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Race day, la pressione che c'è qui in casa RedBull, ma soprattutto su Max è tanta, ma non è minimante paragonabile a quella alla quale sono sottoposti i piloti Ferrari.

Erano appena finite le FP3, le ultime libere in cui Verstappen ha dominato per tutta la loro durata. Era finalmente arrivata l'ora di pranzo, avevo una fame incredibile, il mio pancino brontolava da un bel pò di tempo, scaturendo non solo le risate dei miei colleghi ma pure di Horner; non vi dico la vergogna.

Stavo passeggiando per il paddock in cerca di uno stand che potesse soddisfare al cento percento la mia fame quando mi imbattetti nell'ultima persona che volevo vedere, Angela. La ragazza si piazzò dinanzi a me, ostruendomi il passaggio, la guardai dura e dritta negli occhi, senza mai abbassare lo sguardo, educatamente ma con freddezza la salutai e poi le chiesi di lasciarmi proseguire la mia ricerca.

<Vorrei parlarti una cosa> mi disse Angela

<In realtà sarei affamata, vorrei mangiare e poi vediamo> le risposi noncurante di quello che volesse lei

<Ti lascio mangiare ma poi ascoltami> incalzò lei con tono perentorio

<Se proprio insisti> sospirai infastidita

Continuai la mia ricerca, senza curarmi di quello che lei mi volesse dire, da un lato ne avevo paura, magari era tornati insieme, dall'altro ero curiosa di sapere, speravo solo che quello di cui voleva parlarmi non mi avrebbe distrutto, perché non so se avrei retto il colpo.

<Prego, illuminami> affermai ironica guardando la ragazza dritta negli occhi

<Non è come sembra> sospirò lei

<Cosa?> chiesi quasi scocciata dalla situazione, stavo iniziando a perdere la pazienza

<Lewis.. io non l'ho mai avuto..> affermò Angela tristemente

<Onestamente io..> provai a dire

<Lasciami parlare> mi ordinò lei e io acconsentì con un cenno di capo. <Lewis ed io ci siamo amati tanto e per tanto tempo abbiamo anche lavorato insieme, abbiamo condiviso davvero parte della nostra vita e io gli vorrò sempre bene, ma credo che lui non mi abbia mai guardato come guarda te> confessò la ragazza

<Angela.. io non vorrei aprire l'argomento, sono cose vostre , e Fnon capisco perché mi stai dicendo questo> la rincuorai

<Perché lui non è venuto da me quel giorno, sono andata io da lui. L'ho visto solo, affranto e mi sono avvicinata a lui pur sapendo che non fosse lucido visto che aveva buttato giù un bel pò di alcol. Quella sera, lui credeva fossi tu, non ha fatto altro che chiamarmi Lucia e chiedermi scusa per essere stato scortese... Vedi, lo so che non si fa, ma io per lui provo ancora un grande affetto e ne ho approfittato> dichiarò tutto d'un fiato la ragazza

Dinanzi alla mia espressione stupita da un lato e schifata dall'altro, Angela continuò la sua lunga confessione, <L'ho capito dal primo giorno che vi ho visti insieme che lui era innamorato di te, così profondamente da farmi male.. Il modo in cui ti proteggeva, come ti sorrideva, ti cercava anche quando non c'eri, per me è stato come un vero schiaffo in viso e sono diventata tutto ciò che detestavo e detesto tutt'ora. Vi meritate di essere felici Lucia, insieme e io sono qui ora e oggi per dirti che ho capito che per me è tempo di ritirarsi, non c'è mai stata gara dal momento in cui sei arrivata tu> concluse lei

<Non so cosa dirti, davvero, sono rimasta senza parole> balbettai estraniata dal discorso

<La scelta è tua, stamani ho parlato con lui e gli ho spiegato la stessa cosa, ora spetta a voi> mi disse Angela, alzandosi dalla sedia e pronta a salutarmi.

Gara d'amore // Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora