Nel frattempo lontano dalla Francia il conte di Fersen chiedeva a un suo leale servitore di aggiornarlo sugli ultimi eventi accaduti a Parigi "conte di Fersen dalla Francia giunge notizia che i lavori dell'assemblea continuano, hanno deciso l'abolizione dei diritti feudali e di tutti i privilegi e si è giunti alla dichiarazione dei diritti dell'uomo ma accadono anche fatto gravi come il linciaggio di Foullon nonostante l'intervento di La Fayette" il conte ascoltava tutto con interesse mentre sorseggiava il suo bicchiere di vino rosso tuttavia i suoi pensieri andarono a una persona in particolare della quale il suo servo non aveva parlato "e ditemi cosa è successo alla regina?" Il servitore rispose "la famiglia reale è stata costretta a lasciare Versailles ora vive a Parigi nel palazzo della Tuileries." A sentire quella notizia il conte rimase di sasso "che cosa! Nel vecchio palazzo della Tuileries ma quel edificio è disabitato da oltre un secolo" sulla suo viso appariva in modo chiaro la tristezza e il dolore del conte a sentire come la famiglia reale veniva trattata dal suo stesso popolo "davvero un modo molto crudele di trattare i sovrani." Il servo continuo a parlare "la sorveglianza è stata affidata alle milizie Parigine comandante da La Fayette e al servizio della famiglia reale ci sono solo pochi servitori." Finendo di riferirgli queste ultime parole Fersen chiese al suo servo di congedarsi tuttavia quest'ultimo aveva ancora altro da riferirgli "mio signore mi conceda ancora qualche parola" anche se un po' riluttante il generoso padrone acconsenti "vedete ho anche delle notizie che riguardano la vostra amica Oscar Francois de Jarjayes" sentendo pronunciare quel nome il conte sollevo il capo verso di lui "state parlando di madamigella Oscar ditemi cosa le è successo dopo l'assalto alla Bastiglia?" A quella domanda il servo rispose "il comandante Oscar Francois de Jarjayes era stata ferita gravemente in battaglia ma dopo un lungo periodo di riposo è tornata in servizio ora è sotto il comando di La Fayette il quale confida molto nelle capacità militari di Oscar e del suo legame d'amicizia con la regina. La comandante sotto il comando di La Fayette si è distinta per aver arrestato diversi criminali che approfittavano del caos rivoluzionario per saccheggiare Parigi, in oltre ha arrestato con successo i responsabili dell'assassinio di Foullon. Ma la sua impresa più lodevole è stata durante la marcia di Versailles dove è riuscita a domare la folla inferocita senza uccidere nessuno e chiedendo alla regina di mostrarsi al popolo, in questo modo ha salvato la vita non solo alla famiglia reale ma anche salvato la vita ai soldati della Guardia Reale che ora insieme alle milizie di La Fayette si occupano della sicurezza della famiglia reale." Sentendo le gesta di Oscar sul volto di Fersen comincio a riaffiorare la speranza che tutto si sarebbe potuto concludere per il meglio, non avendo altro da riferire il servo si congedo dal suo padrone ma prima Fersen chiese "quando giungeranno nuove notizie da Parigi?" Il servo rispose "il prossimo messaggio lascerà la Francia tra 3 giorni" soddisfatto della risposta lo congedo definitivamente. Fuori dalla sua villa la pioggia cadeva incessante eppure Fersen decise di uscire e di fermarsi sotto quella pioggia come se essa avrebbe potuto lavare via il suo dolore e aiutarlo ha schiarirsi le idee, mentre stava li fermo a lasciarsi bagnare con il capo sollevato verso il cielo i suoi pensieri erano rivolti a una donna della quale ammirava il coraggio e la forza d'animo "Oscar quanto vorrei avere il tuo coraggio ne avrei davvero bisogno, vorrei avere la tua forza, la decisione che hai sempre mostrato nei momenti difficili. Anche adesso dimostri tutto il tuo valore senza pari, nonostante Parigi sia macchiata dal sangue tu hai trovato il modo di essere una luce di speranza e di giustizia per la gente, nonostante tu abbia giurato lealtà alla rivoluzione non ti sei mai abbassata al livello delle bestie ma hai sempre saputo cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato ed è stato proprio questo tuo giudizio a impedire al popolo di macchiarsi ancora di più del sangue degli innocenti. Tutte le persone che abitavano a Versailles e che chiedevano favori alla regina alla fine l'hanno abbandonata ma tu nonostante appoggi la causa della rivoluzione sei rimasta al suo fianco. In questo momento l'ammirazione verso di voi ha raggiunto vette che nessuno nei libri di storia a mai avuto il privilegio di ricevere, ma adesso ditemi che cosa devo fare? Come posso io aiutare voi e la regina?" Ma Fersen ne profondo del suo cuore sapeva ciocche doveva fare, era giunto il momento di tornare in Francia e di stare accanto alla sua regina. Oscar stava passeggiando per i giardini del palazzo della Tuileries insieme alla principessa Maria Teresa la quale aveva chiesto la sua compagnia "madamigella Oscar volevo ringraziarvi per aver salvato me, mio padre, mio fratello e mia madre dai rivoluzionari" Oscar accetto i ringraziamenti con umiltà "è stato mio dovere mia principessa" la giovane aveva una domanda da fargli "ditemi madamigella Oscar, voi tempo fa abbandonaste la Guardia Reale e poi aiutaste i rivoluzionari contro l'esercito della mia famiglia, ditemi perché ci avete salvati?" La donna rispose a questa domanda in modo sincero "vostra altezza la famiglia reale nei confronti del popolo ha commesso molti gravi di fronte ai quali non potevo fare finta di niente, puntare le armi contro il popolo è stata l'ultima goccia. Ho cercato di convincere vostra madre a ritirare le truppe per evitare spargimenti di sangue ma le mie parole non vennero ascoltate cosi decisi di aiutare il popolo a difendersi. Ma anche se appoggio la causa rivoluzionaria non vuol dire che approvi sempre metodi con cui viene gli ideali vengono messi in atto e la marcia su Versailles è uno di questi, sarei stata disposta a difendere la folla se il re avesse ordinato alla Guardia Reale di sparare ma quando il re ha acconsentito alle richieste del popolo e loro lo hanno ripagato prendendo d'assalto Versailles ho capito che avevano passato il limite. Vi ho protetto in modo che la famiglia reale possa fare ammenda e riscattarsi agli occhi del popolo." Maria Teresa rimase delusa dalla risposta di Oscar "avete giurato lealtà a mia madre ma alla fine l'avete abbandonata nonostante lei vi abbia chiesto di rispettare il vostro giuramento e adesso l'avete salvata soltanto perché serve al generale La Fayette per i suoi interessi politici. Conosco le persone come voi vi presentate come un'amica ma quando vedete che la nostra famiglia cade o inizia a vacillare ci abbandonate esattamente come fece la Contessa di Polignac, se penso a tutti i favori che mia madre fece a quella donna e di come ci abbia abbandonati nel momento del bisogno, mia madre si fidava di lei la considerava la sua migliore amica ma ha sbagliato adesso non so più di chi fidarmi." Oscar comprendeva la rabbia della principessa e il suo disprezzo verso i rivoluzionari e verso di lei, ma la lascio di stucco quando si inchino per chiederle perdono "mia principessa io Oscar Francois de Jarjayes vi prego di perdonarmi, prima che voi veniste al mondo la regina era stata tentata dai vizi dei nobili di Versailles, alcuni di loro come delle serpi complottavano contro di lei oppure chiedevano favori fingendosi amici mentre altri la disprezzavano perché era una straniera. Ho giurato di difenderla a costo della mia vita contro ogni minaccia ma benché sia riuscita a proteggerla dai briganti che attentavano alla sua vita non sono stata capace di proteggerla dalle serpi di Versailles, riconosco il mio fallimento e non c'è un singolo giorno in cui non pensi che avrei potuto fare di meglio e di quanto io sia stata cieca e stupida nel non vedere i nemici dietro le maschere e ai sorrisi dei nobili di Versailles. Se nel vostro cuore c'è posto per il perdono vi prego di darmi un altra possibilità, come sapete sono una donna di parola e prometto sul mio onore e sulla mia vita che proteggerò vostra madre anche a costo della mia vita." Nonostante la sua rabbia Maria Teresa fu toccata dalle sue parole "vi prego alzatevi comandante Oscar, io Maria Teresa principessa di Francia vi perdono e accetto la vostra promessa. Però vi prego non fidatevi dei rivoluzionari soprattutto di Robespierre quell'uomo ha qualcosa che non mi piace." La donna in effetti doveva dare ragione alla principessa ultimamente i sostenitori di Robespierre diventavano sempre più violenti mentre lui non appariva più sulla scena pubblica cosi frequentemente come un tempo e questo fece insospettire Oscar, il tanto amato rappresentate del popolo era cambiato non era più l'uomo illuminato che prediligeva la parola al posto della violenza per ottenere giustizia anzi era diventato un manipolatore e un freddo calcolatore. Anche Bernard amico di Oscar e uno degli uomini più vicini a Robespierre aveva confessato le sue preoccupazioni sul fatto che Robespierre era cambiato, infatti sembrava essere entrato molto in confidenza con colui che un tempo poteva essere un suo nemico interno ovvero Louis Antoine de Saint-Just il quale fin dal principio aveva usato metodi violenti come l'assassinio di alcuni nobili di Versailles con la scusa di combattere per la liberta. I giorni passarono fino a diventare mesi, l'assemblea era sempre in riunione continua poiché le riforme da attuare erano molte e di certo avrebbero lasciato un segno indelebile: la riforma Amministrativa mirava ad abbattere definitivamente le complesse procedure dell'Antico Regime considerate troppo complesse la priorità fu la riforma municipale dati i suscitati nei corpi municipali legati agli avvenimenti dell'estate del 1789, questa riforma fu risolta il 22 dicembre dello stesso anno quando furono creati 83 dipartimenti suddivisi in distretti, cantoni e comuni; tuttavia la riforma amministrativa obbligo l'Assemblea ad attuare anche una riforma Elettorale questo fu uno degli argomenti più delicati poiché c'era chi sosteneva che il diritto di voto spettasse a tutti mentre altri ritenevano che il diritto di voto doveva essere riconosciuto solo a una parte della popolazione, fu l'abate Sieyès riuscì a risolvere la disputa proponendo un sistema che divideva i cittadini passivi da quelli attivi, ai primi sarebbero stati concessi i diritti civili mentre ai secondi sarebbero stati riconosciuti anche i diritti politici, per essere un cittadino attivo il rappresentante doveva essere un maschio dai 25 anni in su e doveva essere in grado di pagare un imposta annua pari a tre giornate di lavoro le quali equivalevano a un Marco D'Argento. Questa riforma fu un duro colpo per la rivoluzione poiché riservava il diritto di rappresentanza del paese solo ai borghesi benestanti e ai proprietari terrieri lasciando fuori il resto della popolazione. Per quanto riguarda la Riforma Economica del paese l'assemblea decise di prendere di mira i beni e i privilegi del clero che grazie all'esenzione dalle imposte statali era riuscito ad accumulare numerose proprietà mobili e immobili, si decise allora di porre fine una volta per tutte a questo privilegio, su proposta di Charles-Maurice si decise di mettere all'asta i beni del clero per sanare il debito pubblico ma con il rischio che la vendita di questi terreni potesse dilungarsi per lungo tempo e che le casse dello stato potessero svuotarsi a causa di questa lunga attesa si decise allora di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero, cosi nacque l'Assegnato una moneta cartacea i quali venivano emessi dallo stato e grazie ai quali si potevano comprare i beni nazionali, ma non tutti furono d'accordo con questa riforma a causa dell'elevato rischio di una circolazione troppo elevata di assegni rispetto al valore dei beni nazionali. Mancava soltanto da risolvere la questione Religiosa dato che con la riforma economica si era andato ad attaccare la principale fonte di guadagno del clero bisognava trovare un modo per finanziare il clero in oltre bisognava anche considerare il fatto che papa Pio VI non vedeva di buon occhio la rivoluzione Francese. Oscar nonostante la difficile situazione politica non era mai venuta meno ai suoi doveri anzi le sue gesta di coraggio, di virtù e di giustizia stavano diventando ormai note in tutta la Francia, molte donne volevano diventare come lei e avere anche loro un ruolo più significativo all'interno della società, la buona fama del comandante fece comodo anche a La Fayette e ai suoi sostenitori che in quel periodo stavano godendo di un grande appoggio da parte del popolo e dell'assemblea. Quella era una notte come tante altre con Alain e Oscar in giro di pattuglia, l'uomo non era abituato durante le sue pattuglie a quel silenzio di tomba cosi decise di rompere il silenzio parlando con il comandante "certo che ne abbiamo fatta di strada dalla presa della Bastiglia, ormai sei diventata l'eroina di Parigi e un idolo per tutte le donne, dimmi come ti senti ad avere tutti questi occhi puntati addosso?" La donna vedendo che le strade quella sera erano più tranquille del solito decise di rispondergli "di solito sono abituata ad avere gli occhi di tutti puntati addosso ma di solito è perché trovano strano che una donna ricopra alte cariche all'interno dell'esercito, alcuni invece perché mi vedono come una minaccia, altri invece perché sono invidiosi o perché spettegolano e altri invece come mio padre si aspettano grandi cose da me. Ma devo ammetterlo essere vista come un eroina, un modello da seguire e il fatto che ispiro molte persone è una bella sensazione." Non poté aggiungere altro perché la voce di un uomo gridava "aiuto mi stanno rapinando!" Seguendo il suono della voce videro un uomo sui 50 anni e due ladri che cercavano di rapinarlo "fermi dove siete!" Grido il comandante, appena i due li videro scapparono con la borsa rubata al signore. Alain si fermo per assicurarsi che il signore stesse bene mentre Oscar inseguiva i due ladri, ad un certo punto i malfattori si separarono cosi Oscar decise di inseguire l'uomo che aveva con se la borsa della vittima, riuscì ad acchiapparlo ma un terzo complice che li aveva seguiti di nascosto aggredì Oscar alle spalle, la colpi alla testa abbastanza forte da farle male ma non da perdere i sensi, i due complici lasciarono la refurtiva e se la diedero a gambe. Poco dopo Oscar torno da Alain e dalla vittima con la borsa, quest'ultimo appena la vide la riprese e controllo che non mancasse nulla, tiro fuori un libro che bacio "grazie al cielo l'avete recuperato" poi si volto per ringraziare i due "vi sono grato per quello che avete fatto" Alain e Oscar accettarono i ringraziamenti con umiltà. I due stavano per riprendere il pattugliamento quando l'uomo li fermo e si mise ad osservare il comandante con uno sguardo indagatore "perdonatemi se velo chiedo ma voi siete il comandante Oscar Francois de Jarjayes?" La donna rispose di si e l'uomo esplose di gioia "lo sapevo siete davvero voi" Oscar si sentiva un po' a disagio "mi scusi ma per caso ci conosciamo?" L'uomo si accorse presto di non essersi presentato "no comandante vi conosco solo di fama, perdonate la mia maleducazione mi chiamo Jacques-Louis Ménétra è un vero onore conoscervi di persona" Alain rimase incuriosito dall'uomo e dal fatto che poco fa aveva trattato quel libro come un tesoro cosi decise di chiedere "perdonatemi buon uomo mi presento io sono Alain de Soissons, mi chiedevo cosa c'è di cosi importante in quel libro? Per caso siete un medico o uno scienziato?" A quelle domande Jacques rise "no mio giovane amico io sono solo un umile vetraio e questo è solo il mio diario, ma vi prego lasciate che vi offra qualcosa da mangiare è il minimo che vi devo dopo quello che avete fatto per me." Alain accetto al volo l'invito mentre con Oscar entrambi hanno dovuto un po' insistere ma alla fine la convinsero a fare una breve pausa. Giunsero alla locanda dove l'oste preparo un tavolo per tre persone, Alain ordino una birra e una bistecca mentre Oscar ordino soltanto del vino per lei e Ménétra. Mentre Alain mangiava Oscar parlava con Ménétra "ditemi signore Ménétra come mai siete cosi affezionato a quel diario?" L'uomo dopo aver bevuto il suo bicchiere di vino prese il diario dalla borsa e lo pose alla donna che lo prese in mano "vedete comandante Oscar inizia a scrivere in giovane età quando per moti di istruzioni viaggia per la Francia, non ero stato testimone di grandi eventi storici ne avevo incontrato persone celebri o popolari, con il passare del tempo mi sono lasciato prendere la mano e inizia ad affezionarmici cosi ho continuato a scriverci fino ad oggi. La fortuna ha voluto che una volta quando fui chiamato ad aggiustare delle finestre in un palazzo ebbi l'onore di conoscere il famoso Jean-Jacques Rousseau furono le sue Confessioni ha ispirare l'idea di scrivere un diario. Ma ditemi comandante Oscar voi celo avete un diario o qualcosa sul quale avete scritto le vostre memorie?" Oscar scosse la testa in segno di negazione "mi dispiace signor Ménétra nonostante trovi affascinante la vostra dedizione alla stesura del vostro diario io non mi sono mai interessata a questo genere di cose, una volta mi sono fatta fare un ritratto poiché sentivo che stava per giungere la mia ora ma alla fine come potete vedere non è andata come mi aspettavo." Ménétra sentendo quelle parole decise di convincerla a far scrivere anche a lei un diario "comandante Oscar perdonatemi se insisto ma penso sia vostro dovere iniziare a scrivere un diario o a raccogliere le vostre memorie in un libro. Vedete molti vi conoscono solo per sentito dire o per le vostre gesta eroiche, credetemi se vi dico che come Giovanna D'Arco anche voi siete destinata a passare alla storia, tuttavia il prezzo che spesso pagano le figure storiche è il fatto di venire idealizzate o disprezzate da chi farà ricerche su di voi. Nessun'uomo è immortale e spesso quando una persona muore ciocche ne rimane sono i ricordi delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscervi, ma esiste un rimedio e quel rimedio è scrivere un diario o delle memorie. Sono certo che voi abbiate avuto l'onore e il privilegio di conoscere frammenti che la storia ufficiale non potrebbe mai sapere o che potrebbe ignorare intenzionalmente, non vi sto obbligando a nulla però vi prego concedete alla storia e a tutte le persone colte di conoscere la vostra storia e anche la storia della rivoluzione dai vostri occhi poiché non c'è onore più grande per uno come me di leggere un giorno i vostri scritti o se non sarò io sarà qualcun altro. Facendo ciò voi comandante Oscar potreste vivere in eterno nelle pagine di storia della Francia non solo come eroina ma anche come una persona che ha vissuto la propria vita e non solo gli eventi storici come questa rivoluzione." Ménétra chiese scusa per essersi lasciato trasportare ma Oscar non era affatto offesa dal suo comportamento ne dalle sue parole che secondo lei erano delle vere e proprie perle di saggezza. Finito di mangiare e bere i tre si salutarono. Oscar e Alain ripresero a pattugliare le strade con quest'ultimo che rimase molto affascinato dall'idea di Ménétra "perdonatemi comandante posso parlare liberamente?" Oscar acconsenti "penso che dobbiate mettere in atto l'idea consigliatavi da Ménétra, ha ragione sul fatto che voi siete destinata a fare la storia e che solo poche persone hanno avuto il privilegio di conoscervi veramente, su di voi potrebbero iniziare a scrivere libri ma penso che non rispecchierebbero tutta la verità, ma se voi iniziaste a scrivere un diario potreste lasciare anche voi un eredità materiale e non solo simbolica nella storia. Perdonatemi ma le parole di Ménétra hanno finito per contagiare anche me e sto iniziando a prendere in considerazione di iniziare a scrivere anche io un mio diario personale." Oscar doveva ammettere che l'idea di scrivere un diario non era affatto male e sarebbe stata molto diversa da quella di farsi fare un ritratto, quella volta in effetti non fu affatto male considerando che il pittore aveva fatto un ottimo lavoro non solo a rappresentarla in maniera fedele a livello fisico ma anche per aver rappresentato al meglio la sua personalità su una semplice tela. Decise allora che da domani avrebbe iniziato a scrivere il suo diario iniziando dal giorno in cui entro nella Guardia Reale, per poi narrare delle sue avventure a Versailles e infine narrare i fatti della rivoluzione dal suo punto di vista senza tralasciare la verità storica e scrivendo anche i suoi giudizi e pensieri che l'assalgono nel ripensare al passato.
Note Autore: salve a tutti per chi non lo conoscesse Jacques Louis Ménétra è un personaggio realmente esistito, ha scritto un diario che racchiude tutta la sua vita divenendo un esempio di scrittore Autobiografico al pari di Rousseau. Purtroppo non ho avuto occasione di leggere il suo diario quindi non so se è rimasto in Francia durante il periodo rivoluzionario. Ma nel caso fosse davvero rimasto in Francia durante la Rivoluzione ho immaginato un incontro tra lui e Lady Oscar nel quale cerca di convincere la nostra amata eroina ha lasciare una testimonianza in più significativa e più profonda rispetto a un ritratto o alle imprese militari come la Presa della Bastiglia. Nel caso in cui Ménétra non sia rimasto in Francia durante la rivoluzione vi prego di scrivermelo nei commenti e di dirmi dove avete trovato l'informazione. Spero che continuerete a leggere il mio What If. Al prossimo capitolo e buona lettura a tutti.
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Lady Oscar: L'Epoca della Rivoluzione
Historical FictionSalve cari lettori, ho seguito l'Anime di Lady Oscar e ho pensato a un What If: cosa sarebbe successo se Oscar François De Jarjayes fosse sopravvissuta il 14 Luglio 1789 durante l'assalto alla fortezza della Bastiglia e avesse visto l'evolversi dell...