FIAMME nella Valley; Falco

Conseguenze

L'aria nella scuola era densa di tensione e paura. Miguel giaceva privo di sensi, e le sirene dell'ambulanza si avvicinavano in lontananza. Falco e Celine non si mossero dal suo fianco, con il cuore in gola e il terrore negli occhi. Miguel, il loro amico e compagno, ora lottava tra la vita e la morte, e ogni secondo sembrava un'eternità.

Robby, sconvolto da ciò che aveva fatto, scomparve nella confusione. Nessuno lo vide più, come se fosse svanito nel nulla. Forse travolto dal senso di colpa, forse incapace di affrontare le conseguenze di quel gesto fatale. Nessuno sapeva dove fosse andato, e nemmeno lo cercarono, troppo presi dall'urgenza del momento.

Anche Tory, dopo aver assistito alla caduta di Miguel, si dileguò senza lasciare traccia. La rabbia e la vendetta che l'avevano spinta fino a quel punto sembravano essere svanite, lasciando solo il vuoto e la disperazione.

Falco e Celine rimasero lì, inginocchiati accanto a Miguel, pregando in silenzio. Celine teneva la mano di Falco, cercando di trasmettergli un po' di forza mentre lacrime silenziose le rigavano il viso. Anche Falco, che raramente mostrava le sue emozioni, non riuscì a trattenere le lacrime. Sentiva un nodo in gola e il peso delle scelte sbagliate che lo schiacciava.

L'ambulanza arrivò, e i paramedici si precipitarono dentro, trasportando Miguel su una barella e caricandolo sul veicolo. Falco e Celine seguirono l'ambulanza con lo sguardo, incapaci di muoversi, incapaci di fare altro che sperare.

Poco dopo, nel dojo, l'atmosfera era cupa. La notizia dell'incidente si era diffusa rapidamente, e Johnny, il sensei, era devastato. Non riusciva a credere a ciò che era successo, e l'enormità del fallimento lo colpì come un pugno nello stomaco. Era responsabile per tutti loro, e ora Miguel, uno dei suoi migliori allievi, stava lottando per la sua vita. Non riusciva a sopportare il dolore e la colpa.

In un momento di disperazione, Johnny prese una decisione radicale. Non poteva più continuare così. Sapeva che il Cobra Kai aveva perso la sua strada, che i principi in cui aveva creduto erano stati distorti oltre il riconoscimento. Guardò Kreese negli occhi, l'uomo che aveva riportato nel dojo nella speranza di rafforzare i suoi allievi, e che invece aveva riportato l'oscurità.

"Non posso più farlo," disse Johnny con una voce carica di amarezza. "Prenditi il Cobra Kai."

Kreese lo fissò con il suo solito sguardo freddo, senza traccia di emozione. Non disse nulla, ma dentro di sé sapeva che aveva vinto. Johnny si voltò e lasciò il dojo, sentendo che qualcosa dentro di lui si era spezzato irrimediabilmente. Aveva abbandonato il Cobra Kai, lasciando tutto nelle mani di Kreese.

Celine e Falco, che avevano assistito alla scena in silenzio, si guardarono. Sapevano che nulla sarebbe stato più lo stesso. Il Cobra Kai era cambiato, e anche loro erano cambiati. Ma in quel momento, tutto ciò che contava era Miguel, la speranza che si riprendesse e che, in qualche modo, tutto potesse ancora essere sistemato. Ma una nuova, inquietante consapevolezza stava lentamente prendendo piede: la battaglia tra il bene e il male, tra la luce e l'oscurità, era appena iniziata, e loro erano proprio al centro di essa.