Harry's point of view.
Skulls, Bastille.
Don't forget where you belong, One Direction.
Guardavo il mio armadio cercando di trovare qualcosa di adatto per la serata.
Dio, mi sentivo una donna. Da quando mi preoccupavo delle opinioni degli altri e del mio modo di vestire?
Sbuffai, digitando il numero di Louis.
Il mio migliore amico rispose dopo tre squilli, tempo che passai ad imprecare.
-"Haz, che si dice?"-
Ok, questo era imbarazzante. Stavo per chiedere a uno degli amici più sbandati che avevo, come ci si dovesse vestire per incontrare i genitori di Catherine.
-"Giura che non farai commenti e soprattutto che starai zitto."-
-"Cosa hai fatto di così grave?"-
-"Devo conoscere i genitori di Cath e voglio farli una buona impressione."-
Sentii Louis cercare di trattenere una risata, ma non ci riuscì. Alzai gli occhi al cielo, quando scoppiò a ridere.
-"Dannazione, Haz. Fai sul serio con lei. State ufficialmente insieme quindi?"-
-"Non dire cazzate. Non stiamo insieme. "- sbottai, improvvisamente irritato.
-"E lei lo sa?"-
Cosa cazzo mi era venuto in mente di chiamarlo? Sapevo come sarebbe andata a finire. Louis mi avrebbe fatto un sacco di domande e non sarei riuscito a trovare una soluzione al mio problema.
-"Louis, ti ho detto di non fare commenti."- ringhiai a denti stretti.
-"Va bene, rilassati amico. Dove vi incontrate?"-
-"A casa sua."- passai la mano nei miei capelli, cercando di ignorare la tensione che la conversazione mi stava creando.
-"Allora metti una giacca e una camicia. Senza cravatta e senza pantaloni eleganti. Dei jeans scuri andranno più bene."-
-"E le scarpe?"-
-"Che cazzo ne so! Non sono un fottuto fashion blogger!"- sbottò.
-"Ho capito. Grazie, stronzo."-
Chiusi la chiamata, prima ancora di sentirlo ribattere. Lanciai il cellulare sul letto e tirai fuori dall'armadio ciò che aveva detto Louis.
Mi infilai in doccia, mentre pensavo alle parole del mio amico.
Lei sa che non sono il suo ragazzo? Vorrebbe che lo fossi?
Mi aveva già parlato di quanto volesse di più da me ed io stavo cercando di accontentarla, ma non mi sentivo pronto ad essere il suo ragazzo. Perché voleva darmi una dannata etichetta?
Quando due persone si mettono insieme tutto si complica. Si creano aspettative, si fanno promesse e si pensa a fare progetti.
Non ero più un ragazzo, avevo 27 anni. Metà dei miei amici si stava per sposare ed io non volevo impegnarmi. Che dannati problemi avevo? Avevo trovato Cath, che, cazzo era perfetta.
Volevo solamente continuare come stavamo facendo. La conoscevo da due mesi e volevo essere sicuro di amarla prima di mettermi con lei o cose del genere.
Sapevo che lei pensava continuamente che non la volessi, ma non era così. Non la stavo usando, dannazione.
Volevo fare le cose per bene. Volevo conoscerla meglio, volevo innamorarmi di lei e in quel momento sicuramente le avrei chiesto di essere la mia ragazza e forse anche di più.
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The Photograph
Fanfiction"Lui è la speranza. La certezza. La prova che la vita può davvero essere qualcosa di inaspettato. Perché proprio quando smetti di cercare, qualcuno ti trova, e se sei abbastanza fortunata, non ti lascia più." Dall'autrice di "The Proposal".
