Capitolo 17

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Giovanni si svegliò quella mattina con una risolutezza che non sentiva da anni.

La notte precedente era stata tormentata dai pensieri, ma ora, con il sole che illuminava la stanza, sapeva cosa doveva fare. La sua vita con Clarissa era arrivata a un punto di non ritorno, e l'unica cosa che gli importava era essere onesto con sé stesso e con tutti gli altri coinvolti.

Si vestì in silenzio, sapendo che quella giornata sarebbe stata cruciale. Aveva già comunicato a Clarissa la sua decisione di separarsi e oggi avrebbero discusso su come gestire la situazione con le loro figlie. Scese le scale e si preparò un caffè, sperando che la calda bevanda potesse dargli il coraggio necessario.

In piano c'era il trasferimento del calciatore; sarebbe andato a vivere con Alessia, lasciando la casa alle sue figlie e a sua moglie. La web designer accolse con grande felicità la notizia, anche perché ormai la strada da prendere era una: quella di stare insieme e ricominciare d'accapo.

Quando Clarissa arrivò in cucina, Giovanni la scrutò con un po' di tristezza. Sedettero al tavolo, il silenzio carico di tensione.

«Dobbiamo parlare delle bambine», iniziò il calciatore.

Clarissa annuì, il volto segnato dalla stanchezza e dal dolore.

«Sì, dobbiamo decidere come spiegare ad Azzurra tutto questo.»

Giovanni prese un respiro profondo.

«Non sarà facile, ma dobbiamo essere onesti con lei. Deve sapere che non è colpa sua e di sua sorella, che continueremo ad amarle e a essere presenti nelle loro vite.»

Clarissa abbassò lo sguardo.

«Sì, hai ragione. Sarà difficile, ma dobbiamo farlo per loro.»

Il numero 22 si avvicinò, cercando di stabilire un contatto visivo con lei.

«So che è doloroso, Clarissa. Ma credo davvero che sia la cosa migliore per tutti noi. E soprattutto per le bambine.»

Lei sospirò profondamente, le lacrime trattenute a stento.

«Cercherò di essere forte per loro, Giovanni. Ma tu... tu devi essere sicuro di quello che stai facendo.»
«Sono sicuro, e lo sai. Voglio essere onesto con me stesso e con chi amo. E questo significa iniziare una nuova vita con Alessia.»

Clarissa si alzò, cercando di mantenere la compostezza.

«Bene, allora facciamolo. Per le bambine.»

Giovanni avvertì un peso sollevarsi dal petto; la strada davanti a lui sarebbe stata difficile, ma era finalmente pronto a prendere in mano il suo destino e a costruire una vita vera con la sua Anna.

Poco più tardi, i due si sedettero con Azzurra in salotto. Il piccolo divano sembrava troppo grande in quel momento, carico del peso della notizia che dovevano darle. Carolina dormiva pacificamente nella sua culla, ignara del turbinio emotivo che si stava scatenando intorno a lei.

Il capitano del Napoli prese un respiro profondo e guardò Azzurra negli occhi. Lei, con i suoi occhi grandi e curiosi, intuiva che qualcosa di importante stava per essere detto.

«Azzurra, tesoro, mamma e papà devono dirti una cosa molto importante,» iniziò Giovanni con voce dolce ma ferma.

La bambina inclinò la testa, gli occhi pieni di innocenza e una leggera preoccupazione.

«Cosa c'è, papà?»

Clarissa si avvicinò a Giovanni, mettendo una mano confortante sulla sua spalla: in quel momento stava davvero mostrando molta maturità.

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