7. Morning.

5.7K 324 12
                                    

Cold Coffee, Ed Sheeran.

Just the way you are, Bruno Mars.

Faceva caldo. Troppo caldo. Il mio corpo era ricoperto da un fastidioso strato di sudore e le lenzuola erano appiccicose. Come poteva fare così caldo in pieno inverno?

Aprii gli occhi per cercare di sistemarmi meglio, quando lo vidi. Per poco non tirai un urlo. Cosa diavolo ci facevo nel letto di Harry Styles, per lo più indossando i suoi vestiti?

Non potevo averci fatto sesso. Non era da me.

Harry era avvolto come una coperta sul mio corpo. La sua testa era appoggiata nell'incavo del mio collo e i suoi ricci erano una massa indefinita sparsa sul cuscino bianco.

Mi persi a osservare quanto fosse attraente, prima che il panico si impadronisse di me.

Ricordi della sera precedente mi fluttuavano nella testa.

Ero andata alla festa della confraternita e dovevo aver bevuto molto per non ricordarmi nulla.

Mi voltai a vedere l'ora. Erano le nove di mattina.

A parte il caldo ero riuscita a dormire bene e la considerai una cosa positiva. Avevo sempre fatto fatica a riposare durante la notte.

Ero indecisa sul da farsi. Restare con Harry o andarmene lasciando un biglietto? Era domenica mattina e non avevo niente da fare.

In effetti anche se avessi avuto da fare, niente poteva battere la sensazione che provavo stando accanto ad Harry.

Era una sensazione che assomigliava al senso di pace. Se l'avessi dovuta definire, l'avrei paragonata alla calma della natura dopo un temporale estivo.

Il mio corpo per questo motivo era in lotta. I nervi tendevano a rilassarsi sotto il tocco del ragazzo, ma la mente cercava di analizzare le possibili cause della nostra vicinanza.

L'avevo incontrato alla festa? Ero per caso finita in ospedale e lui da pessimo medico mi aveva portato a casa sua per tenermi in osservazione?

Più pensavo e più le ipotesi si facevano assurde ed inconcludenti.

Mi mossi a disagio sotto di lui, più volte.

Il mio scopo era quello di uscire dal letto e di fare una sana colazione prima di fuggire via. Avrei evitato conversazioni imbarazzanti e situazioni spiacevoli.

Dovetti combattere contro il mio buon senso per non passargli la mano tra i capelli e per non baciargli il collo, che era esposto vicino a me.

Proprio mentre stavo per uscire dal letto, la presa di Harry si fece più salda e mi trascinò di nuovo vicino al suo corpo caldo.

Mi morsi il labbro, imbarazzata. Ero stata colta sul fatto.

-"Cath, è mattina. Smettila di muoverti e lascia le seghe mentali per dopo."-

Rimasi affascinata dalla sua voce assonnata. Era roca e terribilmente sexy, nonostante il tono infastidito con cui mi aveva parlato.

Alla fine non gli risposi e mi rilassai con lui. Non avevo nessuna voglia di discutere e i problemi potevano benissimo aspettare.

Harry's point of view

Da quando Catherine mi aveva svegliato, non ero ancora riuscito a prendere sonno.

Non che non fossi stanco, anzi. I turni di notte riuscivano ancora a destabilizzarmi e l'incursione notturna di Cath era stato il colpo di grazia.

The Photograph  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora