Capitolo 17

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Pablo

Guardo la mia bellissima compagna che non è affatto spaventata, anzi, mi guarda con sfida come se tanto poi potrà salvare il suo culo dalle mie grinfie.
Mi avvicino con passo da predatore a lei che inizia ad indietreggiare sempre con quel sorriso da sfida.
<<Ti conviene fare la brava bambina e venire qua da me, altrimenti la punizione sarà peggiore bimba>>
Il suo sguardo da divertito diventa finto spaventato.
Amo quando lo fa, mi fa sentire potente e padrone del suo corpo.
<<Daddy non mi punire, farò la brava lo giuro>>
Cazzo, mi sta esplodendo il cazzo dai pantaloni.
La prendo per un polso dirogendomi verso il piccolo divano che è qua.
Mi siedo e la costringo a mettersi a pancia sotto sulle mie gambe, ovviamente sto attento alla pancia con in grembo il nostro piccolo miracolo.
Le alzo il vestito e gli abbasso gli slip.
Il suo culetto è completamente esposto a me, senza nessuna protezione.
<<Non voglio sentire nessun lamento. Chiaro?>>
<<Chiaro Daddy...>>
Cazzo quanto amo quando mi chiama così.
Inizio a sculacciarle quel sederino perfetto che pian, piano diventa di un dolce rosso accesso.
La mia porcellina geme, non affatto di dolore ma di piacere.
Piacere che solo io posso darle.
La mia mano passa alla sua fuga stimolandola per farla venire.
I suoi gemiti diventano più forti.
<<Ahhh daddy, sto venendo!>>
<<Viene bimba, vieni per me!>>
Poco dopo obbedisce venendo sulla mia mano.
Le asesto un ultima sculacciata al centro del suo culetto e la faccio alzare.
Prendo i suoi slip e li infilo nella tasca dei miei jeans.
<<Rimarrai senza...>>
La sua risatina imbarazzata è una cazzo di musica perfetta per le mie orecchie.
La prendo per mano e mi dirigo ad aprire la porta e tornare alla festa.

Vedere come si muove a disagio perché è senza slip è eccitante, davvero tanto.

Astrid

Non sapevo come immaginarmi il mio matrimonio, ma per quanto non sia di amore è davvero molto ben allestito.
<<Tutto ok?>>
Mi chiede Thoago preoccupato.
Non so perché, ma quando ha questo tono preoccupato per me mi fa sorridere, mi fa sentire voluta.
Gli rivolgo un sorriso sincero.
<<Sto benissimo tranquillo>>
Lui annuisce e fa una cosa che non mi sarei mai aspettata; mette una mano sulla mia coscia e la stringe possessivamente.
Ok, perché questo gesto che dovrebbe farmi arrabbiare mi fa solamente bagnare in tutti i sensi? Prendo un profondo respiro e porto nuovamente la mia attenzione al cibo.
Il pranzo procede tranquillamente tra chiacchiere e risate e devo dire che mi sento bene e felice, nonostante tutta la situazione.
Improvvisamente Pablo il fratello di Thiago si alza attirando l'attenzione di tutti.
<<Scusate il disturbo, ma vorrei che tutti noi facessimo un grandissimo applauso a mio fratello e alla sua bellissima sposa. Vi auguro il meglio ad entrambi, soprattutto mi auguro di avere dei nipoti eh!>>
Tutti ridono compreso Thiago, e anch'io rido ma supero lo stesso tutte le gradazioni di rosso per l'imbarazzo.
Tutti iniziano ad applaudire e io mi volto verso Thiago, scoprendo che già mi stava guardando con un sorriso.
<<Si aspettano un bacio ragazzina...>>
Mi sussurra talmente piano che se non me lo avesse detto all'orecchio non lo avrei sentito.
Ah... ecco perché ci stanno guardando così.
Thiago senza che io me ne accorgessi posa le sue labbra su le mie facendo esplodere gli ospiti in un caloroso applauso.
L'attenzione per mia fortuna passa ai balli e ai giochi dove io mi diverto molto, tranne quando parlano di fare il gioco di scoppiare i palloncini che sono appoggiati sui nostri compagni e noi sedendoci su di loro li dobbiamo scoppiare, ma faccio anche quello con molto imbarazzo.
Siamo tornati a casa tra risate e scherzi, ma quando stavo per varcare la soglia di casa Thiago mi ferma.
<<Noi ora non vivremo più qui bambina, ma c'è una piccola sorpresina che ci aspetta>>
Rimango per un pò confusa, ma poi realizzo e quindi saluto tutti per poi tornare in macchina con Thiago.
<<Vuoi consumare il matrimonio?>>
Chiedo dopo quasi 10 minuti di totale silenzio.
Passano alcuni secondi di silenzio, che poi viene spezzato da lui.
<<Desiderei che venisse consumato, tu no?>>
Ed è qui che capisco che ormai l'argomento si deve affrontare e non si può rimandare sempre.
Sospiro.
<<Sarei gentile?>>
Chiedo dando voce ai miei voce alle mie paure.

Thiago

Lei ha paura che io non sia gentile che prenderò il suo corpo con violenza, ma sono tutto tranne un uomo violento.
Arriviamo davanti la nostra nuova villa e lei rimane a bocca aperta in tutti i sensi.
Sorrido.
<<Ti piace?>>
<<È bellissima...>>
Ammira tutta l'immensa dimora con un sorriso sulle labbra, un sorriso che in questo momento vorrei baciare.
Entriamo dentro casa e le faccio visitare tutto da cima a fondo, ma poi la cosa migliore è la camera da letto.
Mentre sta guardando tutto incantata con passo da predatore mi avvicino e le abbasso la zip del vestito.
Sussulta.
<<Se te lo avessi detto esitavi...>>
Ridacchio.
Quando la zip è aperta del tutto il vestito le cade ai piedi lasciandomi la vista del suo fantastico corpo nudo.
È piccolina, ma le forme sono proprio quelle da donna.
Ha un corpicino fantastico, le tette piccole e il culo sodo e rotondo perfetto per essere palleggiato e sculacciato se servirà.
Si volta verso di me e iniziamo a baciarci, un bacio dolce e pieno di passione.
Non so neanche da dove mi è uscita tutta sta dolce, ma con lei mi viene davvero tutto naturale.
La prendo in braccio e la porto fino al letto facendola sdraiare sotto di me.
<<Tu però sei ancora vestito>>
Mi fa notare con un sorrisetto malizioso.
Ricambio il sorriso e le accarezzo una guancia.
<<Hai ragione, rimedio subito>>
Mi tolgo le scarpe, poi la camicia è subito dopo I pantaloni rimanendo in boxer.
Ora il mio membro eccitato si vede ancora di più.
Riprendiamo a baciarci e con le dita le stuzzico i capezzoli, per poi toglierle l'intimo e fargli fare la stessa fine degli altri vestiti.
<<Inizialmente farà un pò male, ma poi sarà un gradevole piacere che desidererai ogni volta che mi vedrai>>
Esco fuori il mio membro e guardandola per capire se è pronta inizio ad entrare dentro di lei, trovandola già bagnata abbastanza.
Togliamo subito il pensiero e ed entro in colpo secco dentro di lei.
<<Oddio!>>
Porto la mia lingua sui suoi capezzoli per distrarla dal dolore che prova.
<<Shh piccola, lo so... ora passa>>
Passa qualche minuto e inizia a muoversi sotto di me, segno che posso proseguire.
Lo faccio per tutta la notte, le mostro pure posizioni diverse finché poi non cadiamo sfiniti tra le braccia di morfeo..

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