𝟎𝟕

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𝐅𝐄𝐋𝐋, lamine yamal

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╰┈➤𝑠ℎ𝑒 𝑓𝑒𝑙𝑙 𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡 ִֶ ࣪˖ ་༘࿐











𝗟𝗔 𝗠𝗔𝗧𝗧𝗜𝗡𝗔 𝗦𝗘𝗚𝗨𝗘𝗡𝗧𝗘 l'hotel era avvolto in un'atmosfera rilassata, quasi surreale dopo l'intensità della notte precedente. I raggi del sole filtravano attraverso le tende, illuminando le stanze dove i giocatori e lo staff stavano ancora riposando, cercando di recuperare le energie.

Mi svegliai con un senso di leggerezza e soddisfazione, ripensando a tutto quello che era accaduto. Le emozioni della vittoria, l'abbraccio con Lamine, e l'atmosfera festosa continuavano a girarmi in testa come un film che non volevo smettere di rivedere.

Scendendo nella sala colazione, notai subito l'atmosfera diversa rispetto ai giorni precedenti. I ragazzi erano rilassati, sorridenti, alcuni ancora mezzi addormentati ma con l'aria soddisfatta di chi ha raggiunto un grande traguardo. Lamine era già seduto con il suo vassoio, e quando i nostri sguardi si incrociarono, mi fece un cenno con la testa e un sorriso complice.

Mi avvicinai al tavolo dove sedevano lui, Gavi e Pedri, che ridevano di qualcosa. «Ehi, avete dormito bene?» chiesi, prendendo posto accanto a Lamine.

«Più o meno,» rispose Pedri con un sorriso. «Ancora non riesco a crederci. Siamo in semifinale!»

«Sì, e dobbiamo goderci ogni momento,» aggiunse Gavi, facendo un gesto teatrale con la mano. «Non capita tutti i giorni.»

Lamine, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, mi guardò e con un mezzo sorriso chiese: «Allora, ti sei ripresa dalla serata di ieri?»

Risi, sapendo bene a cosa si riferiva. «Diciamo che devo ancora elaborare tutto. Ma sono felicissima per voi. Ce lo meritiamo.»

La conversazione continuò leggera, tra battute e racconti della serata. Era chiaro che l'atmosfera nel gruppo era cambiata: c'era più unità, più fiducia. Tutti sapevano che il prossimo passo sarebbe stato il più difficile, ma nessuno voleva pensarci troppo in quel momento. Era tempo di godersi la vittoria e l'attesa per la semifinale.

Dopo colazione, io e Berta ci ritirammo un attimo nella nostra stanza. Lei era raggiante, e non ci mise molto a parlare di Fermín. «Non posso credere che siamo finalmente insieme! È tutto così perfetto.»

Le sorrisi, felice per lei. «Ve lo meritate. È bello vederti così felice, davvero.»

«Grazie, Lucía,» rispose lei, dandomi un abbraccio spontaneo. Poi, con una scintilla di curiosità negli occhi, cambiò argomento. «Ma ora parliamo di te. Ieri ti ho vista davvero vicina a Lamine. Cosa sta succedendo?»

𝐅𝐄𝐋𝐋, 𝘭𝘢𝘮𝘪𝘯𝘦 𝘺𝘢𝘮𝘢𝘭.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora