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La partenza non è stata delle migliori, Lewis non ha perso né guadagnato posizioni, si limitava a restare fuori dai guai.
I due piloti George sono uno l'opposto dell'altro in pista; George è più istintivo, poco razionale e conquista il cuore di ogni tifoso, Hamilton è super paziente e ragiona fin troppo, le sue gare sembrano delle competizioni di scacchi, ogni mossa ha uno studio super analitico alle spalle. Lewis ha dimostrato molteplici volte che il talento non gli manca, sia per vincere non uno, non due, ma ben sette titoli mondiali, a un soffio dall'ottavo, che per molti, in realtà, è come se lo avesse vinto. Il suo problema in questo momento di crisi, è che dovrebbe pensare di meno e agire di più.

Dopo il primo Pitstop, Lewis riesce a guadagnare alcune posizioni, si ritrova nuovamente ad essere terzo;

<Gap da Lando?> chiese in radio

<Non siamo in gara con loro, concentrati sul tuo> rispose il suo ingegnere

La risposta non fu gradita dal pilota inglese, voleva mantenere quel podio a tutti i costi; improvvisamente iniziò a spingere come un forsennato, voleva recuperare Norris, il quale era a 5 secondi di vantaggio da lui.

<Lewis, guida con cervello> ripeteva il suo ingegnere
Dall'altro lato, il silenzio, il sette volte campione del mondo non ne voleva sapere; era così determinato a voler prendere il podio e la posizione migliore che potesse ottenere che al quarantasettesimo giro, fece il giro veloce.

Il suo ingegnere di pista continuava a riprenderlo e a cercare di spiegargli che non poteva mantenere questo ritmo o sarebbe rimasto anche a secco di carburante oltre che perdere il controllo della monoposto. Toto mi guardò, mi fece cenno e io raggiunsi il muretto box

<Lewis, box now, box now> dissi io in radio

Hamilton rientrò e montarono gomma dura, un buon Pitstop, 2.4, l'Inglese  uscì dinanzi a Perez, per qualche giro riuscì a mantenere dietro il pilota RedBull, riprendendosi nuovamente il giro veloce.

<Lewis, per favore, guida intelligentemente. Gap da Sergio 1.235> gli comunicai in radio

<Copy> rispose lui

Finalmente ha parlato!

<Come ti sembra il passo?> continuai a chiedere

<Mi sembra buono> rispose tranquillo

Purtroppo però, Perez rientrò ai box per montare gomma soft e tentare il giro veloce, che riuscii a fare e al cinquantaquattresimo giro sorpassò Lewis, il quale si trovava, attualmente in quinta posizione. La gara dopo dodici giri terminò; Max vinse senza troppa difficoltà anche questo gran premio, seguito da un magnifico Lando Norris, George Russell e Oscar Piastri. Le Mclaren andavano molto veloci in questa fase della stagione. 

Quando Hamilton  rientrò al box, dinanzi alle telecamere si mostrò forte e sorridente, nonostante fosse deluso, ma una volta entrato nello stanzino, iniziò a lanciare qualsiasi oggetto gli capitava sottomano. Nessuno lo aveva mai visto così, tutti erano abituati a Mad Max che faceva il diavolo a quattro se la gara non andava come diceva lui, ma da Lewis nessuno se lo aspettava.

<Ehi> feci capolino dolcemente

<Va via> mi urlò

<Lewis, calmati per favore> dissi cauta, respirando profondamente 

<È colpa tua! Tu mi distrai, non riesco a essere concentrato a sufficienza!> mi accusò serio lui

<Va bene, scarica la colpa su di me se ti fa stare meglio> risposi cercando di mantenere la calma nonostante le sue parole mi avessero ferito

Gara d'amore // Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora