Capitolo 20

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BAKUGO'S POV

Cosa diavolo?! È già l'alba e io sono sveglio a quest'ora del cavolo? Ma che razza di vita è questa?! Con un pugno distruggo la sveglia. Per l'esattezza è la 9 sveglia che rompo questo mese.
Cazzo. Vado in bagno e faccio una doccia veloce per svegliarmi.
Scendo in sala comune e ci sono ancora poche comparse. Mi faccio un caffè istantaneo dal frigorifero e lo butto giù come se fosse un superpotere. Intanto sento confetto rosa che mormora qualcosa sui nuovi arrivati. Ma che? Nuovi compagni? Che palle! Non ho nessuna voglia di affiancare degli incompetenti!

"Ehi, ACIDO! Chi se ne frega dei nuovi! Se non sanno come combattere, non sono affari miei!" sbotto a voce alta, senza nemmeno girarmi. Queste comparse tendono sempre a fare un gran chiasso riguardo le novità. Scommetto che dopo la lezione saranno lì a fare domande su di loro. "Ehm, come si chiama il nuovo? Qual è il suo potere?" Blah, blah, blah.

Insopportabili.

Mi passo le mani tra i capelli e mi dirigo verso la porta. Non ho tempo da perdere con queste sciocchezze. Se i nuovi non sono all'altezza, quindi non farò nemmeno un passo indietro! La classe è un campo di battaglia e io sono qui per vincere, non per farmi distrarre da qualche nuovo codardo.

"Bene, ragazzi! Muoviamoci!" Ruggisco, uscendo dal dormitorio come un razzo. Oggi non è il giorno giusto per perdere tempo con i chiacchieroni.

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Tsk, che diavolo!? Stavo cercando di concentrarmi sulla lezione di Aizawa, ma evidentemente c'era bisogno di un'altra interruzione. La porta si apre di colpo, e chi entra? Il preside, con la sua espressione seria, seguito da due figure che non ho mai visto prima.

Il ragazzo che lo seguiva, con un sorriso che sembrava stampato in faccia, si guarda intorno con occhi vivaci. I suoi capelli neri e disordinati e l'atteggiamento da eterno ottimista lo fanno sembrare un esplosivo campo di fiori nel bel mezzo di una tempesta. Gli spaccherei il naso. «Ciao a tutti! Siamo qui per unirci a voi!» esclama, la sua voce piena di entusiasmo.
OK questo qui mi sta già sul cazzo.

Dall'altra parte, la ragazza che lo seguiva sembrava l'esatto opposto. Con una fronte corrugata e uno sguardo annoiato, si sposta con passo lento, come se fosse stata costretta a partecipare a un evento che la disturbava profondamente. I suoi lunghi capelli scuri e la postura rilassata non aiutano a nascondere il suo disinteresse.

«Che diavolo vogliono questi? Non c'è già abbastanza schifezza in giro senza che ci siano nuovi arrivati»mormoro ma senza farmi sentire.

Aizawa, con il suo solito sguardo da "non rompete le palle", sembrava altrettanto confuso di noi. Non ho potuto fare a meno di sbuffare quando il preside ha iniziato a introdurre i due. «Questi sono i vostri nuovi compagni di classe...»

"Che palle, cos'è, un circo?", ho pensato. Mi sono appoggiato allo schienale della sedia, incrociando le braccia. Davvero, come se avessimo bisogno di più seccature nella nostra già intollerabile routine di allenamenti e lezioni.

Il ragazzo fece un piccolo inchino con un grande sorriso. «Piacere di conoscervi, mi chiamo Haruki! Non vedo l'ora di fare amicizia e imparare insieme! Questo è un posto fantastico!» dice, come se fosse appena entrato in un parco giochi.

La ragazza al suo fianco nel frattempo, si limita a roteare gli occhi. «Già, fantastico,»dice in tono monotono, con uno sguardo che sembra dire 'Sono qui solo per forza'. Non ha intenzione di presentarsi. Io proprio non riesco a sopportare la sua attitudine. Già la sento in competizione per chi deve avere il tono più disinteressato. Ok non sopporto nemmeno lei.

Intanto in classe si è già iniziato a creare un gran casino, Aizawa interviene richiamando l'attenzione di tutti «State in silenzio e ascoltate. Gli integreremo nelle nostre attività.»

Oh, fantastico.

Mentre il ragazzo continua a sorridere e a dire cose irritanti, non posso fare a meno di pensare quanto siano insipidi rispetto a me. Certo, sono furioso, ma chi non lo sarebbe in una situazione del genere? Faccio un sospiro sfinito e giro gli occhi. "Ts, non vedo l'ora di vedere che tipo di schifezza possono combinare." Che giornata di merda!

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