Celine Serrano si tolse gli occhiali da sole e fissò la familiare strada della Valley, cercando di ignorare la sensazione di vuoto che le si era annidata nello stomaco. Era passata appena un'ora da quando aveva lasciato New York, ma sembrava già un'eternità. Le luci brillanti di Manhattan, le feste glamour, le persone sofisticate: tutto questo era ormai un ricordo. Qui, tra le villette impeccabili e i prati curati, tutto le sembrava opprimente. Eppure, questo era il suo posto. La Valley era casa sua, anche se ormai si sentiva un'estranea.Suo padre parcheggiò l'auto nel vialetto della loro imponente villa, e lei scese con un sospiro. I tacchi delle sue scarpe Louboutin ticchettavano sul pavimento di pietra, un suono che riecheggiava nel silenzio del quartiere tranquillo. Niente caos, niente sirene, niente chiacchiericcio incessante. Solo pace e una monotonia che già la irritava.
"Dopo due anni, finalmente siamo tutti di nuovo insieme!" esclamò sua madre, uscendo dall'auto con lo stesso entusiasmo che l'aveva accompagnata per tutto il viaggio. "Non è fantastico?"
Celine trattenne l'impulso di fare una smorfia. "Fantastico," mormorò, cercando di non sembrare troppo scontenta.
La porta di casa si aprì all'improvviso, e da dentro emerse una figura familiare. Yasmine, sua sorella minore, la fissava con un grande sorriso, i capelli perfettamente acconciati e l'outfit scelto con cura per quell'occasione speciale.
"Celine!" gridò Yasmine, correndo verso di lei con le braccia aperte.
Celine non poté fare a meno di sorridere mentre la sorella le si gettava addosso in un abbraccio stretto e caloroso. Nonostante le differenze tra di loro, Yasmine era sempre stata la sua roccia, il legame che non aveva mai spezzato, nemmeno durante i suoi due anni a New York.
"Ehi, Yasmine," disse Celine, ricambiando l'abbraccio. "Mi sei mancata."
"Non puoi nemmeno immaginare quanto mi sei mancata tu!" replicò Yasmine, tirandosi indietro per guardarla meglio. "Wow, sembri ancora più incredibile di come ti ricordavo. New York ti ha fatta splendere!"
Celine sorrise, ma c'era qualcosa di amaro dietro quella facciata. Sapeva di essere cambiata, ma non era sicura che fosse tutto in meglio. "E tu sembri ancora più adorabile, come sempre," rispose, facendo scorrere lo sguardo sul viso della sorella.
Entrarono insieme in casa, dove l'odore familiare di lavanda e legno lucidato riempiva l'aria. La villa non era cambiata di una virgola: i mobili antichi, i tappeti persiani, i quadri alle pareti che raccontavano storie di una famiglia benestante e di successo. Eppure, c'era qualcosa di diverso, qualcosa che Celine non riusciva a cogliere completamente.
"Ti ho preparato la tua stanza preferita," disse Yasmine, guidandola verso il piano superiore. "Ho aggiunto qualche dettaglio moderno, giusto per darti un po' di sapore di New York, ma è ancora il tuo rifugio."
Celine la seguì, notando quanto fosse cresciuta Yasmine in quei due anni. Era ancora la ragazza vivace e carismatica che ricordava, ma c'era una nuova maturità in lei. Forse era dovuta al fatto che era diventata la regina incontrastata della scuola in assenza di Celine, o forse era semplicemente il passare del tempo.
Quando arrivarono alla stanza, Celine rimase in silenzio per un momento, osservando i cambiamenti. Le lenzuola di seta, le tende nuove, e un tappeto che sembrava provenire direttamente da uno dei loft più alla moda di Manhattan. Yasmine aveva fatto uno sforzo incredibile per farla sentire a casa, e questo toccò Celine più di quanto volesse ammettere.
"Wow, Yasmine, è perfetto," disse con un sorriso sincero. "Grazie."
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto," rispose Yasmine, compiaciuta. "Non vedevo l'ora che tornassi. Ci sono così tante cose che dobbiamo fare insieme!"
"Tipo cosa?" chiese Celine, alzando un sopracciglio divertito.
"Be', prima di tutto dobbiamo aggiornarti su tutto quello che è successo qui. Poi, ovviamente, dobbiamo fare un po' di shopping per rinnovare il tuo guardaroba alla Valley. E... beh, vedrai! Ci sono così tante novità, e voglio che tu sia al centro di tutto."
Celine sorrise. La spontaneità e l'entusiasmo di Yasmine erano contagiosi, e per un momento si sentì grata di essere tornata. Anche se la Valley non aveva il fascino di New York, almeno aveva Yasmine. E in quel momento, mentre si lasciava andare a un abbraccio più lungo del previsto con la sorella, capì che forse il ritorno non sarebbe stato poi così terribile.
Mentre si sistemava sul letto, ascoltando Yasmine che le raccontava le ultime novità, Celine si sentì per la prima volta in due anni... a casa. Forse la Valley non era New York, ma aveva ancora il suo fascino. E, grazie a Yasmine, forse avrebbe riscoperto tutto ciò che aveva lasciato indietro.
Quella sera, mentre le luci della Valley si accendevano dolcemente nella notte estiva, Celine si addormentò con un sorriso sulle labbra. Tornare non significava solo affrontare il passato, ma anche ritrovare la parte di sé che aveva perso lungo la strada. Con Yasmine al suo fianco, era pronta a scoprire cosa le riservava il futuro.
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FIAMME nella Valley; Falco
FanfictionCeline, la sorella snob e arrogante di Yasmine, torna a casa nella Valley dopo due anni passati a New York. Abituata a essere trattata come una principessa, si ritrova a confrontarsi con un ambiente diverso ma altrettanto competitivo. A scuola, il s...