Ormai la stagione si é conclusa, Max ha vinto il campionato piloti e la Mclaren quello costruttori. Siamo stati in lotta fino all'ultimo, ma alla fine il papaya team e la Ferrari l'hanno spuntata alla grandissima.
Devo ammettere che l'ultimo periodo è stato molto complicato, tra il lavoro e l'organizzazione del matrimonio, non abbiamo avuto un momento di pace, l'unica grande fortuna è che la mia mamma e la famiglia di Lewis ci hanno sopportato e supportato, sono arrivati dove non non riuscivamo a causa dei numerosi impegni.
Oggi mi trovo qui in atelier con mia madre e il fratello di Hamilton per scegliere il mio abito da sposa. A stento riesco a crederci, mai mi sarei immaginata di trovarmi qui un giorno, perché non credevo che qualcuno mi avrebbe mai visto davvero, che avrebbe impiegato parte del suo tempo per capirmi, conoscermi; credevo che chiunque, una volta scoperto del mio passato, sarebbe scappato, perché il dolore che mi porto dentro è troppo ingombrante da sopportare. Non per Lewis, il quale non si è mai tirato indietro, anzi, soprattutto all'inizio mi ha rincorso parecchio, nonostante la mia diffidenza nei suoi confronti, questo è il motivo per il quale, a parte inverse nemmeno io mi sono arresa e ho mollato.
Hamilton ha ragione, non esiste la perfezione, le difficoltà ci saranno sempre, qualsiasi percorso uno deciderà di intraprende, in amore, amicizia o in lavoro e quindi, guardandomi indietro, sono orgogliosa della persona che sono, di essermi data una seconda possibilità e non essermi lasciata andare. Parte di questo lo devo anche a Lewis, perché con il suo modo di fare gentile e paziente, mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire quanto sia fondamentale non sprofondare nel proprio dolore ma reagire e ricostruirsi.
Mentre mi guardavo allo specchio, con questo bellissimo vestito bianco, la mia mente ha ripercorso in una frazione di secondo tutto questo, l'incidente, il buio e infine l'amore, la luce in fondo al tunnel.
Sono uscita dal mio camerino piena di emozioni, avevo la pelle d'oca, soprattutto nel vedere mia mamma emozionata tanto quanto me e il fratello di Hamilton avevano già le lacrime agli occhi.
<Sei bellissima Lucia> mi disse il fratello di Lewis
<É quello giusto! Non ho dubbi> disse la commessa nel vederci tutti emozionati
Guardai mia mamma, senza il suo parere non potrei mai prendere una decisione tanto importante
<Sei bellissima tesoro ed il vestito è... meraviglioso> disse lei
In quel momento non sono riuscita più a trattenere le lacrime, stavo per vivere il giorno più bello della mia vita.
Finalmente siamo arrivati al giorno della cerimonia, è tutto perfetto, esattamente come lo abbiamo immaginato tante volte, stesi nel letto a fantasticare sul futuro. Tra le tante cose che mi ha regolato Lewis, c'è anche la capacità di guardare al futuro, non troppo lontano, ma almeno nello sognare un pò di più e lasciar fantasticare la mente, pur restando con i piedi per terra.
Ci troviamo in una grande villa, in collina, in Gran Bretagna, le due famiglie riunite e sono presenti tutte le persone a cui teniamo di più. Ho deciso che all'altare mi accompagnerà la mia mamma e il mio testimone ovviamente non potrà che essere Vale, la mia grande spalla in questa pazza avvenuta chiamata vita. Vedere tutti così emozionati, con gli occhi lucidi, mi da conferma ancora di più di aver fatto la scelta giusta, ma soprattutto mi da conferma di quanto le persone siano legate a me e quanto bene mi vogliano. Dal canto mio ho sempre faticato con le parole, a esprimere veramente i miei sentimenti, anche perché spesso non li avevo chiari nemmeno io, ma con i fatti spero di averli ripagati uno ad uno.
<Sei una gioia per gli occhi> disse Vale entrando
<Spiare è peccato> lo presi in giro
<Vado volentieri all'inferno allora> rise lui. <Allora?! Come ti senti?> chiese trepidante
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Gara d'amore // Lewis Hamilton
Short Story"Perché era una vita che non ero così felice e non me ne frega un cazzo di quello che pensano gli altri. Io ho deciso di fare quello che mi fa stare bene e penso che dovresti farlo anche tu; guarda che le occasioni non capitano due volte" A volte si...