𝟎𝟒

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𝐅𝐄𝐋𝐋, lamine yamal

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╰┈➤𝑠ℎ𝑒 𝑓𝑒𝑙𝑙 𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡  ִֶ ࣪˖ ་༘࿐








𝗜 𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗜 𝗣𝗔𝗦𝗦𝗔𝗩𝗔𝗡𝗢, e la Spagna aveva confermato ulteriormente la nostra qualificazione agli ottavi di finale con una vittoria contro l'Albania. La cosa mi rese molto felice, perché vedendo giocare la Spagna in questo modo aumentavano le possibilità di andare sempre più avanti in questa competizione.

Oggi, fortunatamente, era la giornata libera dei ragazzi, e questa volta, come del resto tutte le altre, avevamo deciso di fare qualcosa di diverso. Visto che nell'hotel erano presenti due enormi piscine, avevamo deciso di sfruttarle andandoci tutti insieme.

Il sole splendeva alto nel cielo mentre ci avviavamo verso la piscina. L'idea di passare una giornata di relax era perfetta. Io indossavo il mio costume bianco con delle fragoline rosse disegnate e un ampio cappello di paglia.

«Finalmente un po' di relax!» esclamai, sentendo già l'eccitazione per la giornata che ci aspettava.

Berta e io ci sistemammo su due sdraio vicino alla piscina. Lei indossava un costume intero rosso e si stese subito al sole, chiudendo gli occhi con un sorriso soddisfatto. Io facevo lo stesso, godendomi il calore del sole sulla pelle.

Intanto, gli altri ragazzi si divertivano già in piscina, facendo gare di nuoto e scherzando tra di loro. La risata di Lamine era inconfondibile, e lo osservai mentre schizzava acqua a destra e a manca, coinvolgendo tutti nei suoi giochi.

«Questo è il paradiso,» disse Berta, togliendosi gli occhiali da sole per guardare i ragazzi in piscina.

«Sì,» risposi, sorridendo. «Ci voleva proprio una giornata così.»

Improvvisamente, sentii un getto d'acqua colpirmi. Mi sollevai sulla sdraio, cercando di capire chi fosse il colpevole. Lamine mi guardava con un sorriso, l'acqua che gocciolava dai suoi capelli.

«Lamine!» gridai, ridendo e alzandomi in piedi. «Ma sei impazzito?»

«Non potevo resistere,» rispose lui con un ghigno. «Dai, vieni in acqua!»

«Vedrai cosa ti faccio,» minacciai, avvicinandomi alla piscina. Lui cercò di scappare, ma lo raggiunsi e lo spinsi in acqua con tutte le mie forze. Cadde all'indietro con un tonfo, spruzzando acqua dappertutto.

Emerse ridendo, scuotendo la testa. «Okay, hai vinto. Ma vedrai...»

Mi afferrò per un braccio e, prima che potessi reagire, mi tirò in acqua. L'impatto dell'acqua fredda mi tolse il fiato, e quando emersi, lo trovai di fronte a me, il viso a pochi centimetri dal mio. Il mio cuore cominciò a battere più velocemente, e sentii una strana sensazione di nervosismo mescolata all'eccitazione.

«Ti sei divertita?» chiese, con un sorriso che aveva un'ombra di sfida.

«Forse,» risposi, cercando di mantenere la calma. «Ma adesso sei nei guai.»

𝐅𝐄𝐋𝐋, 𝘭𝘢𝘮𝘪𝘯𝘦 𝘺𝘢𝘮𝘢𝘭.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora