THE SEVENTEEN'S SECRETS- Prima Parte
Mi chiamo Hayun e sono sempre stata una ragazza tranquilla, invisibile tra la folla di studenti che affollano i corridoi della mia scuola superiore. Il mio mondo era fatto di libri, passeggiate solitarie nel cortile durante le pause, e qualche amica con cui scambiare chiacchiere superficiali. Non mi ero mai sentita particolarmente speciale, né avevo cercato di esserlo. Mi accontentavo di osservare da lontano, di essere una spettatrice della vita piuttosto che una protagonista.
Ma tutto cambiò quel giorno, il giorno in cui la morte di un compagno di classe scosse la nostra scuola come un terremoto. Non lo conoscevo bene; era uno dei tanti volti familiari ma senza nome che incrociavo nei corridoi. Eppure, la notizia della sua morte portò con sé un'onda di tristezza e inquietudine che sembrava non voler svanire.
I corridoi della scuola, solitamente rumorosi, si erano fatti silenziosi, quasi come se l'edificio stesso sentisse il peso di quella tragedia. Ma c'era qualcosa di più che attirava la mia attenzione: i Seventeen. Era impossibile non notare come il gruppo di tredici ragazzi più popolari della scuola, noti come Seventeen, si fosse chiuso in se stesso, diventando ancora più impenetrabile di quanto già non fosse.
I Seventeen erano sempre stati un mistero per tutti. Erano carismatici, affascinanti, sempre insieme come se fossero legati da un filo invisibile. Io li osservavo da lontano, affascinata dalla loro aura di mistero, ma mai avrei immaginato di poter avere qualcosa a che fare con loro. Eppure, dopo quella morte, qualcosa in me cambiò. Era come se una forza sconosciuta mi spingesse verso di loro, un desiderio irrefrenabile di capire cosa stesse succedendo.
Una mattina, dopo la morte del compagno di classe, trovai il coraggio di avvicinarmi a uno di loro. Era Hoshi, uno dei più enigmatici del gruppo. Lo avevo visto spesso, sempre con quel sorriso affascinante che sembrava nascondere mondi interi dietro di sé. Ero nervosa, ma quando lo trovai da solo in biblioteca, non potei fare a meno di avvicinarmi.
"Hoshi... ciao," dissi, sentendo il cuore battere all'impazzata nel petto. Non avevo un piano preciso, solo una sensazione che dovevo parlare con lui.
"Ciao, Hayun," rispose, sorprendendomi. Sapeva il mio nome. "Ti serve qualcosa?"
Era gentile, ma c'era qualcosa nei suoi occhi, una tristezza che non avevo mai notato prima. Era come se stesse portando un peso invisibile, un fardello che cercava di nascondere con un sorriso.
"Volevo solo sapere come stai... tu e gli altri ragazzi, intendo," dissi, cercando di non sembrare troppo invadente. "So che non ci conosciamo bene, ma... la morte del nostro compagno di classe... deve essere stata dura per tutti voi."
Hoshi mi guardò per un momento, come se stesse valutando se poteva fidarsi di me. Poi, con un sospiro, si appoggiò allo schienale della sedia.
"Non è stato facile," ammise. "Era uno di noi, anche se non faceva ufficialmente parte del gruppo. Ma c'è molto di più dietro questa storia di quanto pensi, Hayun. E non è sicuro che tu ne sappia di più."
Quelle parole accrebbero ancora di più la mia curiosità. Sentivo che dietro la facciata perfetta dei Seventeen si nascondeva qualcosa di oscuro, qualcosa che Hoshi e gli altri stavano cercando di proteggere.
"Vorrei aiutare," dissi infine, sorprendendo persino me stessa. "Non so come, ma sento che devo farlo."
Hoshi mi fissò intensamente, come se cercasse di leggere nei miei occhi la sincerità delle mie parole. Dopo un lungo silenzio, annuì leggermente.
"Va bene," disse. "Ma una volta che entrerai in questo mondo, non ci sarà modo di tornare indietro."
Non avevo idea di cosa mi stesse aspettando, ma sapevo una cosa: ero pronta a scoprire la verità. Anche se significava avvicinarmi più di quanto avessi mai immaginato al mistero dei Seventeen