Capitolo 24

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La mattina dopo Oscar e Georgette ripresero le pulizie da dove le avevano interrotte e avendo la dispensa vuota mandarono Maria Teresa a fare la spesa al villaggio anche se dovettero insistere un po' prima di convincerla ad uscire. In fondo desiderava uscire per sgranchirsi un po' le gambe e cambiare aria, giunta sul posto cerco una bottega ma essendo nuova non riusciva ancora ad orientarsi, stava girando a vuoto quando vide un vecchio al quale era caduto il bastone e purtroppo non poteva piegarsi per raccoglierlo "permetta che l'aiuti signore" disse la donna mentre gli restituiva il bastone "grazie sei davvero una brava ragazza" il vecchietto stava per incamminarsi quando Maria Teresa lo fermo "perdonatemi signore ma potreste accompagnarmi alla bottega del villaggio. Il fatto è che sono nuova di queste parti e non conosco la zona se potesse aiutarmi." Il vecchio era più che felice di farle da guida turistica dato che desiderava avere un po' di compagnia. Cosi le mostro: la casa del medico, del capo villaggio, la piazza e infine la bottega. Quest'ultima non era grande quanto una bottega di Parigi ma aveva tutti i viveri necessari. Maria Teresa lo ringrazio per i suoi servigi prima di entrare, quando entrò però noto subito che non c'era nessuno cosi nell'attesa decise di dare un occhiata in giro. Da dietro una porta due ragazzi di 19 anni la stavano osservando di nascosto "allora che cosa ne pensi di lei André?" Disse sotto voce il suo amico "normalmente ti direi di sì ma da come è vestita e dal suo portamento non pensi sia un po' fuori dalla mia portata Oliver?" Ma il suo amico non voleva sentire scuse cosi lo spinse fuori dal suo nascondiglio. Maria Teresa si ritrovo davanti a lei un ragazzo alto e robusto con i capelli biondi come il grano e gli occhi bianchi come cristalli, aveva dipinto sul volto un sorriso un'imbarazzante "posso sapere cosa volete?" André non sapendo cosa dire decise di improvvisare sul momento "bé ecco io volevo chiedervi una cosa. E cioè il vostro nome" trovandolo solo un tipo strano la giovane rispose "conoscerlo non vi servirà  a nulla comunque" a quella risposta André andò nel panico ma a salvarlo ci penso Oliver che apparve subito dietro al bancone "buon giorno signora come posso servirla" vedendo il giovane dai capelli mori e dagli occhi verdi le si avvicinò "sono qui per comprare ciocche c'è scritto su questa lista" in quattro e quattr'otto Olivier prese tutto quello che c'era sulla lista e depose tutto sul bancone "ecco qui signora volete una mano per portare via il tutto" André capi subito che il suo amico gli stava cercando di dargli una mano a rimediare alla sua pessima figura di prima ma i suoi piani andarono in fumo quando Maria Teresa "disse non serve faccio da sola grazie." Il giovane stava per gettare la spugna ma Olivier con lo sguardo lo convinse a fare un ultimo tentativo e cosi gridò "aspettate!" la donna si volto "sono desolato per prima, non ero pronto. Intendevo risultare affascinante e divertente, se poteste mi concedete una seconda occasione?" Maria Teresa si limito solo a fargli un sorriso con le labbra per poi andarsene. Rimasti soli Olivier si fece due risate per poi consolarlo "dai su non è andata male ti ha sorriso, sono certo che si ricorderà di te" ma André non voleva ancora gettare la spugna "no posso ancora rimediare. Voglio seguirla per vedere dove abita" Olivier rimase a bocca aperta nel sentire la sua idea "da quando sei diventato cosi coraggioso da provare a seguire una donna? Cosa ha lei di cosi speciale per te?" André gli rispose "non lo so ancora ma sento che è diversa da tutte le altre e non parlo solo di bellezza ovvio. Ma sono sicuro che se la seguo lo scoprirò." Detto questo lascio la bottega per seguirla di nascosto ma la cosa si rivelo più difficile del previsto, Maria Teresa sembrava avere gli occhi anche dietro la schiena e molte volte André non rischiava di essere scoperto, la cosa si rivelo ancora più difficile quando si allontanarono dal villaggio essendo in aperta campagna non c'erano vicoli dove appostarsi o nascondigli improvvisati, pensava che il suo piano fosse destinato a fallire ma la fortuna volle che di la passasse un gruppo di soldati Francesi a cavallo "fate largo, levatevi di mezzo" grido quello in testa al gruppo. I soldati non rallentarono quando videro Maria Teresa venirgli incontro, la giovane si sposto di lato ma uno dei soldati la urto facendola cadere, la poveretta si ritrovo a rotolare per terra con tutti i viveri che si spargevano lungo la strada, vedendo ciò André corse ad aiutarla "state bene signora?" La giovane rispose "si sto bene vi ringrazio per esservi preoccupata per me" appena alzo lo sguardo per vedere chi era venuto a soccorrerla resto di stucco nello scoprire che era lo stesso ragazzo imbranato che aveva visto nella bottega "e tu che ci fai qui?" Domando sorpresa, André non gli rispose subito poiché si era già messo a raccogliere tutti i viveri che gli erano caduti. In pochi secondi il giovane aveva già raccolto e riordinato tutto "ecco qui tutto sistemato" disse soddisfatto, Maria Teresa rimase impressionata dalla sua velocità "vi ringrazio di cuore per il vostro aiuto. Ora potreste dirmi gentilmente chi siete?" Il ragazzo sentiva che quella era l'occasione perfetta per fare bella figura cosi si presento "mi chiamo André sono un bracciante ma avvolte quando ho tempo aiuto il mio amico Oliver nella bottega. Ora che mi sono presentato e che vi ho aiutato sono abbastanza degno da sapere il vostro nome?" La giovane non sapeva spiegarselo ma quel ragazzo era riuscita a farla sorridere dopo tanto tempo e per questo meritava di sapere il suo nome "mi chiamo Maria Teresa Carlotta di Borbone sono la figlia del re e della regina di Francia." André resto senza parole nel sapere il nome e i genitori della fanciulla, sapeva che era speciale ma non avrebbe mai potuto immaginare fino a questo punto "quindi voi siete la figlia dei defunti Luigi XVI e Maria Antonietta!" La giovane si senti offesa dal tono di voce del ragazzo "se per voi è un problema allora tolgo il disturbo" capendo di averla offesa si affrettò a chiedere scusa "mi dispiace non era mia intenzione offenderti è solo che non avrei mai pensato di conoscere una del vostro rango" ma le sue scuse risultarono terribili alle sue orecchie "adesso immagino che avrete qualcuno da incolpare per tutte le disgrazie che colpiscono sia voi che la Francia" André capi subito a cosa si stava riferendo ma a lui non gli importava chi era ne da che famiglia provenisse e ci teneva a farglielo sapere "ho sentito ciocche è accaduto alla vostra famiglia e vi giuro che mi si spezza il cuore al solo pensiero anche se ho solo sentito delle voci quindi non conosco tutta la storia. Però io non ho alcun motivo per odiarti, tu non hai fatto niente di male, diamine ci siamo appena conosciuti e già dovrei accusarti se qualcosa va storto? Il nostro sacerdote ci ha insegnato che su questa terra indifferentemente dal titolo di nascita siamo tutti uguale e che dobbiamo amarci come persone perché siamo tutti esseri umani. Sappi che non mi importa se un tempo eri la principessa di Francia tu sei tu e questo non cambierà mai, desidero solo conoscerti se anche tu lo desideri." Era la prima volta dopo tanto tempo che un popolano non le rivolgesse parole di odio o di minacce e a Maria Teresa la cosa piacque, da quando la sua famiglia è caduta aveva vissuto con il timore di non poter più avere un amico sincero o di non poter camminare in mezzo al popolo senza essere vista come una reietta e invece André la trattava