THE SEVENTEEN'S SECRETS-Ventesima parte
Nonostante i continui dispetti di Ji-eun, cercavo di mantenere la calma e di concentrarmi su ciò che avevo di più importante: la mia relazione con Hoshi e la nostra amicizia con gli altri membri del gruppo. Tuttavia, la sua presenza era un continuo promemoria della sua persistente infatuazione per Hoshi e delle complicazioni che questa portava nella mia vita.
Un giorno, mentre passavamo nella zona comune della scuola, Ji-eun si avvicinò a me con un sorriso che sembrava troppo calmo per essere sincero. “Hey, Hayun,” disse con un tono apparentemente amichevole, “ho sentito che stai preparando una presentazione per il prossimo progetto di gruppo. Ti va di darmi qualche suggerimento su come presentarla?”
Guardai Ji-eun con sospetto. La sua richiesta sembrava genuina, ma il suo comportamento passato mi portava a dubitare delle sue intenzioni. “Certo, posso aiutarti,” risposi, cercando di non far trapelare il mio risentimento. “In che cosa hai bisogno di assistenza?”
“Beh,” continuò Ji-eun, “penso che potresti avere qualche consiglio su come rendere la presentazione più interessante. Magari potremmo lavorare insieme su questo.”
Accettai la sua richiesta a malincuore, decidendo di dare una chance a Ji-eun. Se stava cercando di risolvere le cose, era importante che avesse la possibilità di dimostrarlo. Iniziammo a lavorare insieme in biblioteca, cercando di preparare una presentazione che fosse coinvolgente e ben strutturata.
Durante le ore di lavoro, Ji-eun sembrava davvero impegnata nel progetto, ma non riuscivo a ignorare i piccoli sguardi che mi lanciava ogni tanto. Mi domandavo se stesse cercando di provocarmi o se fosse semplicemente il suo modo di mostrare che il suo interesse per Hoshi non era completamente scomparso.
La situazione peggiorò ulteriormente quando Ji-eun, apparentemente con l’intenzione di prendere una pausa, iniziò a parlare di Hoshi con un entusiasmo esagerato. “Sai, Hayun,” disse con un tono velatamente provocatorio, “Hoshi è davvero un ragazzo fantastico. È così intelligente e premuroso. Sei davvero fortunata ad avere qualcuno come lui al tuo fianco.”
Cercai di mantenere un’espressione neutra, ma il commento mi colpì profondamente. “Sì,” risposi con un sorriso forzato, “Hoshi è una persona speciale e io sono grata per ciò che abbiamo.”
“Beh, spero che tu sappia quanto sia unico,” continuò Ji-eun, inclinando leggermente la testa. “Non è facile trovare qualcuno come lui. Magari dovresti fare il possibile per tenerlo vicino.”
Nonostante il suo tono apparentemente amichevole, le sue parole mi fecero capire che Ji-eun non aveva rinunciato ai suoi sentimenti per Hoshi. Sapevo che dovevo affrontare la situazione in modo maturo e non lasciare che le sue provocazioni mi influenzassero.
Alla fine della sessione di studio, Hoshi si avvicinò per incontrarmi. Era evidente che si era accorto che qualcosa non andava. “Come è andata?” chiese con un’espressione preoccupata. “Ho visto che sembravi un po’ tesa.”
“È stato… difficile,” ammettei, cercando di evitare di addentrarmi nei dettagli. “Ji-eun
ha cercato di provocarmi durante il nostro lavoro di gruppo. Non sono sicura di quali siano le sue vere intenzioni.”
Hoshi mi guardò con uno sguardo serio e preoccupato. “Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare questa situazione. Ho notato che Ji-eun si comporta in modo strano, e capisco che questo ti stia creando disagio.”
“Non è facile,” continuai, “specialmente quando sembra che stia cercando di minare ciò che abbiamo. Spero che tu possa capire che le sue azioni non riflettono il nostro rapporto.”
Hoshi mi prese la mano e la strinse delicatamente. “Capisco perfettamente, Hayun. Non voglio che tu ti senta messa in secondo piano o che i comportamenti di Ji-eun influenzino la nostra relazione. Ti prometto che farò del mio meglio per evitare che questa situazione si complichi ulteriormente.”
Decidemmo di affrontare la questione con calma e di concentrarci su come migliorare la nostra comunicazione e il nostro sostegno reciproco. Sapevamo che il modo migliore per superare questa difficoltà era rimanere uniti e dimostrare che la nostra connessione era più forte di qualsiasi provocazione esterna.
Nei giorni seguenti, Ji-eun continuò a mostrare il suo comportamento ambiguo, ma cercammo di non lasciarci distrarre. Ogni volta che si avvicinava a Hoshi o faceva commenti insidiosi, Hoshi rispondeva con cordialità e cercava di mantenere la situazione sotto controllo. Tuttavia, era chiaro che Ji-eun non aveva intenzione di lasciarci in pace.
Una mattina, durante la pausa caffè, Ji-eun si avvicinò al nostro tavolo con un’espressione che sembrava più sincera. “Hey, Hayun,” iniziò, “volevo scusarmi se ti ho fatto sentire a disagio in questi giorni. Non era mia intenzione causarti problemi.”
Mi sorpresi dalla sua ammissione e dalla sua apparente sincerità. “Apprezzo il tuo gesto, Ji-eun. Spero che possiamo superare questi fraintendimenti e trovare un modo per convivere in pace.”
“Certo,” rispose Ji-eun, cercando di mantenere un tono amichevole. “Voglio solo che tu sappia che, sebbene mi piaccia molto Hoshi, rispetto la vostra relazione e non volevo creare conflitti.”
Dopo questo incontro, la situazione migliorò leggermente. Ji-eun sembrava essere più rispettosa dei confini e si dedicava a stabilire una relazione amichevole con il gruppo senza ulteriori provocazioni. Tuttavia, rimaneva chiaro che i suoi sentimenti per Hoshi non erano completamente scomparsi, e il suo comportamento talvolta continuava a mettere alla prova la nostra pazienza.
Io e Hoshi continuammo a lavorare sulla nostra relazione, cercando di affrontare insieme le sfide e le tensioni che si presentavano. Ogni giorno era un’opportunità per dimostrare che, nonostante le difficoltà, il nostro legame era più forte di qualsiasi ostacolo. Con il tempo, imparammo a gestire le nostre emozioni e a sostenere la nostra connessione, affrontando con determinazione qualsiasi nuova sfida.
La nostra storia non era priva di complicazioni, ma era anche ricca di momenti di crescita e di forza. Sapevamo che, con amore e comunicazione, avremmo potuto superare qualsiasi difficoltà e costruire un futuro insieme, libero da incertezze e dispetti. La fiducia e il sostegno reciproco erano il nostro faro, e ci guidavano verso un futuro che, sebbene incerto, era pieno di speranza e di possibilità.