cuore.

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-Dieci... nove...otto...-
Urlai il conto alla rovescia per un nuovo anno, il 2013.
Eravamo scampati alla fine del mondo dei Maya, tutto poteva succedere ora, niente mi avrebbe impedito di vivere la mia vita nel modo più felice possibile.
Niente.
Almeno, lo pensavo.
-Tre...- guardai Paige
-Due...- girai lo sguardo verso Oliver. Mi sorrise.
-Uno!- Dug.
Mi prese il viso e si fiondò sulle mie labbra.
Chiusi gli occhi e sorrisi intanto. Oli aveva superato il fatto del sesso in casa sua, era tornato felice.
Quanto mi sbagliavo.
Eravamo sei adolescenti, ubriachi, su un tetto, ad urlare per il nuovo anno.
Birra in mano e tanta spensieratezza. Paige e Thomas si stavano baciando, per terra, erano i più ubriachi, non reggevano una goccia d'alcol.
Oliver stava guardando i fuochi d'artificio, tra le dita la solita sigaretta, seduto vicino ad una ragazza con dei bizzarri capelli viola, accarezzandole le schiena di tanto in tanto.
Kat, Kat era il suo nome; ultimamente usciva spesso con lui, li vedevo veramente bene assieme, sembrava meno malinconico.
Sembrava.
Delle mani calde mi sfiorarono i fianchi ed un soffio sul collo mi fece rabbrividire.
-D-Dug...- risposi flebile.
-Mh piccola, che c'è?- mugugnò continuando a torturarmi piacevolmente il collo.
-Entriamo?- dissi veloce, girandomi verso di lui.
-Sì.-
Mi prese per mano e mi trascinò verso la porta della scaletta antincendio, aprendola e facendo un gesto teatrale con la mano
-Prego, madame.-
Sorrise e ridacchiai, facendogli un piccolo inchino.
Corremmo giù per le scale, l'alcol iniziava a sentirsi.
Ridemmo per tutto il tragitto, sbagliammo piano, suonammo a tutti i campanelli fino a che non trovammo quel dannato appartamento.
Ormai la casa di Oliver era diventata il posto in cui ci incontravamo tutti ed in cui io e Dug facevamo sesso.
Lui spalancò la porta e la richiuse dietro di sè, sbattendomici contro.
Gemetti e lo baciai, iniziando a spogliarlo mentre lui faceva lo stesso e ci spostavamo verso la camera, dove arrivammo in mutande entrambi.
Anche quelle ultime sparirono velocemente e ci ritrovammo a capodanno, ubriachi marci, a fare sesso in casa di mio fratello.
Continuavamo a ridere tra gli ansimi e mi ritrovai a straparlare.
-Sai - sospirai - io non so...oh -chiusi gli occhi ed inarcai la schiena mentre aumentava il ritmo - se è perchè sono ubriaca fradicia oppure no...- quella conversazione mi costava moltissima fatica, ero quasi al limite - ma credo che... ti amo.- strillai le ultime due parole mentre mi crollava addosso respirando affannosamente.
Riaprii gli occhi e lo guardai mentre mi accarezzava la pancia. Non disse nulla e non alzò nemmeno lo sguardo. Nonostante non ci fossi per niente con la testa, ci rimasi molto male.
Mi girai di schiena e richiusi gli occhi, cercando di ignorare il fatto che stesse continuando a baciare e torturare la mia schiena.
-Hey piccola- mi sussurrò con voce roca all'orecchio.
Rabbrividii e mi resi conto che era passato un po'di tempo da quando avevo chiuso gli occhi, forse mi ero appisolata.
Biascicai qualcosa e mi girai dall'altro lato, incontrando i suoi enormi occhi verdi. Mi diede un bacio e mi prese il braccio, tirandomi fuori dal letto.
Non capii e stavo gelando.
Mi portò in bagno e mi fece girare la schiena verso lo specchio.
-Gira la testa e guarda.-
Non seppi cosa dire, c'era un gigantesco cuore composto da succhiotti, uno vicino all'altro. Io credevo che mi stesse solo baciando prima!
Mi girai verso di lui lentamente e sorrisi.
Dug posò le sue labbra sulle mie ancora e mi baciò dolcemente, mettendomi le mani sui fianchi.-Anche io.- aggiunse.
-Cosa?- balbettai flebilmente con la testa nell'incavo del suo collo.
-Ti amo, ti amo anche io.-

Mi sveglio stiracchiandomi nel letto e sorridendo. Ho sognato quello che è successo quella notte moltissime volte, ma questa mi sembra talmente bello da essere reale.
-Hey piccola- un braccio mi cinge la vita e mi tira a se.
Voce gracchiante e roca, si è appena svegliato.
Dug.
Mi giro verso di lui e lo vedo sorridere. Si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra.
Si mette seduto e si stiracchia le braccia.
È veramente bello la mattina appena sveglio, come ho fatto ad ignorarlo per tutto questo tempo?
-Vieni con me.- mi prende la mano e mi trascina verso il bagno vicino alla sua camera.
Apro la bocca per parlare ma mi anticipa, ricordandomi che i suoi sono fuori per tutta la settimana. Ecco perchè ho dormito da lui.
Anzi, probabilmente non abbiamo solo dormito, considerando il fatto che mi sta trascinando in bagno nuda. E pure lui lo è.
-Buon 2014, Leah-
Mi fa girare la schiena verso lo specchio e dal riflesso vedo ancora quel cuore e la sua faccia sorridermi.
Se lo ricorda.
Si ricorda ancora quel dannato capodanno dell'anno scorso dove gli avevo detto che l'amavo e l'ha fatto di nuovo, uguale.
-Oh, Cristo. I-Io sono senza parole. Te lo ricordi ancora?-
Sto piangendo, con il sorriso stampato in faccia.
-Me la sogno tutte le notti quella serata, Leah. Ti amo troppo per dimenticarla, anche se eravamo ubriachi marci. Sei la cosa più bella che potesse capitarmi.-
Poi mi stringe a se e chiudo gli occhi.
Sì, lo amo da morire.

January 15thDove le storie prendono vita. Scoprilo ora