come una persona normale indifferentemente dalle sue origini "se volete potete aiutarmi a portare questi viveri fino a casa. Vi avverto però che ad attendermi a casa c'è la mia guardia del corpo personale e un tempo faceva parte delle Guardie Reali per ciò badate bene a ciocche fate" André sorrise al sentire quelle minacce ma era un sorriso allegro come se avesse sentito una barzelletta "come desiderate vostra maestà" fece un piccolo inchino per stare al gioco e una volta finito i due si incamminarono verso la villa. Osservando meglio la strada André si era già fatto un idea su dove erano diretti ma fu quando giunsero a destinazione che ne ebbe la piena certezza "dunque vi siete trasferiti nella villa del generale Lucien" Maria Teresa si volto verso di lui "lo conoscevate?" André sorrise a quella domanda "certo che si era davvero una brava persona, è stato lui ad aiutare Oliver a realizzare il suo sogno di aprire una bottega. Gli ha procurato i clienti e qualche collaborato per iniziare il resto è tutta farina del suo sacco. In passato era molto più facile commerciare con i villaggi vicini e con le botteghe di Parigi, anche se non è ancora diventata una bottega alla pari con quelle di Parigi ci si possono trovare molti oggetti utili e a Oliver le cose vanno bene per ciò non ha nulla di cui lamentarsi. Vorrei soltanto che venisse a darci una mano nei campi più spesso." Concluso questo breve racconto i due entrarono, ad accoglierli all'ingresso c'era Georgette "ben tornata Maria Teresa chi è il tuo amico?" Il giovane si presento con fare cortese "mi chiamo André signora, come potete vedere ho dato una mano a Maria Teresa a portare le cose che aveva acquistato" si guardo un attimo intorno per vedere in che condizioni si trovava la villa "se volete posso rimanere per darvi una mano? Ovviamente gratis" ad André piangeva il cuore nel vedere la villa di Lucien ridotta in quel modo, qualche volta c'era andato per dargli una sistemata ma da solo non aveva potuto fare più di tanto in oltre il lavoro nei campi negli ultimi mesi era diventato ancora più duro dato che i raccolti passati erano stati molto scarsi speravano almeno questa volta di avere un raccolto ricco e produttivo. Georgette disse "vi ringrazio ma non è necessario, non vogliamo togliervi altro tempo prezioso sarete di sicuro molto indaffarato alla bottega" André però insisteva nel voler dare una mano, ad un certo punto all'ingresso si presento Oscar che vedendo la scena pensò che il giovane le stesse dando fastidio "madre questo ragazzo vi sta dando fastidio?" Domando con tono serio e uno sguardo severo rivolto verso il ragazzo che rabbrividì appena vide il fodero con dentro la spada, Georgette si affrettò a spiegare il malinteso "no Oscar tranquilla, lui si chiama André e ci ha gentilmente offerto il suo aiuto per pulire la villa. Gli ho detto che non era necessario dato che ha già aiutato Maria Teresa con i viveri, ma alla fine ho accettato per farlo contento." Capito il malinteso Oscar tolse la mano dall'elsa facendo tranquillizzare André "vi prego di scusarmi signore per la mia insistenza che ha causato questo malinteso. Non vi pentirete di aver accettato il mio aiuto è una promessa" Oscar che gli diede le spalle si limito a rispondere "sarà meglio per voi e comunque io sono una donna" il ragazzo resto di stucco nello scoprire che quella persona che lo aveva minacciato era una donna vestita da uomo, anche lui aveva sentito parlare delle lettere di André dove diceva che il suo comandante era una donna ma come tutti gli abitanti del villaggio pensava che fosse solo uno scherzo e invece eccola lì davanti a lui, non avrebbe mai pensato che una donna potesse incutere tanto timore e nemmeno che potesse indossare abiti maschili. Georgette si scuso per il comportamento della figlia "vi prego di perdonarla, stare tanto a lungo nell'esercito la resa vigile contro gli sconosciuti ma vi assicuro che quando la conoscerete meglio è una brava persona" André si mise a ridere "non vi preoccupate signora anzi conoscere vostra figlia in quel modo mi ha fatto salire un brivido lungo la schiena. D'ora in poi cercherò di prendere sul serio le donne soprattutto quando sono arrabbiata. Senza offesa." La battuta era di pessimo gusto ma non aveva guastato l'atmosfera e una volta finite le presentazioni i quattro si misero subito a lavoro. Nel frattempo Luigi Carlo era andato di nuovo in spiaggia nella speranza di trovare Adelaide ma non vedendola decise di aspettarla, all'improvviso vide il gruppo di bambini con il quale aveva giocato il giorno prima "ciao ragazzi cosa ci fate qui? Mi volete invitare a giocare con voi?" Il gruppo inizio a circondarlo e la cosa pareva strana al principe che subito si alzo, il più grande del gruppo gli si avvicinò "per caso il tuo nome è Luigi Carlo di Borbone?" Dalla domanda il bambino dedusse che doveva essere stata Adelaide ha rivelare il suo nome al gruppo "si mi chiamo Luigi Carlo di Borbone, scusatemi se ieri non mi sono presentato" ad un certo punto iniziarono a spintonarlo fino a farlo cadere a terra "ahia ma che vi prende? Che cosa vi ho fatto?" A quella domanda il capo gruppo si infurio e lo prese per il colletto della giacca "tu lo sai bene cosa ci hai fatto! Per colpa dei nobili come te noi siamo stati costretti a patire la fame, abbiamo visto membri della nostra famiglia morire per malattie causate dalla malnutrizione e mentre i nostri genitori si spaccavano la schiena nei campi voi nobili venite qui e pretendete di averne una parte anche se non ci avete aiutati in alcun modo. Ma tu sei il peggiore di tutti! Tu sei il principe di Francia uno dei membri della famiglia reale e in quanto tale sei tu il vero responsabile di ciocche ci è accaduto!" Luigi Carlo lo guardo spaventato "io non so di cosa parli" la sua risposta lo fece infuriare ancora di più "invece tu lo sai benissimo! Fingi solo ignoranza ma la tua famiglia e i nobili che vi circondavano sapevano delle nostre sofferenze ma non hanno fatto nulla! Sai una cosa finalmente possiamo darti una bella lezione." Il gruppo inizio a prenderlo a calci facendogli un gran male, Luigi cerco di rannicchiarsi su se stesso per cercare di proteggersi dai colpi. Nella sua testa riapparve l'immagine di Adelaide e si ritrovo a pensare "possibile che mi abbia tradito? Che sia stata lei ad organizzare tutto questo?" A smentirlo però fu la stessa Adelaide che si mise davanti a lui per proteggerlo "ma che cosa fate?! Armand perché lo trattate cosi?!" Il bambino nonostante la presenza della sua amica non era intenzionato a lasciarlo stare "perché lo difendi! Lui è il responsabile delle sofferenze che patiscono le nostre famiglie! O hai dimenticato cosa è successo a tuo padre!" Adelaide nel sentire nominare suo padre verso qualche lacrima "non l'ho dimenticato e non ho neanche dimenticato le sofferenze che le nostre famiglie sono state costrette a patire a causa dei nobili. Mio padre è morto perché aveva rifiutato di arruolarsi e il tenente non ha esitato un attimo a fucilarlo davanti a me e a mia madre! Ma lui non centra niente con questa storia è solo un bambino proprio come noi e come tale non ha alcuna colpa degli errori degli adulti. Non so se tutto quello che ci hanno detto sulla famiglia reale o sui nobili sia vero o falso ma non voglio che si usi la violenza per ottenere giustizia soprattutto contro uno che viene preso di mira solo per la sua classe di appartenenza e che non ha fatto nulla di male." Armand nonostante le parole di Adelaide non si fermò anzi diede uno spintone pure a lei facendola cadere per terra, a quel punto Luigi non riuscì più a trattenersi e sferro un pugno in faccia ad Armand che venne colto di sorpresa. I suoi amici gli prestarono soccorso "ecco il vero volto della nobiltà lo avete visto tutti vero?! Mi ha aggredito!" Disse mentre si rialzava, anche Luigi era sorpreso da quello che aveva fatto "non ho mai preso a pugni qualcuno in vita mia e odio la violenza. Di certo hai ragione io e la mia famiglia abbiamo vissuto nel lusso che aveva da offrire il palazzo di Versailles, credevo che la vita fosse tutta racchiusa nella bellezza di quel palazzo tra i balli, i banchetti e l'amore della mia famiglia. Ma qui fuori è tutto diverso, qui fuori c'è la vita vera, ho visto quanto odio possono nutrire gli esseri umani per i propri simili e come la gente avvolte tende ad essere cosi accecata dagli ideali o dalle proprie idee tanto da non vedere altro. Non nego che la mia famiglia sia esente da colpe per quanto è accaduto e la tua rabbia nei miei confronti è comprensibile anche se io non ti ho mai fatto un torto. Però c'è un limite per tutto e tu sei lo hai superato." Per un momento Armand e il suo gruppo provarono rispetto per le sue parole ma l'odio del ragazzo era profondo e subito dopo restituì il pugno ricevuto. I due bambini cominciarono ad azzuffarsi alcuni bambini volevano dare una mano ad Armand ma lui grido "statene fuori! è una questione tra me e lui!" Gli altri allora rispettarono la sua decisione, anche Adelaide desiderava fermare lo scontro ma ormai sapeva che sarebbe stato impossibile. Alla fine i due bambini erano giunti al limite avevano la faccia gonfia e piena di lividi "non male per uno che si veste come una bambolina" disse Armand anche Luigi si stava divertendo "posso andare avanti per tutto il giorno se lo desideri" ma il bambino abbasso la guardia e poi si rivolse agli altri "qui abbiamo finito possiamo tornare a casa" alcuni di loro però non erano d'accordo "fate come vi dico!" Gli grido e cosi obbedirono all'ordine ma prima di andarsene Armand si volto verso Luigi "per adesso tela sei cavata ma la prossima volta uno di noi due finirà steso per terra" certo che tutto fosse finito Luigi si sedette di peso per terra con Adelaide che venne in suo aiuto "stai bene?" Chiese la bambina mentre gli controllava i lividi "ammetto che per essere stata la prima lotta della mia vita non mi è andata tanto male" disse sorridendo ma Adelaide non lo trovava divertente "non avresti dovuto farlo ma sono felice che tu mi abbia protetta" a quel ringraziamento Luigi arrossi "è stato solo un mio dovere, ma chi era quello?" Adelaide decise di raccontagli tutto e come mai il suo avversario lo aveva preso di mira "si chiama Armand è il figlio di un bracciante ed è il mio amico d'infanzia. Sappi che un tempo non era cosi ma è cambiato da quando suo fratello è morto. Un giorno nel nostro villaggio sono venuti dei soldati per reclutare forzatamente i giovani e mandarli a combattere suo fratello aveva l'età giusta e cosi fu portato via sotto minaccia, i soldati dissero che se non si fosse arruolato allora sarebbe stato accusato di tradimento insieme al resto della sua famiglia. Purtroppo dopo tre settimane dalla sua partenza venimmo a sapere che era morto durante una battaglia e da allora Armand detesta sia i soldati della Guardia Nazionale sia i nobili. Per questo ti chiedo di perdonarlo per come si è comportato oggi." Dopo aver sentito questa storia Luigi Carlo comprese il motivo per cui Armand lo avesse picchiato, al suo posto avrebbe fatto lo stesso con quelli che avevano ucciso suo padre e sua madre "non c'è bisogno di chiedermelo. Dopo quanto mi hai raccontato credo che io e lui siamo più simili di quanto pensassimo" Adelaide rimase sorpresa dal fatto che un nobile concedesse il perdono dopo aver ricevuto una simile offesa ma anche che si mettesse allo stesso livello di un plebeo, fino ad allora pensava che solo Lucien ne fosse capace ma evidentemente c'era ancora qualche mela matura tra tutte quelle mele marce. Luigi fissava le sue mani rovinate per via della rissa e sorrise "devo ringraziare madamigella Oscar per le lezioni di autodifesa" nel sentire madamigella Adelaide rimase di stucco come poteva una donna insegnare a un ragazzo come fare a botte? Credendo di aver capito male domando "scusa Luigi hai appena detto madamigella Oscar?!" Il bambino annui "ma come è possibile che una nobil donna ti abbia insegnato a fare a pugni?" Chiese stupita, Luigi capì come mai Adelaide gli aveva posto la domanda cosi si appresto narrargli chi fosse Oscar Francois de Jarjayes "madamigella Oscar è stata educata da suo padre come un maschio fin dalla sua nascita, la sua abilità con la spada gli ha permesso di entrare a far parte delle Guardie Reali e di guidarle, quando mia madre Maria Antonietta venne in Francia per la prima volta fu lei a salvarla da un tentato rapimento da allora sono sempre state buone amiche." Il bambino continuo narrandogli tutte le storie che sua madre gli aveva raccontato su Oscar del suo coraggio e della sua lealtà mentre Adelaide continuava ad ascoltarlo quasi incantata le storie che parlavano di questa donna straordinari e di come abbia conquistato il cuore del principe di Francia Luigi Giuseppe di Borbone "sai vorrei tanto conoscere madamigella Oscar e i tuoi fratelli" il principe sarebbe stato felice di presentargli la sua nuova famiglia ma il fatto che avesse detto fratelli risveglio un senso di tristezza in lui "ho detto qualcosa di male?" Chiese la bambina preoccupata "no non hai detto niente di male è solo che non ho più un fratello ma solo una sorella maggiore. Nostro fratello era malato fin dalla nascita come mia madre anche lui era molto legato a madamigella Oscar, pensa che in gran segreto mi ha confessato di essersene innamorato e che quando lo ha portato ha fare un giro a cavallo gli aveva confessato i suoi sentimenti, desiderava molto avere un corpo forte per non essere più costretto a letto o sulla sedia a rotelle, voleva vivere la sua vita ed essere felice. Fortunatamente è morto prima che potesse assistere a questa rivoluzione che gli avrebbe spezzato il cuore." Le lacrime iniziarono a bagnare il viso del bambino "è da allora che mi manca, io e la mia famiglia lo abbiamo pianto anche se al popolo Francese e all'Assemblea non gli importava niente quell'addio cosi improvviso e sofferto ci aveva lasciato un enorme vuoto al quale adesso si sono aggiunti anche mio padre e mia madre." Adelaide vedendolo cosi lo abbraccio "mi dispiace di averti posto questa domanda. è stato crudele da parte mia costringerti a rievocare ricordi cosi tristi, ma ti ringrazio di esserti aperto con me. Se avrai bisogno di qualcuno che ti stia vicino o di una spalla su cui piangere io ci sarò è una promessa." Disse mentre gli pose il mignolino che venne stretto dal bambino che la ringraziava per le sue parole di conforto. Quando il sole inizio a tramontare Luigi Carlo decise di chiedere ad Adelaide se le andava di fermarsi a casa sua almeno per conoscere la sua famiglia, la bambina accettò dato che era curiosa di conoscere Oscar, giunti a destinazione ad accoglierli trovarono Maria Teresa che quando vide suo fratello coperto di lividi non fece caso alla bambina "che cosa ti è successo?" Chiese preoccupata, il bambino cerco di calmarla "tranquilla non è niente sono solo caduto mentre giocavo" in quel momento però arrivò anche Oscar che avendo udito le sue parole e visto le sue ferite non gli credette poiché sapeva benissimo quale era la differenza tra una caduta e una scazzottata. Senza dare il tempo a Maria Teresa di dire la sua Oscar prese il bambino e lo porto in cucina, non facendo caso ad Adelaide che li seguiva, lo fece sedere su una sedia e inizio a medicargli le ferite "dimmi la verità cosa è successo?! Hai litigato con qualcuno?!" A rispondere per lui fu la bambina "non è stato lui ad iniziare, Armand e i suoi amici lo hanno preso di mira per colpa mia" Oscar si volto verso di lei "come sarebbe per colpa tua? Spiegati." Cosi la bambina oltre che a presentarsi gli racconto tutto l'accaduto fin nei mini dettagli "non è stata colpa tua Adelaide, speravo che lontano da Parigi sia lui che sua sorella potessero vivere una vita tranquilla ma a quanto pare mi sbagliavo" non riuscì ad aggiungere altro poiché si senti una voce maschile gridare fuori dalla villa "vieni fuori! So cosa quel principino ha fatto a mio figlio! Esci e risolviamola da uomini!" Oscar; Adelaide e Luigi si diressero all'ingresso e videro Maria Teresa davanti alla porta che aveva chiuso a chiave per tenere fuori il misterioso individuo "lui è venuto qui all'improvviso e vedendo il suo sguardo ho pensato che portasse guai cosi l'ho chiuso fuori" disse la giovane mentre continuava a tenerlo d'occhio. Oscar però sapeva che quell'uomo non sene sarebbe andato senza aver ottenuto quello che voleva cosi decise di uscire, come previsto appena l'uomo la vide gli si avvicinò "bene finalmente hai deciso di farsi vedere" approfittò della vicinanza per analizzarla da capo a piedi "un soldato della Guardia Nazionale. Sei lontano da casa ho sbaglio." Oscar cercava di mantenere un tono calmo ma autoritario e domando "che cosa vuoi da me?" L'uomo sorrise a quella domanda "tu la sai già la risposta a questa domanda o almeno dovresti saperla se quel moccioso viziato ha avuto il coraggio di raccontatelo." La donna sapeva che il suo interlocutore cercava lo scontro fisico ma a lei questo non interessava "so tutta la storia e se tu sei il padre di quel bambino allora saprai che è stato lui a cominciare, questa è una faccenda che riguarda solo loro due e noi dobbiamo assicurarci che non si spingano oltre certi limiti ma per il resto devono risolverla da soli. Adesso puoi andartene." L'uomo però comincio a ridere "e io che credevo che voi soldati della Guardia Nazionale foste tutti uguali, che voi vi credeste superiori a noi più forti, più coraggiosi e più intelligenti. è per questo che i tuoi amici vengono nei villaggi a prendere i giovani con la forza e ha rubarci i nostri raccolti o i nostri soldi, mentre tu invece pensi di poter venire qui a nasconderti come un gran codardo." Oscar non voleva rimanere in silenzio cosi decise di dargli un ultimo avvertimento "non ti conviene combattere con me" ma lo sconosciuto rispose "questo è un bel problema perché io invece muoio dalla voglia di darti una lezione" detto questo cerco di cogliere di sorpresa Oscar sferrandole un pugno ma lei riuscì a schivarlo e ad allontanarsi.  L'uomo però non aveva intenzione di arrendersi inizio a sferrare pugni a casaccio nel disperato tentativo di colpirla ma Oscar riusciva sempre a schivarli. Nel frattempo Maria Teresa, Luigi Carlo e Adelaide rimasero sulla soglia della villa ad osservarli, quest'ultima era sia terrorizzata che affascinata dallo spettacolo: affascinata dai movimenti di Oscar che nello schivare con grazia ed eleganza non sembrava che stesse schivando dei pugni ma piuttosto che stesse danzando sulle note di una musica sconosciuta tuttavia era terrorizzata dal fatto che il padre del suo migliore amico sia arrivato fino a questo punto pur di vendicare suo figlio. Ad un certo punto lo sconosciuto fece un passo falso e Oscar ne approfittò per proiettarlo a terra "dovresti sapere che contro di me non hai speranze, avrai fatto a pugni con molti altri prima di me e questo si vede ma io sono su un altro livello rispetto a quelli che incontri per strada o nelle locande. Adesso vattene non voglio farti del male e ti consiglio di non costringermi." L'uomo che sene stava sdraiato a terra si senti umiliato dalle sue parole e mentre gli dava le spalle provo un ultima volta a colpirla ma anche questo tentativo fu vano perché Oscar se ne accorse e dopo averlo schivato si preparò al contrattacco "fermatevi!" Grido una voce maschile e come se il comandamento fosse stato divino Oscar fermo il suo attacco mentre lo sconosciuto si dette una calmata. Ad aver gridato era stato Michel accompagnato da Georgette e Armand. Georgette quel pomeriggio era andata in chiesa anche se non era domenica voleva comunque visitare la parrocchia locale almeno per farsi un idea del posto e anche per conoscere meglio Michel, la sua visita fu molto apprezzata dal prete dato che aveva bisogno di una mano per sistemare l'altare, Georgette gliela diede con piacere e i due impararono anche a conoscersi meglio ovviamente la donna aveva giurato di non spifferare in giro quello che si erano detti in privato. Finito di sistemare Michele si offri di riaccompagnarla a casa dato che cercava anche una buona scusa per sgranchirsi le gambe e fu allora che incontrarono Armand. Il bambino stava correndo a perdifiato proprio per venire ad avvisare il prete di quello che stava facendo suo padre e venuto ha conoscenza di ciò si diressero di corsa alla villa. Ed ora eccolo li pronto a fermarli "sei davvero caduto cosi in basso Sebastian?" L'uomo emise un grugnito per poi cercare di spiegare come mai si trovasse li ma Michel fu più veloce di lui "tuo figlio mi ha raccontato tutto e so anche perché sei venuto qui. Pensi davvero che fare tutto questo serva a qualcosa?! Pensi davvero che prendertela con Oscar ti ridarà quello che hai perso oppure che alleggerirà il tuo cuore?" Sebastian sentendo le sue parole e rivolgendo uno sguardo a suo figlio impaurito comprese di aver commesso un errore "vai a casa e prega Dio a finché ti conceda il suo perdono e la pace che stai cercando." Senza più la rabbia che prima lo divorava Sebastian prese per mano suo figlio e si diressero verso casa. Oscar voleva ringraziare Michel per il suo aiuto "vi ringrazio per essere intervenuto non volevo essere costretta a fargli del male" il prete disse "non dovete ringraziarmi anzi piuttosto sono io a dovermi scusare dato che non vi ho avvisato del fatto che da queste parti la gente non nutre grande simpatia per chi ha fatto parte dell'esercito specialmente per la Guardia Nazionale" la donna sentendo ciò voleva capire come mai gli abitanti del villaggio provassero tanto rancore verso l'esercito che aveva il compito di proteggerli "perché nutrono tutto questo odio verso le persone che ogni giorno rischiano la vita per servirli?" Nel sentire quelle parole Michel senti riaprirsi una vecchia ferità e un passato che aveva giurato di seppellire per sempre "mi sorprende che voi non lo sappiate la verità dato che siete stata una comandante. Ma evidentemente avevate un vostro codice d'onore al quale non siete mai venuta meno se vi hanno tenuto nascosta la verità" Oscar era ancora più confusa "di quale verità state parlando?" Michel si accorse di aver detto anche troppo cosi si limitò a rispondere "non sta a me raccontarvela, ma se ci tenete a saperla chiedete agli abitanti del villaggio. Tuttavia prima di chiederglielo dovreste prima di tutto ottenere la vostra fiducia, vi direi altro ma lascerò a voi il piacere di scoprire come fare sono curioso di vedere quanto di vero c'è in quello che ha scritto Alain su di voi." Finiti i suoi doveri il misterioso prete sene andò lasciando Oscar con più domande che risposte ma nonostante ciò lei era determinata a scoprire tutta la verità e a rifarsi una nuova vita dovesse anche lottare con le unghie e con i denti pur di riuscire finalmente a vivere in pace.                            

Lady Oscar: L'Epoca della RivoluzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora