Capitolo 10 Nolan

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“Ci sono persone indimenticabili e nessuna cura”
                                                       Charles B.
Ida si sedette sul letto ed io mi accostai a lei,triste e in preda ai miei pensieri.
“Hai avuto un attacco di panico nol,può capitare a volte ed è brutto e spaventoso,lo so,ma ci sono io e ora sei al sicuro e va tutto bene”
Ida con la sua vocina mi rassicurò,poi mi mise una mano tra i capelli ed iniziò ad accarezzarmi la testa,dalla fronte alla nuca fino alle tempie,aiutandomi a far passare il mal di testa martellante che mi era venuto.
“Cos’hai qui dietro?Hai sbattuto quando eri per terra Nolan?”
Annuii e le spiegai l'accaduto con voce roca e profonda.
                                                 *
                                       Ida
Incredibile,sono qui nel letto con Nolan,lo stesso ragazzo che ha lanciato tutto all’aria il primo giorno di scuola;devo cercare di concentrarmi sulle sue parole senza farmi distrarre troppo dalla sua voce profonda e seducente.
Continuano a scendermi i brividi lungo la spina dorsale,devo smetterla,non è il momento di giocare,è una cosa seria.
                                                  *
“Forse Nolan è meglio andare in ospedale,potresti esserti fatto male alla testa,vado ad avvisare tua madre”
Le sue parole,seppur dolci,mi spaventarono e i miei occhi si appannarono e,nel momento in cui lei uscì dalla porta,sentii una lacrima solcarmi il viso.
Io stavo piangendo per la seconda volta oggi.
Io che da anni mi ero promesso di essere forte,a dir la verità c’ero riuscito,fino a quando non era arrivata Ida,che,come un tornado mi aveva scombussolato tutto,la vita,il carattere,il fisico e le emozioni.
“Non ci voglio andare Ida”Le implorai.
La mia principessa rossa mi guardò e sorrise.
“Da quando non mi chiami più rossa ?” Disse con tono sarcastico,alzando il sopracciglio e un angolino della sua bocca delicata.
“Vieni,ti accompagno io” Mi porse la mano e mi alzai,chiedendole un po 'di privacy per cambiarmi,forse non mi spiegai bene perché,appena glielo chiesi,lei non uscì dalla camera ma si chiuse in bagno.
Slacciai la cintura e feci scendere i pantaloni lungo le gambe,rimanendo in boxer e maglietta,poi mi infilai i pantaloni della tuta.
Arrivò il turno della maglietta,tolsi quella che avevo indosso e cercai nell’armadio la maglia bianca da mettere,non c’era;mi ricordai così che l’avevo lasciata appoggiata al lavandino del bagno,mi diressi verso la porta e bussai,in attesa che Ida mi aprisse.
                                                 *
                                               Ida
Spalancai impulsivamente la porta poichè pensavo che Nolan fosse pronto.
Sbarrai gli occhi.
Nolan indossava solo i pantaloni della tuta che lasciavano intravedere l’intimo e non indossava la maglietta.
Sbattei piano la testa contro la porta per smettere di essere imbambolata e mi accorsi che Nolan mi stava guardando in un modo strano,come se mi prendesse per pazza;nonostante la botta in testa,non era per niente cambiato il suo comportamento brusco.
“Mi serve la maglia poi sono pronto,vieni”Nol parlò con una voce talmente seducente che ebbi la sensazione di sciogliermi.
Gli passai la maglietta e lui se la mise lentamente,come  per farmi notare le sue mani che accarezzavano dolcemente i suoi addominali scolpiti.
                                            *

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