Capitolo 15

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Qualcuno aprii la porta. E contro ogni mia aspettativa entrò una donna; era bella, alta e magra, aveva i capelli castani  raccolti in una coda di cavallo, portava degli occhiali sottili sul naso. Sorrise appena mi vide.

«Non posso crederci, finalmente ti sei svegliata! Come stai? Non sforzarti troppo! Quegli stronzi ti hanno quasi ucciso. Se non fossimo arrivati in tempo probabilmente saresti morta eh eh» disse tutto d'un fiato grattandosi la testa.

Parlava tanto, troppo. Chi era? Ci avevano trovati e quindi salvati? Non mi fido.
Se così fosse perché cazzo non sono in un'ospedale.

« È normale che tu sia diffidente bei miei confronti ma credimi non voglio farti del male, mi chiamo Enji»  continuò sorridendo 

Questa storia l'ho sentita troppe volte mia cara Enji pensai, però non sembrava cattiva.

«va bene Enji, mi chiedi di fidarmi di te allora dimmi, dov'è che ci troviamo? Perché a me sembra di essere di nuovo in trappola» le dissi sbuffando.

«Ti abbiamo portato qui per proteggerti e farti recuperare. Quello scienziato era un folle, ma ora sei al sicuro.»
«Chi siete esattamente?»chiedo acida
«Siamo una squadra speciale, una sorta di servizi segreti. Operiamo in segreto, lontano dagli occhi del mondo. Entriamo in azione anche per richiesta di chi amministra i vari continenti, sai i famosi "poteri forti".  Abbiamo un campo d'addestramento qui, dove ci prepariamo a combattere le minacce che il resto della società non può affrontare. »
«Perché avete scelto me? Cosa c'entra il mio salvataggio con voi?»
Enji si fermó per un momento, scrutandomi. «Hai abilità uniche, saresti di grande aiu-» la bloccai subito « così pensate davvero di usarmi come arma? Perché cazzo dovrei accettare? Secondo te sarei felice di usare quella merda di poteri che quel pazzo mi ha dato?!» dissi alzando la voce.
« Posso capire che sei arrabbiata, dopotutto quello che hai passato. Ma ti sbagli su una cosa, vogliamo addestrarti, non devi per forza usare i tuoi poteri. E poi quei poteri, per quanto tu possa odiarli, ti appartengono, fanno parte di te! Devi imparare a controllarli e utilizzarli al meglio. Alla fine non è una brutta offerta se ci pensi, prima facevi la criminologa no? Devi solo continuare, scovare i nemici e fargli il culo. Decidi tu che metodi usare.»  disse con fin troppa calma, continuando a tenere fisso il suo sguardo su di me.
«come mai la polizia non ci ha trovati prima?! Dov'è la mia famiglia?! » chiesi

In quel momento il suo sguardò diventò più serio e smise di guardarmi « vestiti, ti porto dal capo. Ti aspetto fuori » disse solo questo

C'erano dei vestiti su una sedia, li infilai velocemente. Voglio chiudere questa storia al più presto pensai. Volevo andare a casa.

(Questi sono i vestiti che indossa la protagonista, se non vi piacciono immaginateli diversi)

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(Questi sono i vestiti che indossa la protagonista, se non vi piacciono immaginateli diversi).

Enji mi guidò lungo un lungo corridoio illuminato da ampie finestre. Mi fermai per un attimo, appoggiando una mano sul vetro, lasciandomi trasportare dai pensieri. Da quanto tempo non respiravo l'aria fresca? I miei pensieri furono interrotti dalla mano di Enji che si posò delicatamente sulla mia spalla. Mi sorrise timidamente e disse: «Se ti va, dopo ti mostro il campo e ti faccio conoscere gli altri.» Chiusi gli occhi per un momento e, con uno schiaffetto, le scostai la mano. «Tsk,» borbottai. «Sbrighiamoci, voglio lasciare questo posto.» La superai e ripresi a camminare verso la stanza in fondo al corridoio.
C'era qualcosa di diverso in me. Lo sentivo.

Ma davvero?! Chissà quanta e quale merda ci hanno sparato in corpo , forse siamo più tossici di Chernobyl!
Non mi sorprenderebbe se ci crescessero le squame! O se al contatto con l'acqua ci uscisse la coda come in H2o..

Beh la coda da sirena non sarebbe male..

eeee? NO NO NO E NOOO signorina, speravamo in un fatto del genere quando avevamo 11 ANNI! A 13 in preda agli ormoni abbiamo lasciato la finestra aperta sperando che Edward Cullen ci trasformasse in un vampiro ma EHI HAI DIMENTICATO DI AVERE QUASI 24 ANNI IMBECILLE?! QUESTA E' UNA CAZZO DI TRAGEDIA!

disse la voce dentro la mia testa.

Evidentemente a parlare ora era la me ansiosa/ isterica, decisi di ignorarla non avevo le forze di litigare. In più c'era qualcosa di veramente spaventoso in me, lo percepivo. C'era qualcosa di strano non solo nel mio corpo, ma anche nel mio cuore. Sembrava che stessi lottando per mantenere viva quella parte di me che sapeva ancora provare emozioni, la sentivo morire. E' davvero possibile smettere di provare emozioni?

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Capitolo più lungo perché quello di prima mi sembrava troppo corto. Sono un caso perso scusatemi🥹

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