THE SEVENTEEN'S SECRETS-Decima parte
La notte continuava, e la festa si trasformò in un dolce ricordo di risate, balli e conversazioni che duravano fino alle prime ore del mattino. La casa di Jeonghan era illuminata solo dalle luci soffuse delle lanterne, e l’aria era piena di un’euforia tranquilla, come se tutti stessimo godendo ogni istante di quella ritrovata serenità.
Io e Hoshi ci eravamo allontanati dal gruppo, cercando un angolo più tranquillo dove poter parlare. Ci sedemmo su una panchina nel giardino, lontano dal frastuono della festa ma ancora vicini abbastanza per sentirci parte di quel momento.
“Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?” chiese Hoshi, guardandomi con un sorriso che rifletteva l’intimità di quel momento.
Annuii, lasciandomi avvolgere dal ricordo. “Ero così nervosa quel giorno,” confessai, ridacchiando. “Mi chiedevo come avrei fatto a inserirmi in un gruppo così unito come il vostro.”
Hoshi rise a sua volta, scuotendo leggermente la testa. “E invece sei diventata una di noi più velocemente di quanto potessimo immaginare. Non è stato difficile vedere quanto fossi speciale, Hayun.”
Quelle parole mi toccarono profondamente. Era vero che inizialmente mi sentivo un’estranea tra di loro, ma col tempo mi ero resa conto che c’era qualcosa che ci univa, qualcosa che andava oltre le circostanze che ci avevano portato insieme.
“Penso che il destino ci abbia messi sulla stessa strada per un motivo,” dissi, osservando le stelle che scintillavano sopra di noi. “Forse dovevamo affrontare tutto quello che è successo per trovare noi stessi e… l’un l’altro.”
Hoshi annuì lentamente, come se stesse riflettendo su ciò che avevo appena detto. “Non credo di aver mai capito cosa significasse veramente avere qualcuno al proprio fianco, fino a quando non sei arrivata tu,” ammise. “E ora che ti ho trovato, non voglio più perderti.”
Il suo tono era serio, e nei suoi occhi vidi una determinazione che mi fece tremare il cuore. Non avevo mai sentito qualcuno parlare di me in quel modo, e sapere che Hoshi si sentiva così nei miei confronti mi faceva sentire incredibilmente amata e protetta.
“Nemmeno io voglio perderti,” risposi, la mia voce tremante per l’emozione. “Non so cosa ci riservi il futuro, ma so che voglio affrontarlo con te.”
Hoshi mi guardò intensamente per un lungo istante, poi lentamente si avvicinò, fino a che il suo viso non fu a pochi centimetri dal mio. Potevo sentire il suo respiro caldo contro le mie labbra, e il mio cuore iniziò a battere forte nel petto.
E poi, senza dire una parola, mi baciò. Fu un bacio lento, dolce, carico di tutte le emozioni che avevamo accumulato nei giorni passati, di tutte le parole non dette e delle promesse appena sussurrate. Mi persi in quel momento, lasciando che tutto il resto del mondo svanisse, consapevole solo del battito del cuore di Hoshi contro il mio e del calore delle sue labbra sulle mie.
Quando ci staccammo, entrambi eravamo senza fiato, ma anche pieni di una nuova consapevolezza. C’era un legame tra noi che non poteva essere spezzato, qualcosa di più forte della paura, della sofferenza o di qualsiasi cosa avremmo potuto affrontare in futuro.
“Hayun,” disse Hoshi, la sua voce bassa e piena di emozione, “voglio che tu sappia che sarò sempre al tuo fianco, non importa cosa accada. Sei diventata una parte di me, e non posso immaginare la mia vita senza di te.”
Sentii le lacrime formarsi negli occhi, ma questa volta non erano di tristezza o di paura. Erano lacrime di pura gioia, di gratitudine per aver trovato qualcuno che mi amava così profondamente.
“Anch’io sarò sempre al tuo fianco,” risposi, la mia voce quasi un sussurro. “Qualsiasi cosa accada, affronteremo tutto insieme.”
Rimanemmo lì, abbracciati sotto le stelle, godendoci quel momento di pace e felicità che sembrava non finire mai. La festa continuava in lontananza, ma per noi c’era solo il silenzio della notte e la consapevolezza che, dopo tutto quello che avevamo passato, avevamo finalmente trovato un posto sicuro nel cuore dell’altro.
Non sapevo cosa ci avrebbe riservato il futuro, ma una cosa era certa: qualunque fosse la strada che avremmo percorso, l’avremmo fatta insieme, mano nella mano, pronti ad affrontare qualsiasi sfida ci si sarebbe presentata.
Mentre il tempo sembrava fermarsi in quel momento perfetto, mi resi conto che, nonostante tutto, avevo finalmente trovato quello che avevo cercato per tutta la vita: un amore vero, profondo, e una connessione che non sarebbe mai stata spezzata.
E con quel pensiero, mi lasciai cullare dal calore dell’abbraccio di Hoshi, sapendo che qualunque cosa accadesse, non avremmo mai più dovuto affrontare la vita da soli.