THE SEVENTEEN'S SECRETS-Diciotessima parte
La festa scolastica era stata un successo, e per qualche giorno, la nostra vita sembrava tornata alla normalità. I ricordi della maledizione si erano affievoliti, e la routine quotidiana sembrava di nuovo accettabile. Tuttavia, la tranquillità non durò a lungo.
Una nuova studentessa, Ji-eun, si unì alla nostra scuola dopo la festa. Era vivace, estroversa e aveva subito attirato l’attenzione di molti studenti. Aveva anche una personalità affascinante, che faceva sì che fosse difficile non rimanere colpiti da lei. Tuttavia, era chiaro che Ji-eun era particolarmente attratta da Hoshi. La sua attenzione verso di lui sembrava andare oltre la semplice amicizia.
Durante le lezioni e i momenti di pausa, Ji-eun cercava spesso di avvicinarsi a Hoshi. Non perdeva occasione per ridere delle sue battute e cercava di passare il tempo con lui il più possibile. All’inizio, Hoshi sembrava gentile e amichevole, come sempre, ma presto iniziai a notare che il suo sorriso era un po’ teso e la sua attenzione verso Ji-eun era leggermente forzata.
Mi sforzavo di non mostrare la mia gelosia, ma era difficile non notare quanto Ji-eun si stesse avvicinando a Hoshi. Mi sentivo intrappolata tra la mia sicurezza nei confronti della nostra relazione e l’insicurezza che questa nuova dinamica stava generando.
Un giorno, durante la pausa pranzo, Ji-eun si sedette accanto a noi al tavolo. Il suo comportamento era familiare, come se fosse parte del nostro gruppo da sempre. “Ciao a tutti!” disse con un sorriso ampio. “Hoshi, posso chiederti un favore?”
“Certo, Ji-eun,” rispose Hoshi, apparentemente felice di aiutarla. “Di cosa hai bisogno?”
“Ho bisogno di aiuto con i compiti di matematica. Sai che sei il migliore in questa materia, giusto?” Ji-eun disse, strizzando l’occhio a Hoshi in modo giocoso.
Notai un leggero rossore sulle guance di Hoshi e il modo in cui si spostava più vicino a Ji-eun mentre le dava consigli. Cercai di mantenere la calma, ma il mio cuore cominciava a battere più forte. La mia mente era in tumulto, l’insicurezza e la gelosia stavano prendendo il sopravvento.
Dopo il pranzo, decisi di prendere il coraggio a due mani e affrontare la situazione. “Hoshi,” dissi, cercando di mantenere un tono rilassato mentre lo accompagnavo al suo armadietto, “posso parlarti un momento?”
Hoshi mi guardò con una espressione curiosa e un po’ preoccupata. “Certo, Hayun. Cosa c’è?”
Mi presi un momento per raccogliere i miei pensieri. “Ho notato che Ji-eun sta passando molto tempo con te ultimamente. Mi sento un po’… insicura, lo ammetto.”
Hoshi sembrò sorpreso e immediatamente dispiaciuto. “Oh, Hayun, non volevo farti sentire così. Ji-eun è solo una ragazza amichevole e ha bisogno di aiuto con i compiti. Non significa niente di più. Ma capisco come ti senti.”
“Mi preoccupa solo che, con tutto quello che abbiamo passato, la nostra connessione potrebbe essere messa alla prova,” dissi, cercando di non far trapelare l’emozione che provavo. “Non voglio che la nostra relazione sia influenzata da queste situazioni.”
Hoshi si avvicinò e mi prese le mani. “Hayun, tu sei l’unica per me. Non lascerò che nulla metta in pericolo ciò che abbiamo costruito insieme. Ji-eun è solo una nuova amica e non ha intenzioni maliziose. Ma capisco che tu possa sentirti così, e voglio assicurarti che sei tu la persona più importante per me.”
Le sue parole erano sincere, e il suo sguardo rassicurante mi calmarono un po’. “Grazie, Hoshi. So che sei sempre onesto con me. Volevo solo essere sicura che non stessimo perdendo di vista ciò che abbiamo.”
“Hai ragione,” rispose Hoshi, “dobbiamo solo assicurarci di comunicare apertamente quando qualcosa ci preoccupa. La nostra relazione è troppo importante per lasciare che piccole incomprensioni ci separino.”
La nostra conversazione mi fece sentire sollevata. Sapevo che Hoshi non aveva intenzioni di allontanarsi, ma il suo impegno a farmi sentire al sicuro era ciò di cui avevo bisogno. Decisi di non lasciarmi sopraffare dalla gelosia e di concentrarmi sulla fiducia che avevamo costruito.
Con il tempo, Ji-eun continuò a far parte del gruppo, ma la sua presenza divenne meno dominante. Sembrava aver rispettato i nostri confini e accettato il nostro legame. Le cose tra me e Hoshi tornarono alla normalità, e ci avvicinammo ancora di più attraverso la comunicazione e il sostegno reciproco.
Ogni giorno era una nuova opportunità per rafforzare la nostra connessione e apprezzare ciò che avevamo. Mentre affrontavamo le sfide della vita quotidiana, sapevamo di poter contare l’uno sull’altro, e questo ci dava una forza e una serenità che avremmo custodito per sempre.
