Capitolo 9 Nolan

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"Il tuo peggior nemico sarà sempre la tua mente,
perchè lei conosce le tue debolezze”
uella sera tornai a casa e dopoaver gettato violentemente la mia giacca nella lavatrice,mi sedetti alla scrivania e aprii il libro di frasi che mrs Cooper ci aveva dato,senza alcun motivo apparente o forse,perchè avevo bisogno di risposte alle mie mille eterne domande e di essere capito.
“Non si può stringere una mano tenendo il pugno chiuso “
                                                                    Ghandi
Mi fermai a riflettere sul significato,guardai la mia mano,poi la frase,e di nuovo la mia mano finchè capii che non dovevo guardare il mio corpo,ma il mio cuore,che si stava sgretolando in tanti pezzi.
“Amerò chi,senza farmelo pesare,delle mie insicurezze non ne fa ripicche o debolezze,ma punti da cui partire.”
In quel momento mi venne in mente una persona,qualcuno di preciso,una ragazza con gli occhi verdi come il bosco,i capelli rossi come il tramonto  e il sorriso che mi guariva l’anima.
D’un tratto il mio cuore iniziò ad accellerare,il respiro divenne scostante e corto,il petto m i faceva mle m i girava la testa;mi buttai sulla moquette,cercando di calmarmi,poi tirai un pugno contro il pavimento per Chiedere aiuto.
Mia “Madre” si precipitò in camera,si inginocchiò accanto a me ma,invece di aiutarmi andò nel panico,afferrò il mio braccio e iniziò a scuotermi ,non ottenne nulla, più passava il tempo più io ,un ragazzo forte che non aveva mai avuto bisogno di aiuto,respiravo a fatica,la mia pelle aveva assunto un colore rossastro,dovuto dall’apnea e i miei occhi si erano colmati di lacrime spaventate.
Afferrai a stento il telefono,indicando il contatto di Ide;mia madre mi guardò con aria contraria e stranita,poi la chiamò.
“Ciao Nolan!Dimmi” Sentii la sua vocina squillante uscire dal telefono.ù
“Sei ide?sono la madre,credo che Nolan abbia bisogno di te,non respira ,è steso sul pavimento,il cuore batte forte e sta per piangere,ho provato ad aiutarlo ma non riesco,mi ha indicato il tuo contatto”
“Oh,salve signora,mi scusi,mi dica l’indirizzo,arrivo subito”
“viviamo a O'Connell street 14”
“Arrivo subito,stia tranquilla,aiuterò suo figlio”
                                                *
                                             Ide
Nolan aveva detto a sua madre di chiamare me in un momento di difficoltà?
Non ci volevo credere.
Indossai una canottiera bianca con i bottoncini,nonostante fuori piovesse,un paio di comodi leggins neri e gli ugg,poi mi armai di ombrello e mi diressi verso casa di Nolan sotto il tipico clima irlandese.
L’asfalto era bagnato,c’era odore di pioggia,d’un tratto mi infilai  nella via e trovai la loro casa.
                                                *
Ide arrivò in camera e fece cenno a mia madre di uscire dalla camera,aveva capito che lei stava solo peggiorando le cose.
Si accostò a me dolcemente.
“eccomi,sono qui,va tutto bene,adesso proviamo a metterci seduti appoggiati al letto”Disse Rossa nel suo modo unico di rivolgersi a me.
Proviamo?Noi?
All’improvviso si liberarono nel mio stomaco centinaia di farfalle e questo in quel momento, non fece altro che peggiorare la situazione.
Scossi la testa,in quelle condizioni non pensavo di riuscire a sedermi.
“Ti aiuto io nol”Mi rassicurò
Mise una mano dietro la mia testa e una sotto la schiena,mi tirò su e mi appoggiò al letto.
Lei mi stava aiutando, non ero io il principe azzurro che salva la principessa,lei,da quando era entrata nella mia vita,era diventata la mia salvatrice.
SI mise di fronte a me e mi sorrise.
“Posso sentire il tuo cuore?”
Era la prima persona che mi chiedeva il permesso di toccarmi e questo,mi fece sorridere.
Io annuii.
Ide appoggiò una mano sul mio petto e  mise la mia mano sul suo cuore,io sentivo il suo,lei sentiva il mio,era come se fossimo collegati.
“Ora Nol,facciamo una cosa insieme,respiriamo piano piano profondamente insieme,segui me,ti va?”
Continuò subito a parlare senza attendere la mia risposta,forse perchè aveva intuito al mio sguardo che,avevo bisogno di aiuto e che solo lei poteva aiutarmi.
“Bene,Inspira…1,2,3,4, espira…1,2,3,4,,di nuovo,inspira…1,2,3,4, espira..1,2,3,4. Bravissimo,va meglio?”
Sussurrai un debole “si”
“Il tuo cuore sta rallentando,ti va di metterti con me sul letto? Se vuoi ti spiego che è successo e ti tranquillizzi un po’”
Mi limitai a sorridere,non sapevo cosa dire,ero nel bel mezzo di un vortice di paure,pensieri,dolore,amore e tanto altro…

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