Il picolo arrivato

3 1 0
                                    

Con il passare del tempo, aspettammo con ansia la nascita del nostro bambino. La nostra casa era piena di speranza e preparativi per accogliere il nuovo arrivato. Federico e io decorammo la cameretta con tanto amore. Le pareti erano di un tenue colore giallo pastello, pieno di luce e calore, ideale per il nostro piccolo.

Federico mi sorprese con un regalo meraviglioso in vista del parto: un ciondolo d'oro con l'immagine di una madre che tiene in braccio un bambino. "Perché tu sei la madre più forte e coraggiosa che conosco," disse con un sorriso.

Le settimane successive alla scoperta della mia gravidanza passarono in un misto di eccitazione e timore. Mi sentivo piena di speranza mentre Federico ed io preparavamo la cameretta per il bambino, dipingendola di un tenue colore giallo pastello. Ogni gesto, ogni preparativo era un modo per accogliere il nostro piccolo, ma dentro di me c'era sempre una leggera ansia.

Poi, un giorno, a soli sette mesi di gravidanza, iniziai a sentire dei forti dolori. Federico, con il suo solito modo premuroso, mi portò d'urgenza in ospedale. Il viaggio fu un incubo di ansia e fretta, con i dolori che aumentavano a ogni istante. Una volta arrivati in ospedale, il personale medico ci accolse subito, preparandomi per il travaglio.

Durante il travaglio, il dolore era insopportabile. Ogni contrazione era come un'onda di dolore che mi travolgeva completamente. Le contrazioni si susseguivano rapidamente, senza darmi tregua. Stringevo con forza la mano di Federico, cercando conforto nel suo sguardo pieno di preoccupazione e amore. Sentivo il dolore irradiarsi dall'addome fino alla parte bassa della schiena, e ogni respiro era un'impresa.

Federico era sempre accanto a me, sostenendomi con il suo sguardo e le sue parole di incoraggiamento. Il suo sostegno emotivo era un faro di luce in mezzo al dolore intenso che provavo. Nonostante la paura e la sofferenza, la presenza di Federico mi dava la forza di andare avanti, di affrontare ogni contrazione con determinazione e speranza.

Il medico entrò con un'espressione seria. "Siete pronti? Il bambino sta per arrivare."

Le ore che seguirono furono un tormento. Ogni minuto sembrava durare un'eternità. Alla fine, con un ultimo, straziante sforzo, sentii il pianto del nostro bambino riempire la stanza. Il sollievo e la gioia mi travolsero, nonostante il dolore.

Il medico sorrise. "Come lo volete chiamare?"

Insieme I due dissero. "Andres"

Era felicità pura. Federico mi strinse la mano, mentre i nostri occhi si incontravano, pieni di amore e gratitudine. "Benvenuto, Andres," disse dolcemente, e sentii una connessione profonda con lui e il nostro bambino.

I giorni successivi furono un turbinio di emozioni mentre mi riprendevo. Andres, anche se è nato prematuro, sembrava forte e resiliente. Lo tenevo tra le braccia, sentendo il suo respiro leggero e regolare, e non potevo fare a meno di piangere lacrime di gioia.

Poco dopo sono entrate le mie amiche più care, Giulia e Sofia, con fiori e piccoli regali. "Oh mio Dio, è bellissimo!" ha esclamato Giulia, avvicinandosi con cautela per vedere il bambino.

Sofia, con le lacrime agli occhi, mi ha abbracciato delicatamente. "Sei una mamma incredibile," ha sussurrato commossa. "Sono così felice per voi."

Ho sorriso di nuovo, con gratitudine e un po' di stanchezza nella voce. "Grazie, ragazze," ho detto. "È stata davvero una lunga giornata."

Giulia ha annuito, tirando una sedia accanto al mio letto. "Ora puoi riposarti un po'," ha detto con gentilezza. "Federico e noi ci prenderemo cura di te e del piccolo Andres."

Federico si è avvicinato alla culla con la nostro bambino tra le braccia, il sorriso più luminoso che abbia mai visto sul suo volto. "Guarda, amore," mi ha detto, rivolgendosi a me. "Hai fatto il miracolo più grande."

Ho guardato la scena con un sorriso tenero, i miei occhi colmi di gioia e gratitudine. "Sì," ho risposto semplicemente. "Siamo finalmente una famiglia."

Quel momento ha segnato l'inizio di una nuova fase nella nostra vita, piena di amore, gioia e l'impegno di crescere insieme il nostro piccolo Andres.

Ferite Nascoste Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora