15. Il fiore

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"Il fiore che nasce nelle avversità,

è il più raro e bello."


É Poseidone a liberare Hemi dall'armadio. Il suo tridente minaccia vendetta e fa rovesciare il mio primo caffè della mattina. Come lo interpreterebbero gli aruspici, questo infausto presagio?

Ho tutti i Grandi Dèi contro di me e, come se non bastasse, Hemi starà insieme a me anche questa mattina. Giulia scappa al lavoro, le suppliche che le rivolgo non fanno breccia nel suo cuore marcio. Ha il coraggio di lasciarmi sola con un maori arrabbiato!

«Non sono un brutto ragazzo!» Hemi inizia a ronzarmi intorno, mentre continuo ad asciugare la macchia di caffè sul bancone.

«No, non lo sei.» Lo assecondo rassegnata.

«Faccio uno sport sano e mangio maiale! Non riso bollito! Ma succosi maialini arrosto!» Con la crosta immagino.

«Già.» Sono annoiata da questi scleri da primadonna e di prima mattina.

«Io posso domare le onde del mare. Cavalco la cima dell'onda perfetta e sono un bravo ragazzo.» Il suo brontolio è fastidioso.

«Ovviamente.» Scandisco, come se davvero credessi nella correlazione tra cavalcare un'onda ed essere un bravo ragazzo.

«Mia madre me lo dice sempre che sono sprecato per le ragazze!» Ci mancava la madre!

«E se lo dice la mamma è vero.» Questa conversazione è assurda. Non riesco a credere alle mie orecchie mortali.

«Vuoi la crosta del maialino?» Mi chiede stringendo tra le mani un panino con la porchetta a quest'ora del mattino.

Sospiro e afferro la crosta. Devo tenermi buono Poseidone e sopportare Hemi, solo per questa mattina. Riapro l'armadio e lo lascio giocare tra le onde del mare, promettendo che non lo richiuderò di nuovo lì fuori. Dita incrociate.

Hemi resta incollato alla tavola da surf, nonostante l'Oceano abbia una corrente tale che le onde sembrano palazzi in movimento. Il suono è impressionante, un rombo di mille aerei in decollo, è un rumore gutturale, viscerale che sembra provenire dalle sue più recondite profondità.

Guardandolo al Sole del mattino mi sembra che i tatuaggi di Hemi siano come una corazza protettiva. Sento che le fasce, i gorghi, ogni ghirigoro è una preghiera rivolta allo spirito del mare. Guardandolo dalla riva e da questa prospettiva, non mi sorprende sapere che Hemi non è un semplice candidato di Poseidone, ma uno dei suoi innumerevoli figli.

Forse ho sottovalutato Poseidone, forse ho concentrato la mia attenzione su Zeus e su Ade, dimenticandomi di lui. Dimenticandomi che è un dio. Dimenticandomi che forse anche lui vuole vincere e che userà ogni mezzo a sua disposizione per farlo.

Senza ombra di dubbio ha usato la stessa tecnica di Ade, ha gettato Hemi tra le mie braccia, ma in questo caso il risultato è stato grottesco e pressoché nullo. Hemi è un bellissimo ragazzo, ma aver avuto con lui un avvicinamento così repentino e in acqua, non ha provocato alcun calore in me. Può succedere che, per quanto sia bello lui, una come me lo rifiuti.

Giulia non ci crede. Ieri notte, in bagno, mentre le raccontavo quello che era appena successo tra Hemi e me non ci credeva. Non credeva che fossi scappata via da lui. Per lei era una situazione così romantica, selvaggia, in pieno contatto con la natura e con un semidio tra le mie gambe, non era possibile che fossi stata così stupida e codarda!

Eppure, eccomi qui. Che lo vedo giocare tra le onde e non provare nulla per lui. Forse sono troppo esigente? Ma non mi sembra, se mi soffermo a catalogare i miei ex, lui ne risulterebbe il migliore. Vincerebbe la coppa di migliore ex a mani basse e io sarei anche lusingata di metterlo nella bacheca delle mie conquiste, ma il mio cuore non nutre alcun desiderio nei suoi confronti. Ripeto, nonostante abbia un fisico invidiabile, un sorriso perfetto e i suoi occhi neri e a mandorla che diventano due fessure quando ride, fanno sbavare tutte le ragazze del mondo.

Il giudizio di ElenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora