Capitolo 16

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Alessia scese dal treno con un misto di sollievo e trepidazione. Il viaggio a Milano, seppure breve, le aveva dato il tempo necessario per riflettere su tutto ciò che era accaduto negli ultimi mesi. Sentiva una nuova determinazione crescere dentro di sé, accompagnata da una chiarezza che le era mancata fino a quel momento.

Camminò lungo la banchina, osservando la frenesia della stazione. I volti sconosciuti le passavano accanto, ma lei era persa nei suoi pensieri. La città di Milano, con il suo ritmo veloce e le sue luci brillanti, le aveva offerto una sorta di rifugio temporaneo, un luogo dove potersi nascondere dalle sue paure e dalle sue incertezze. Ma ora era il momento di tornare alla realtà.

Durante quei due giorni, aveva passeggiato per le strade affollate, visitato vecchi conoscenti e partecipato a riunioni di lavoro. Ogni incontro, ogni conversazione, l'avevano aiutata a mettere in prospettiva la sua situazione.

Ora, con Napoli di nuovo sotto i piedi, sapeva cosa doveva fare. La città partenopea, con il suo caos e la sua bellezza, rappresentava sia il problema che la soluzione. Doveva affrontare Giovanni, rivelare la verità e poi prendere una decisione su come procedere con Mathìas.

Uscendo dalla stazione, il sole caldo di Napoli la accolse come un vecchio amico. Prese un taxi e si diresse verso casa. Durante il tragitto, osservò i vicoli stretti e i mercati affollati. Ogni angolo della città le ricordava momenti passati, alcuni dolci, altri dolorosi.

Arrivata a casa, Alessia entrò e fu subito accolta dall'abbraccio familiare della villa. Inspirò profondamente, sentendo il profumo familiare che la circondava. Posò la valigia e si sedette sul divano, lasciando che il silenzio della casa la confortasse per un momento.

Aveva un piano. Aveva riflettuto a lungo e ora era pronta a parlare con Giovanni, a dirgli la verità sulla gravidanza e affrontare le conseguenze.

Il viaggio a Milano l'aveva resa più forte, più sicura di sé. Sapeva che non sarebbe stato facile, ma era determinata a prendere in mano la sua vita e a fare ciò che era giusto per lei e per il bambino.

•••

Alessia camminava lentamente lungo la strada, il cuore che batteva forte nel petto.

Aveva deciso di incontrare Giovanni in un piccolo caffè nascosto tra i vicoli di Napoli, un posto che avevano frequentato insieme, di nascosto. Il caffè era tranquillo, con pochi avventori e un'atmosfera intima che sembrava perfetta per la conversazione che dovevano avere.

Entrò nel locale e vide il calciatore seduto a un tavolo vicino alla finestra. I suoi occhi si sollevarono quando la vide entrare, e una tensione immediata riempì l'aria. Alessia prese un respiro profondo, cercando di calmare i nervi mentre si avvicinava al tavolo.

«Ciao Gio» disse con un filo di voce, sedendosi di fronte a lui.

Giovanni la guardò intensamente, i suoi occhi cercavano di leggere le emozioni sul suo volto.

«Ciao Anna, finalmente! Di cosa volevi parlarmi? Dimmi tutto. Sembrava davvero importante.»

La napoletana prese un sorso del bicchiere d'acqua che il cameriere aveva appena posato davanti a lei, cercando di trovare le parole giuste.

«É qualcosa di molto serio. Ho riflettuto molto in questi giorni, mentre ero a Milano... e devo dirti una cosa.»

Il capitano del Napoli si sporse in avanti, preoccupato.

«Che cosa c'è? Stai bene?»

Lei annuì lentamente, ma le lacrime minacciavano di traboccare dai suoi occhi.

«Giovanni... sono incinta.»

Il volto di Giovanni si congelò, e per un attimo il tempo sembrò fermarsi.

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