Dopo aver fatto colazione insieme a Beatrice, Andrea va al bunker, pieno di ispirazione per scrivere nuove canzoni.
"Ciao raga"
"Ciao André, tu non dovevi venire oggi pomeriggio?" chiede Marco.
"Si, ma mi sento stra ispirato, quindi sono venuto prima".
"André stai sfornando testi su testi, tra l'altro tutti molto belli, c'è qualcosa che devi dirci?" chiede Jack.
"Sono semplicemente molto ispirato in questo periodo, non c'è un motivo" alza la spalle il corvino.
"Non sarà mica una bella ragazza che inizia con la B che ti ispira tanto? Sono tutte strofe d'amore" si intromette Duccio nella conversazione.
"Ma state facendo un interrogatorio? Io vado a scrivere"
"André puoi scappare dalle nostre domande, ma non da te stesso" gli dice Marco.
Così Andrea riesce a scrivere un paio di strofe, per poi uscire dalla sua stanza.
"André, puoi venire un attimo?" lo richiama Dario.
Così il ragazzo corvino si avvicina al rasato.
"Non voglio fare troppe supposizioni o costringerti a dire qualcosa, ma per me è evidente il fatto che tu sia tanto preso. Perché non fai un passo avanti?"
Dario era sempre stato il più delicato, e lo stava dimostrando anche in quella situazione.
"Lo dico solo a te Da', si sono preso, ma ho paura di essere molto più avanti dal punto di vista emotivo, rispetto a lei. Per questo non faccio io il passo avanti".
"Stasera andiamo all'Ottobit, magari puoi capirlo lì, la inviti e cerchi di capirlo dai suoi comportamenti".
"Hai ragione, grazie Dario, sei un amico importante per me".
Quando Dario gli ha detto di capire quanto la ragazza fosse presa dal corvino, sicuramente non intedeva mettere alla prova la pazienza e la gelosia di Beatrice.
Al locale infatti Andrea non calcola molto Beatrice, che subito capisce che qualcosa non va.
Così più volte è lei ad avvicinarsi al ragazzo, che risponde però in modo freddo e schivo.
Beatrice si fa tante domande, si chiede cosa possa aver sbagliato o se qualcosa sia cambiato effettivamente nei sentimenti o nei pensieri del corvino.
Così mentre sorseggia il suo drink le sue paranoie tornano all'attacco.
Non sa neanche come comportarsi, visto che più volte è stata lei a cercare Andrea, che non sembrava gradire molto la presenza della ragazza.
"Bea, è successo qualcosa?" le chiede Duccio.
La ragazza alza le spalle.
"Non riesco a capire cosa abbia Andrea"
"In che senso?"
"Mi evita dall'inizio della serata, quando mi avvicino io a lui cerca di allontanarsi il più velocemente possibile, magari ho sbagliato qualcosa io, o boh"
"Bea forse sarà successo qualcosa in famiglia, tu stai tranquilla".
"Vorrei solo capire cos'abbia lui, per provare ad aiutarlo, lui sembra quasi avere paura di me"
"Ha solo paura di essere ferito come in passato, ma vedo che a te piace tanto, quindi sono sicuro che non gli faresti mai del male".
"Sono davvero tanto presa da lui Du"
"Lo vedo, e ti posso assicurare che anche lui lo è da te".
E Beatrice sorride nel sentire quelle parole.
"Dai vallo a cercare"
"Dici?"
"Si, può fingere quanto vuole, ma è sempre contento di vederti"
"Allora vado".
Così Beatrice cerca Andrea fra tutte le persone nel locale.
E quando lo vede, il suo cuore esplode di felicità, ma quando vede chi ha di fronte, il suo sorriso svanisce.
Andrea infatti sta parlando allegramente con una ragazza dai capelli rossi: Mia.
Lei gli tocca il braccio, gli sorride, e lui fa altrettanto.
Sa che alla rossa piace il ragazzo, riconosce i comportamenti che ha quando qualcuno le piace.
Ma lui non sembra essere dispiaciuto, anzi.
I due ballano insieme, lui si fa accarezzare da lei, e lui accarezza i lunghi capelli rossi della ragazza.
Si chiede perché Mia sia a Villanova, e non a Milano.
Probabilmente sa dell'avvicinamento della ragazza ad Andrea, perché l'unico obbiettivo della rossa è sempre stato ferire Beatrice.
Ma Bea non può più resistere.
Le manca l'aria, il battito del cuore aumenta, e deve scappare via dal locale.
Si accascia a terra, le lacrime scendono, e si poggia una mano sul cuore, che sembra scoppiare.
Non sa se quella reazione sia per vedere Andrea così vicino a qualcun'altro, se sia perché ha visto nuovamente la rossa, o per entrambe le cose.
"Bea che è successo?" corre da lei Benny.
Ma Beatrice non riesce a rispondere, sente solo il rumore del cuore nelle sue orecchie.
Ma poi qualcuno esce fuori: Andrea.
"Bibi che è successo?" prova ad accarezzarle il polso, ma lei si scansa velocemente dal tocco del ragazzo.
"Beatrice che hai?" chiede nuovamente il corvino, e la ragazza, per la prima volta da 10 minuti, riesce a trovare le parole.
"Me lo chiedi anche Andrea? O ti sei rincoglionito tutto ad un tratto, o forse non sei quello che conosco"
"Ma che stai dicendo?"
"Torna dalla rossa, no? ti stavi divertentendo tanto, forse mi sono immaginata tutto io, forse non provavi davvero nulla".
"Bea non è così".
"Ah allora illuminami"
"Ero convinto non ti piacessi tanto quanto piaci a me".
"E questo era il modo di capirlo? Ma hai visto che cazzo di persona sono Andrea? Non ti è mai saltato in mente che se non mi piacessi così tanto non sarei venuta al tuo concerto, non ti chiamerei quando sto male, non ti avrei raccontato di me. Ma tu ci pensi a quanto mi sto sforzando a farti capire che mi piaci da morire. Ah e sai chi è quella rossa con cui ridevi tanto? Mia, quella Mia, che è qui per distruggermi un'altra volta, ed è sulla buona strada per farlo. Non ti dedico altro tempo, torna dentro".
"Bea andiamo" le dice Benny.
"E tu sei un grandissimo stronzo" si rivolge poi ad Andrea la bionda.
Le due sono in macchina per tornare a casa, e nella macchina si sentono solo i singhiozzi della corvina.
"Vuoi che dormo con te?" chiede Benedetta.
"Si ti prego"
"Bea mi troverai sempre al tuo fianco, se devi crollare, crollo insieme a te io"
"Grazie Benny, sei mia sorella".
E le due poi vanno in camera di Beatrice, che sfinita dal pianto si addormenta subito.
Andrea è nel locale a maledire se stesso.
"André che cazzo hai fatto?" chiede Dario.
"Ho rovinato tutto"
"Andrea non era questo il modo di capire ciò di cui parlavamo stamattina, ma ora torniamo a casa, ne riparliamo domani. Per quanto riguarda lei, dalle tempo".
Così Andrea, anche lui distrutto, ritorna a casa, e si chiede come abbia fatto ad essere così stupido.
La notte è lunga, e mentre la ragazza dorme, ma tormentata dagli incubi, Andrea non prende sonno nemmeno per un attimo, perché I pensieri lo distruggono.
Così fa l'unica cosa che riesce a calmarlo: scrivere.
Scrive strofe su strofe, e quando finisce, l'alba sorge.
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moto blu - faster (bnkr44)
RomanceBeatrice è di ritorno a Villanova, dopo un fallimentare trasferimento a Milano, che l'ha completamente distrutta. Andrea è alla rincorsa del suo più grande sogno, fare musica, e sembra essere sempre più vicino a realizzarlo con i suoi amici. Lei da...