Capitolo 3

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Astrid

<<Astrid tesoro, sei li dentro?>>
Mi giro verso la porta da dove all'esterno proviene la voce di Blanca, quasi mi ero dimenticata di trovarmi in Spagna e non in Italia.
Mi alzo dal comodissimo lento e apro la porta.
La prima cosa che mi si presenta è il dolce sorriso di Blanca, i suoi occhi che mi guardano con curiosità e preoccupazione, forse pensa che non mi trovo bene.
<<Ciao Blanca, tutto apposto?>>
Si sveglia dal suo stato di trans.
<<Volevo presentarti Thiago e Pablo i miei fratelli, sono arrivati ora dal lavoro>>
<<Oh emh, si arrivo>>
Esco dalla stanza chiudendo la porta alle mie spalle mentre Blanca è già davanti all'inizio delle scale.
Con una leggera corsetta la raggiungo e scendiamo fino al piano di sotto insieme.
Non so se i ragazzi che sto vedendo siano divinità o veramente sono esseri umani.
Il primo ragazzo è alto, muscolo con dei capelli ricci biondi/castani, pieno di tatuaggi e i suoi occhi al contrario del suo aspetto esprimono dolcezza e simpatia.
Lui dovrebbe essere Pablo.
Passo lo sguardo all'altro ragazzo ed è completamente diverso da lui, i suoi occhi esprimono rabbia e freddezza come se odiasse tutti, il suo corpo è più muscoloso di quello di suo fratello e ha più tatuaggi. I suoi capelli sono lisci e su un castano più scuro.
Lui deve essere Thiago.
<<Piacere di conoscerti Astrid, io sono Pablo>>
Mi stringe la mano sorridendo per poi concentrarsi su Carmen baciandola con molta foga.
<<Piacere...>>
Sposto lo sguardo su Thiago che mi studia con occhi seri e le labbra serrate.
Mi fa ansia, la sua corporatura e il suo sguardo non esprimono niente di buono, ma solo guai, tanti ma tanti guai.
Gli porgo la mano in segno educato per presentarmi, ma lui mi rivolge un ghigno divertito e mi sorpassa.
Che maleducato!
<<Scusa mio fratello Thiago, fa sempre così>>
Si scusa Pablo per suo fratello, ma non deve scusarsi lui ma suo fratello.
Gli sorrido in segno di non preoccuparsi per poi liquidarmi e andare in stanza.
Rifaccio le scalette e arrivo al piano delle camera.
Con lo sguardo rivolto al pavimento mi avvicino alla porta della mia stanza, ma improvvisamente sbatto contro qualcosa di duro e tonico.
Alzo lo sguardo e gli occhi severi di Thiago mi scrutano, mi fissano con curiosità e calma... ma anche con divertimento.
Arrossisco immediatamente rendendomi conto della pessima figura.
<<O-oh, s-scua non volevo...>>
<<Magari...>>
Thiago si abbassa fino a raggiungere il mio orecchio e sento il suo respiro caldo e calmo sfiorarmi l'orecchio e i capelli.
<<Devi stare molto attenta, soprattutto quando cammini>>
Con le labbra prende il mio lobo e ci gioca un pò.
Gli sto veramente permettendo di farmi ciò? Presa da un improvvisa rabbia lo spingo.
<<Non ti devi azzardare a toccarmi, capito?>>
Lo sorpasso raggiungendo a passi svelti la mia stanza.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi poggio su essa realizzando nei minimi dettagli ciò che è appena successo.

Thiago

Quando sapevo che la figlia di Giovanni sarebbe venuta qua, tutto mio aspettavo tranne una così.
Tutto di lei grida innocenza, ci giocherei la carriera che lei non ha neanche mai baciato nessuno.
Solitamente le figlie dei boss si sentono chissà chi, pensano che tutto gli e dovuto... ma lei, lei sembra diversa.
Proprio per questo penso che né vedremo delle belle.
Quella ragazza non la conosco, ma sono sicuro che dentro è tutta un fuoco... pronto ad esplodere se qualcuno le taglia il cammino nella sua strada
<<Cosa né pensi della figlia di Bianchi?>>
Mentre lecco la cartina per le sigarette alzo lo sguardo verso mio fratello che è seduto davanti a me; il suo sorrisetto furbo non mi piace per niente.
<<Perché devo per forza pensare qualcosa?>>
Chiedo con disinvoltura.
Mio fratello è sempre stato un romantico, ha sempre fatto il cupido di tutti tranne con me e che lo stia facendo proprio ora non mi piace.
Distolgo lo sguardo per pulire il tavolo dal tabacco.
<<Carmen ha visto una scena interessante che mi ha spiegato con tanto di dettagli>>
Ride.
Mannaggia a quella mia cognata ficca naso, non è mai stata brava a farsi i fatti suoi.
L'unica cosa che ringrazio e che racconta le cose solo a Pablo e Blanca, per il resto è una tomba.
Sbuffo.
<<Ha un bel culetto, tutto qui>>
Prendo il mio accendino e mi accendo la sigaretta che subito mi viene strappata da Pablo, che da bastardo se la porta alle sue labbra.
Non gli pianto un proiettile in mezzo agli occhi solo perché è mio fratello.
Sbuffo mentre aspetto che mi ripassi la sigaretta.
<<Secondo me... ci sarà qualcosa di più, ma chissà... solo il tempo lo dirà>>
<<Non hai una ragazza da scopare? Vai e non rompere le palle a me, soprattutto con queste stronzate>>
Alza le mani in alto in segno di resa per poi alzarsi e sempre con quel sorrisetto da bastardo va via, finalmente la pace.
Purtroppo dura poco.
Con la coda dell'occhio nascosta dietro una parete vedo Blanca.
Ma cos'è oggi? Rompiamo tutti insieme le palle a Thiago?
Mi giro verso di lei che esce dal suo nascondiglio con un sorriso colpevole.
Si siede dove prima era Pablo e mi fissa.
<<Che c'è ora?>>
Chiedo esasperato.
<<Assolutamente nulla... non posso guardare mio fratello?>>
Mi chiede con un tono ironico.
Vi prego, perché ho dei fratelli così rompi palle?
<<Blanca... trovati un marito al più presto. Io sto uscendo, con Juan dobbiamo fare visitina ad un bastardo>>
Sospira.
Odia questo mondo, ha paura che un giorno io e Pablo potremmo non tornare, ma noi sappiamo che questo può accedere e ci va bene così.
Mi alzo dandole un bacio sulla nuca e uscendo di casa subito dopo...

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