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𝐅𝐄𝐋𝐋, lamine yamal
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╰┈➤「 𝑢𝑠 」ִֶ ࣪˖ ་༘࿐
𝗘𝗡𝗡𝗘𝗦𝗜𝗠𝗘 𝗟𝗔𝗖𝗥𝗜𝗠𝗘 stavano invadendo il viso di Lucìa quella notte, ormai da qualche tempo capitava che crollasse, senza neanche sapere il perché.
Si sentiva incompleta, come se mancasse un pezzo nella sua vita a renderla serena. Ma quel pezzo purtroppo era sconosciuto.
Continuava a piangere senza sosta, al pensiero di essere solo una ragazza di sedici anni da sola contro il mondo. Perché nei momenti in cui aveva più bisogno si ritrovava spesso da sola, senza nessuno pronto a sostenerla.
L'orologio segnava le quattro e venti, così Lucìa, sfinita, si alzò dal letto per cercare un pacchetto di fazzoletti e per cambiare maglietta, visto che la sua ormai era piena di chiazze bagnate.
Attraversò la stanza buia, cercando di non fare rumore per non svegliare Berta, che dormiva nella stanza accanto. Trovò un pacchetto di fazzoletti sul comodino e si asciugò le lacrime, sentendo il freddo del tessuto sulla pelle arrossata.
Sospirò profondamente, guardando il suo riflesso nello specchio della toilette. I suoi occhi erano gonfi e il viso segnato dalle lacrime. Non si era mai sentita così vulnerabile e persa. Tornata a letto, cercò di calmarsi respirando lentamente.
Ma il silenzio della notte amplificava i suoi pensieri, facendo riemergere tutte le sue insicurezze. Si sentiva come se stesse affogando in un mare di emozioni che non riusciva a controllare. Si chiese perché, nonostante avesse persone che le volevano bene, si sentisse così sola. Fermín era sempre stato un sostegno per lei, ma anche lui aveva la sua vita, i suoi impegni. Non poteva contare solo su di lui per colmare il vuoto che sentiva.
Pensò alla sua vita a Barcellona, ai momenti in cui si era sentita abbandonata dai suoi amici. C'erano state volte in cui aveva bisogno di parlare con qualcuno, ma sembrava che tutti fossero troppo occupati con le proprie vite. Si ricordava di quando sua madre era stata via per lavoro per settimane e lei si era sentita persa, senza nessuno con cui confidarsi. Era come se la solitudine fosse diventata una sua compagna costante, un'ombra che non riusciva a scrollarsi di dosso.
Lucìa si sentiva come se stesse portando un peso enorme sulle spalle, un peso fatto di aspettative, di insicurezze, di paure. Si chiedeva se sarebbe mai riuscita a trovare quel pezzo mancante, se sarebbe mai stata davvero felice. Aveva solo sedici anni, ma a volte sentiva come se il mondo fosse troppo grande e troppo complicato per lei.
Presa la carta e indossate le ciabatte, uscì dalla stanza in cui alloggiava, diretta al balcone più vicino.
Il tonfo dei suoi piedi risuonava nella stanza, c'era un silenzio assordante in quell'interminabile corridoio, data l'ora. Sentiva solo il suo respiro e il fruscio leggero della carta stretta tra le mani. Ogni passo sembrava amplificato, ogni piccolo rumore un'eco nella quiete notturna.
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𝐅𝐄𝐋𝐋, 𝘭𝘢𝘮𝘪𝘯𝘦 𝘺𝘢𝘮𝘢𝘭.
Fanfiction#𝐅𝐄𝐋𝐋 ━ ❝ mi sa che sto iniziando a cadere davvero. ❞ ˚₊· ͟͟͞͞➳❥ 𝐥𝐚𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐲𝐚𝐦𝐚𝐥 𝐱 𝐟𝐞𝐦!𝐨𝐜