Capitolo 12

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Quella mattina la web designer si trovava a casa dei De Laurentiis, parlando con Jacqueline e sua sorella Valentina. Stavano discutendo animatamente delle ultime novità, quando Aurelio si unì a loro.

«Buongiorno a tutte! Di cosa si discute qui?» chiese il presidente del club azzurro, con un sorriso.
«Oh, nulla di che, papà. Stiamo solo decidendo dove andare a fare shopping oggi», rispose Valentina.
«Abbiamo invitato anche Alessia, dato che tra pochi giorni è il suo compleanno e avevamo pensato di regalarci un momento tutte insieme, ma ha un impegno di lavoro», aggiunse Jacqueline.

Aurelio guardò Alessia con un'espressione indagatrice.

«Ah sì? Sempre così impegnata, Ale. Va tutto bene?»

La ragazza sorrise nervosamente.

«Sì, sì, tutto bene. Solo un periodo un po' pieno.»
«Mhmm,» disse lui, accennando a un sorriso. «Bene, ragazze, vi lascio ai vostri piani di shopping. Alessia, posso parlarti un momento?»

Jacqueline e Valentina si alzarono per andare via, salutando entrambi.

«Divertitevi!» esclamò la napoletana, mentre le guardava uscire.

Una volta soli, il presidente si avvicinò a lei.

«Ale, sembri strana ultimamente. C'è qualcosa che ti preoccupa?» le domandò con un tono serio.
«No, davvero, papi. Tra due settimane dovrò partire per Milano, è richiesta la mia presenza in azienda. È solo il lavoro», ribadì, cercando di sembrare convincente.

Aurelio la guardò negli occhi, cercando di leggere oltre le sue parole.

«Non fare finta di niente. So che non è solo il lavoro», insistette. «C'entra per caso Giovanni?»

Il cuore di Alessia saltò un battito.

Il panico. Il sudore freddo.

«C-come? G-Giovanni?» fece, e Aurelio annuì. «No, cosa te lo fa pensare?» continuò.
«Basta fingere, io so tutto», ribatté suo padre.

La partenopea sbiancò, il cuore si fermò e capì di essere spacciata.

Ma come aveva fatto a capirlo proprio non se lo spiegava! Erano sempre stati attenti ad occhi indiscreti, non si incontravano mai in posti affollati o in posti in cui sapevano di poter trovare qualcuno che conoscevano. Addirittura si vedevano sempre ad orari improponibili proprio per evitare di essere beccati.

Possibile che qualche volta erano stati imprudenti? Ma quando?!

«Come? Come fai a saperlo? Non è possibile!» esclamò, confusa come non mai.
«Ho visto Giovanni uscire dal bagno dopo che eri entrata tu alla festa che organizzai a luglio. L'ho fermato e gli ho chiesto cosa ci facesse lì. Mi ha detto che anni fa siete stati insieme, ma non ha voluto entrare nei dettagli, solo che aveva commesso uno sbaglio imperdonabile. Non ho voluto indagare più di tanto perché sapevo che non mi avresti detto nulla, ti conosco e ti saresti solo arrabbiata. Ma in questi giorni sei strana ed era per me doveroso chiederti cosa ti stia succedendo, e poi non potevo più nasconderti questo segreto», spiegò.

Se Alessia avesse potuto, si sarebbe messa a ballare la conga e la macarena per la contentezza.

Si tranquillizzò, realizzando che, fortunatamente, Aurelio non sapeva nulla di quanto fosse successo recentemente.

In circostanze diverse, si sarebbe arrabbiata per questo, ma la felicità di non essere stata beccata era troppa che ci passò sopra.

«Ah, sì, c'è stata una storia, è vero ma è acqua passata. Non hai bisogno di indagare nulla. Ora siamo solo amici, ci rispettiamo. Sono fidanzata con Mathìas e va tutto bene, davvero.»

Destini IntrecciatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora