𝟎𝟔

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𝐅𝐄𝐋𝐋, lamine yamal

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╰┈➤𝑠ℎ𝑒 𝑓𝑒𝑙𝑙 𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡 ִֶ ࣪˖ ་༘࿐







𝗟𝗢 𝗦𝗧𝗔𝗗𝗜𝗢 𝗘𝗥𝗔 un turbinio di emozioni. Le gradinate erano gremite di tifosi tedeschi che cantavano e sventolavano le loro bandiere, ma anche i supporter spagnoli erano ben rappresentati, con colori vivaci e cori entusiasti.

Io e Berta eravamo accanto, come sempre, pronte a sostenere la nostra squadra. Avevamo preso posto tra i fan spagnoli, il che significava che potevamo contare su una buona dose di energia e ottimismo. Indossavamo magliette della Spagna e ci sventolavamo una bandiera che avevamo comprato qualche giorno prima.

«Questo sarà un match duro,» disse Berta, lanciandomi un'occhiata carica di determinazione. «Ma sono sicura che possiamo farcela.»

Annuii, cercando di nascondere l'ansia che sentivo crescere dentro di me. «Speriamo bene. L'importante è che non ci manchi l'appoggio. In questi momenti, sapere che ci siamo l'un l'altra è fondamentale.»

La tensione cresceva con l'avvicinarsi del fischio d'inizio. Il tifo era incessante, e il rumore delle grida e dei tamburi riempiva l'aria. Era difficile non farsi coinvolgere dall'atmosfera elettrizzante.

Berta e io ci scambiammo uno sguardo e un sorriso, cercando di infonderci forza a vicenda. Sentivo il battito del mio cuore accelerare mentre il gioco stava per iniziare. Sapevo che sarebbe stata una partita impegnativa, ma eravamo pronte a sostenerla con tutto il nostro entusiasmo.

Il fischio d'inizio esplose nell'aria e il campo si animò di movimento. Gli sguardi erano tutti concentrati sui giocatori, e l'unica cosa che potevo fare era sperare e incitare la nostra squadra con tutto il cuore.

Ma il tempo sembrò fermarsi all'ottavo minuto, quando vidi Pedri a terra. Un silenzio preoccupato si diffuse tra i tifosi mentre il gioco si fermava. Pedri era accasciato sul campo, e subito notai che i medici si affrettavano verso di lui.

Il mio cuore sussultò. L'atmosfera che fino a pochi istanti prima era vibrante di eccitazione e speranza, ora era immersa in una paura palpabile. Berta, accanto a me, si afferrò al braccio, e la sua espressione era tesa e preoccupata.

«No, per favore, non Pedri,» mormorai, guardando con ansia i movimenti dei medici mentre cercavano di valutare la situazione.

Il gioco era sospeso e il pubblico sembrava trattenere il respiro. Gli sguardi erano tutti focalizzati su Pedri, e l'ansia si faceva sentire in ogni angolo dello stadio. Vedere il nostro giocatore in difficoltà era devastante e l'idea che potesse essere una seria lesione era angosciante.

Berta tentò di confortarmi, ma io ero troppo concentrata sulla scena davanti a me. La mia mente correva a mille, pregando che non fosse nulla di grave. La partita sembrava essere passata in secondo piano, sostituita da una preoccupazione palpabile per il suo benessere.

Finalmente, i medici lo sollevarono con cautela e lo portarono fuori dal campo. L'ovazione del pubblico non riusciva a mascherare il senso di apprensione che permeava l'aria. Io e Berta ci scambiammo uno sguardo, entrambe sollevate di vedere Pedri muoversi, ma anche preoccupate per quello che avrebbe potuto significare.

𝐅𝐄𝐋𝐋, 𝘭𝘢𝘮𝘪𝘯𝘦 𝘺𝘢𝘮𝘢𝘭.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora