"C'è una notizia per voi".
Questa era la frase che un dottore aveva rivolto a Benedetta e Andrea.
I ragazzi non avevano mai provato così tanta paura.
"Ci dica" aveva detto il corvino.
"Beatrice si è svegliata da qualche minuto, se volete potete entrare.
Non le fate troppe domande, è ancora un po' scossa e stiamo cercando di capire come ha risposto all'induzione al coma.
L'abbiamo spostata nella camera 234".
"Grazie mille dottore"
I due erano saltati dalla gioia.
Benedetta ed Andrea si era abbracciati, stringendosi forte.
"Te l'ho detto che è forte, sapevo che sarebbe tornata tra noi" aveva detto la bionda.
"Sono così contento Benny, mi importa solo che lei stia bene"
"André non posso essere più felice di così"
"Ora andiamo?"
"Vai"
E i due si erano diretti correndo nella stanza della ragazza.
"Andre e Benny" aveva detto la ragazza debolmente, ma appena aveva visto la sua migliore amica e il fidanzato, il suo cuore aveva iniziato a battere velocemente, e i suoi occhi si erano illuminati.
"Amore" aveva detto Andrea dolcemente, accarezzando i capelli della ragazza.
"Bea non sai quanto ci sei mancata, non posso credere che sei qui" aveva aggiunto saltellando Benedetta.
"Vi ho sentiti tutti i giorni, mi spiace avervi fatto preoccupare così tanto, ma ora sono qui"
La ragazza poi si era sollevata cercando di mettersi seduta sul lettino.
"Bibi non fare troppo sforzi, sia fisici che mentali, non ti fa bene, sei appena uscita da una situazione critica e hai anche una gamba rotta"
"André tranquillo, ce la faccio"
La verità è che Beatrice non aveva mai avuto voglia di ammettere di aver bisogno di qualcosa, e non sopportava sentirsi "incapace" di fare qualcosa, nonostante in realtà in quel momento era semplicemente il suo corpo che non poteva essere messo eccessivamente sotto sforzo, ma lei non voleva accettarlo.
Andrea e Benedetta, conoscendola, avevano deciso di tacere, e lasciarla fare da sé, sapendo che tanto prima o poi avrebbe ceduto, soprattutto in quel momento e in quelle condizioni.
La corvina, infatti, qualche minuto dopo aveva sbuffato, non riuscendo a sedersi e sentendo dolore ovunque, cosa che non le permetteva di andare avanti verso il suo piccolo obbiettivo.
"Vaffanculo" aveva esclamato alla fine, arrendendosi.
"Quando ti ho vista avrei potuto giurare che eri stanca e debole, mi sembra che tu sia ritornata peggio di prima, quasi inizio a pensare che tu non abbia realmente fatto un incidente" aveva detto ridendo la sua migliore amica.
"Io mi sono appena risvegliata e già non vi sopporto più, quasi quasi mi conveniva continuare a dormire tutto il giorno sentendo solamente le vostre voci"
"Quanto sei bugiarda piccolè"
"Andrea taci o giuro che ti lascio"
E Andrea aveva alzato le mani, in segno di resa.
"Ragazzi io esco, vi lascio un po' soli" aveva poi detto Benedetta, uscendo dalla stanza.
Così Andrea si era seduto sul bordo del lettino, aiutando la ragazza che senza la mossa del ragazzo sarebbe stata costretta a lottare contro il suo corpo.
"Mi sei mancata"
"Tu no"
"Ah no?"
"Mhmh" aveva scosso la testa ridendo la ragazza.
"Allora io vado a scrivere canzoni per qualche altra" aveva detto il corvino, alzandosi dal letto.
Ma Beatrice, usando tutte le forze che aveva in corpo, allungò il braccio, fermando Andrea dal polso.
"Dai torna qui"
"Prima mi chiedi scusa" aveva affermato Andrea, fingendosi offeso.
"Mi sei mancato anche tu" aveva poi ammesso.
"Hai sentito tutto quello che ti ho detto?"
"Si Andre, anche io ti amo, e non sai quanto in quel momento avrei avuto voglia di svegliarmi solo per baciarti"
"Puoi farlo ora"
Così il ragazzo si era sporto verso Beatrice, lasciandole un casto bacio sulle labbra.
"Comunque ho pianto di più in questi cinque giorni che in tutta la mia vita"
"Devo essere onorata o dispiacermi?"
