“Elegante ma devastante
è il silenzio di chi ha carattere”
Sconosciuto
Quella sera,ero andata al Mulligan’s con l’intento di fare amicizia,di distrarmi ma,di certo,non con l’intento di incontrare Nolan.
Quando lo vidi mi voltai verso di lui,le mie guance iniziarono a surriscaldarsi e il mio corpo a tremare.
Non capivo cosa mi stesse succedendo,così,dopo averlo guardato negli occhi per qualche interminabile ma breve secondo,mi voltai e corsi di scatto verso l’uscita per prendere dell’aria.
Forse camminai troppo velocemente,mi ero dimenticata di avere i tacchi alti a spillo.
Aprii la porta del locale e feci per uscire quando caddi,la mia caviglia si storse scendendo da un maledetto scalino di cui non avevo notato la presenza e caddi per terra per poco non sbattendo il viso.
Ero sconcertata e mi vergognavo della mia caduta,poi,dopo qualche secondo che ero rimasta lì ferma per terra come un baccalà,sentii una risatina odiosa ma allo stesso tempo terribilmente sensuale.
Mi voltai di scatto e notai all’istante i folti capelli mori e uno sguaro cristallino e penetrante che solo un ragazzo poteva avere.
Nolan.
-Come pretendi di sopravvivere un anno come mia compagna di banco se non sai neanche stare in piedi Rossa? Mi guardò ridendo e fece un sorriso beffardo.
Mi stropicciai gli occhi per essere sicura che quella scena nonfosse un incubo,poi guardai in basso e riflettei sulla parola Rossa…
-Per tenerti testa non bisogna saper stare in piedi Nolan.Per rossa intendi la birra che ti sei scolato poco fa?
Ero ancora seduta sul marciapiede con le gambe spalancate dalla caduta e,quando me ne accorsi,mi affrettai a chiuderle imbarazzandomi.
-Almeno che io non sia daltonico,hai i capelli rossi Ida,ti chiamerò così d’ora in poi,che ti vada bene no. Scosse poi la testa e mi porse la mano per alzarmi.
Ida…il mio nome pronunciato da lui era profondo,seducente e non assomigliava più al nome di una fatina di Peter Pan.
Mi alzai e Nolan rientrò nel locale,mentre io restai ancora qualche minuto all’esterno per prendere dell’aria.
Passò mezz’ora,quando sentii delle urla,degli insulti in Gaelico,poi sentii delle bottiglie di birra frantumarsi e delle lattine cadere.
Ebbi paura.
Sentii un brivido lungo tutta la schiena,morivo dalla voglia di entrare nel locale e di vedere quello che stava succedendo ma,sapevo che per me,una ragazzina bassa ed esile,era troppo pericoloso,così aspettai fuori,quando,d’improvviso uscì Nolan furibondo,seguito da un suo amico che cercava di calmarlo con scarsi risultati.
L’Anima inquieta si girò verso di me e mi fulminò con lo sguardo.ma allo tempo i suoi occhi chiedevano aiuto,cos’ guardai rapidamente il suo viso e..stava sanguinando.
Aveva una scheggia di vetro infilata in una guancia e un piccolo pezzo della sua fronte sanguinava,alla vista di questo sangue,provai dolore e decisi di rincorrerlo per aiutarlo,consapevole che forse quella non sarebbe stata la scelta giusta.
Affiancai Nolan e lo strattonai per un braccio.
-Cos’è successo?? Esclamai impaurita.
Non mi rispose,le mie parole non raggiungevano nemmeno il suo timpano e io continuavo a veder colare sangue dal suo viso,così insintivamente presi un fazzoletto e cercai di pulirgli la ferita,ma,non feci in tempo ad avvicinarmi,che lui si spostò.
-Non mi toccare,non toccarmi mai senza il mio permesso .Sbraitò Nolan,poi mi prese il fazzoletto di mano ed iniziò ad asciugarsi da solo digrignando i denti dal dolore.
-Posso?. Chiesi il permesso questa volta,mostrando quello che ero in realtà,una ragazza gentile,giovane,che voleva tenergli testa solo per aiutarlo e che in qualche modo,voleva anche asciugare il sangue delle sue ferite interne.
Alzò gli occhi al cielo e mi porse il fazzoletto e si avvicinò a me con il suo fisico imponente.
Io iniziai a tamponare la ferita mentre lui stringeva la mandibola per il dolore;così gli misi una mano sulla guancia e con un dito iniziai a sfiorargli delicatamente la mandibola per tranquillizzarlo e lui,con mia grande sopresa lasciò che io compissi il mio gesto.
Quella notte,in una strada buia di Dublino,accompagnato da qualche lampione antico che produceva una luce fioca,Nolan,il ragazzo dall’anima implacabile,si era lasciato aiutare.
Da me.
Ida,o meglio Rossa.

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Dipendenza
RomansaDublino,Irlanda. Tra le luci dei lampioni e l'odore di birra,Nolan,un ragazzo dall'anima turbolenta,vive la sua vita nel bel mezzo dei pub ,della scuola e le ferite che riporta spesso sulle mani. Ida,una ragazza dai capelli rossi come il sole al tra...