tra voi due."

Abbassai lo sguardo, sentendo le lacrime salire. "Ma ora... come posso fidarmi di lui? Come posso continuare sapendo che mi ha nascosto una cosa così importante?"

Sofia mi guardò con dolcezza. "Solo tu puoi rispondere a questa domanda, Flor. Ma ti posso dire una cosa: Federico ha costruito una vita con te e con Andrés, e non c'è niente di più importante per lui. Ha fatto degli errori, certo, ma non ha mai smesso di amarti. Ha pensato che tenerti fuori da tutto questo fosse il modo migliore per proteggerti, anche se non è stato giusto."

Guardai Andrés che giocava con gli altri bambini, la sua innocenza un contrasto stridente con il caos che sentivo dentro di me. "Devo parlare con Federico," dissi alla fine, sentendo che non c'era altra soluzione. "Devo capire perché ha fatto quello che ha fatto, e cosa significhi tutto questo per noi."

Sofia annuì, il suo sguardo pieno di comprensione. "Fai ciò che senti giusto, Flor. Qualunque cosa tu decida, sono qui per te."

Le strinsi la mano, sentendomi leggermente sollevata dall'aver parlato con qualcuno. "Grazie, Sofia. Davvero."

Mentre mi alzavo per andare a riprendere Andrés, il peso sul mio cuore sembrava un po' più leggero, anche se sapevo che la strada da percorrere era ancora lunga e incerta. Ma ero pronta a fare il primo passo.

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