"Giuro non ti ricordavo così antipatica"
E la ragazza aveva riso.
Ad Andrea era mancato così tanto quella risata cristallina, che pensava di non poter più farne a meno.
"Ti ho promesso di far leggere i miei testi, appena ti rimetti per bene ti faccio leggere tutto"
"Sono curiosa, chissà chi è la musa"
"Una ragazza che ho conosciuto in questi giorni, è una bella infermiera"
"Poi mi parli tu di simpatia?"
La coppia poi aveva riso contemporaneamente.
"Posso darti un abbraccio o ti faccio esageratamente male?"
"Vieni coglione"
E i due si erano stretti come non mai.
Era un abbraccio di amore, di mancanza, di ansia, di paura, ma soprattutto di una pace ritrovata.
"Sai quando mi dimettono?"
"Bibi no, credo che ci vorrà ancora qualche giorno, devono tenerti sotto controllo, hai fatto un brutto incidente"
"Che palle, già odio tutti questi fili che mi stanno attaccati"
"Prima mi chiedevo se la botta che hai preso ti avesse potuto rendere più intelligente, invece sei diventata più stupida"
"Mi sono risvegliata per beccarmi una sfilza di insulti? Non mi pare mi insultassi fino a qualche ora fa"
"Perdonami, ma ho solo risposto alle tue provocazioni".
Così Beatrice aveva girato la testa, cercando di nascondere un piccolo sorriso.
"Ho avuto tanta paura di perderti per sempre che appena usciamo ti tengo tutta per me" aveva poi ammesso sinceramente il corvino.
E la ragazza aveva abbassato la testa cercando di nascondere il rossore che aveva tinto le sue guance.
Ma ad Andrea quel particolare non era sfuggito.
"Ora ti vergogni con me?"
"Stupido, mi vergogno della mia reazione alle tue parole".
"E perché mai? Sei così bella".
"Perché mi fai sempre il solito effetto nonostante tutto".
E Andrea si era avvicinato a lei, accarezzandole il dorso della mano e osservando il suo corpo rilassarsi a causa sua.
"Mi dispiace averti fatto preoccupare così tanto, ti ho sentito piangere in questi giorni e mi sento in colpa" aveva ammesso ad un tratto Beatrice.
"Bibi non è colpa tua, non sentirti in colpa. Se avessi potuto avrei preso io il tuo dolore, e soprattutto quel pomeriggio ti sarei venuto a prendere io, non ti avrei fatto guidare quella macchina"
"Grazie Andre, per non essertene mai andato"
"Infondo questo è l'amore, no?"
E la ragazza a quelle parole aveva sorriso spontaneamente.
"Sei il solito ruffiano"
"Bugiarda, questo è il tuo modo di nascondere l'imbarazzo"
Beatrice aveva alzato le spalle, pensando poi a tutta la loro storia.
Effettivamente Andrea e Beatrice si erano sempre ritrovati, nonostante tutto.
Si conoscevano da nemmeno un anno, ma la vita aveva posto loro già molte difficoltà, sia personali sia come coppia.
Però il loro amore aveva superato tutti gli ostacoli presenti nel loro percorso.
Anzi, il sentimento dopo averli superati era solo aumentato.
A e B sono le prime due lettere dell'alfabeto, Andrea e Beatrice hanno i nomi che incominciano con queste due lettere, forse è un caso, ma alla corvina piace pensare che è perché l'una sussegue o anticipa l'altra, perciò sono sempre vicine.
Forse davvero Andrea e Beatrice erano collegati da un filo rosso, e secondo una leggenda cinese questo filo non si rompe mai, perciò i due si erano ritrovati sempre.
Nonostante la vita e il destino li avesse posti davanti a una nuova difficoltà, probabilmente la più grande della loro storia, l'amore aveva vinto di nuovo.
Chissà cosa aveva ora in serbo il destino per loro.Corri in mezzo alle paure, ti dirò la verità
Tra le braccia, mille scuse per stare ancora qua
Dai, scendi, voglio partire
Nuvole grigie, non ci cambiano
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moto blu - faster (bnkr44)
RomanceBeatrice è di ritorno a Villanova, dopo un fallimentare trasferimento a Milano, che l'ha completamente distrutta. Andrea è alla rincorsa del suo più grande sogno, fare musica, e sembra essere sempre più vicino a realizzarlo con i suoi amici. Lei da...