Miguel aprì lentamente gli occhi, sentendo la luce bianca e fredda della stanza d'ospedale. Il silenzio era interrotto solo dal suono costante del monitor che segnava i suoi battiti cardiaci. Sentiva il corpo pesante, come se fosse bloccato in un incubo dal quale non riusciva a fuggire. Ma era sveglio, finalmente, dopo giorni di coma.Celine e Falco erano tra i primi a sapere del suo risveglio. Celine non aveva mai smesso di pregare, di sperare in un miracolo. Quando ricevettero la notizia, corsero all'ospedale senza pensarci due volte. Vedere Miguel aprire gli occhi per la prima volta da quella tragica caduta fu un sollievo immenso, ma quel sollievo fu subito offuscato dalla consapevolezza di ciò che lo aspettava.
I medici erano stati chiari: Miguel avrebbe avuto bisogno di un'operazione costosa e rischiosa, che avrebbe potuto dargli una possibilità di tornare a camminare. Ma senza quei soldi, il futuro di Miguel era segnato. La prospettiva di passare il resto della sua vita su una sedia a rotelle era concreta, e nessuno, nemmeno Miguel, riusciva a digerirla.
Celine e Falco decisero che avrebbero fatto tutto il possibile per aiutarlo. Non c'era più spazio per dubbi o esitazioni. Dovevano trovare i soldi per l'operazione, qualunque cosa fosse necessaria. E nel cuore di Celine, qualcosa era cambiato definitivamente. Se prima non aveva avuto nulla contro il Miyagi-Do, ora un'oscurità profonda si era impadronita di lei. Non riusciva a pensare a Robby senza che la rabbia le divorasse lo stomaco. Quell'incidente non era stato un errore; era stato un atto di guerra.
Nel frattempo, al dojo, Sensei Kreese stava diventando sempre più spietato. Aveva visto il potenziale della rabbia e del dolore nei suoi allievi e sapeva come alimentarlo per i suoi scopi. Le lezioni erano diventate più dure, più brutali. L'empatia era debolezza, e Kreese non poteva permettere che i suoi allievi fossero deboli.
Falco, che un tempo aveva trovato rifugio e forza nel Cobra Kai, sentiva che qualcosa era cambiato. Sotto la guida di Kreese, il dojo era diventato un campo di battaglia, un luogo dove la compassione non esisteva più. Ma in quel momento, Falco voleva quella durezza. Voleva vendetta, e Kreese sapeva come incanalarla.
Celine seguiva Falco, il dolore per Miguel e la rabbia per ciò che era successo l'avevano resa più fredda, più determinata. Iniziava a capire il potere che Kreese cercava di insegnare loro. Se volevano vendetta, dovevano essere più forti, più astuti. Dovevano diventare veri Cobra Kai.
Kreese, vedendo il potenziale in Celine e Falco, cercava di riportare anche Tory al dojo. Sapeva che lei avrebbe potuto essere la chiave per la loro vittoria. Tory era una guerriera, e il dojo aveva bisogno di lei per essere completo.
Ma la tensione tra Cobra Kai e Miyagi-Do era ormai fuori controllo. Non era più solo una rivalità tra dojo, ma una guerra tra visioni del mondo. E Celine, che un tempo aveva cercato di rimanere neutrale, ora non vedeva più grigi. Solo bianco e nero. E il nero stava prendendo il sopravvento.
Miguel, intanto, lottava per accettare la sua nuova realtà. Sapeva che nulla sarebbe stato più come prima. Ma con il sostegno dei suoi amici, aveva ancora una speranza. Quella speranza era tutto ciò che aveva, e non l'avrebbe lasciata andare. Ma il cammino verso la guarigione sarebbe stato lungo e tortuoso, e l'ombra della vendetta e dell'odio cresceva inesorabilmente su tutti loro.
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FIAMME nella Valley; Falco
FanfictionCeline, la sorella snob e arrogante di Yasmine, torna a casa nella Valley dopo due anni passati a New York. Abituata a essere trattata come una principessa, si ritrova a confrontarsi con un ambiente diverso ma altrettanto competitivo. A scuola, il s...