ventuno

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"Ma perché non gli parli?" domanda Chiara, mentre camminiamo insieme per andare sulle gradinate

Siamo stati convocati in studio per vedere un video e alla fine la produzione ci ha chiesto di stilare delle classifiche a gusto personale

"Che gli devo dire? Stavo andando a fuoco durante la fia esibizione?" domando io retorica, prendendo posto sul gradino in mezzo

"Amo, chiedi solo di parlare con lui" dice semplicemente e in maniera lineare

"Sicuramente" dico ridendo, incrociando le gambe "Dopo l'imbarazzo di oggi io mi vergogno di farmi vedere in faccia da lui"

"E quindi? Preferisci scappare?" domanda osservandomi bene, mentre mi sorride leggermente

Sospiro, mentre la produzione chiama tutti sui gradini per mostrare a tutti le due classifiche
"Da dove cominciamo? Dal canto o dal ballo?" domanda Maria collegandosi

"Dal ballo" rispondono tutti in coro

Metto le mani sulle ginocchia, cercando di calmare il battito del mio cuore

Al primo posto c'è Alessio, noto che man mano i nomi continuano a comparire, del mio però non c'è traccia

Quando un urlo si solleva nella stanza, capisco che è arrivato il nome dell'ultimo classificato

7. Beatrice

Metto le mani sugli occhi, mentre cerco di non scoppiare ora.

"La prossima volta che tutti quanti mi venite a dire, brava, bravissima, hai spaccato, ti sei meritata il primo posto, tutti questi complimenti so io dove ve li metto. Qualcuno di voi è veramente incoerente perché io i complimenti li ricevo da tutti ogni cazzo di settimana.
Fatevi un fottutissimo esame di coscienza, sempre se sapete essere onesti anche con voi stessi"
Piano fallito

Sono una bomba ad orologeria

I sussulti dei ragazzi si propagano nelle mie orecchie, mentre alla televisione mostrano la classifica di canto in cui Diego occupa l'ultima posizione

"Insieme nelle gioie e nei dolori amo" dice ridendo Diego battendomi il cinque

Vorrei prendere queste cose come fa lui

So di stare sul cazzo a molte persone, ma l'oggettività ti insegnano ad usarla sin dalle medie

Evidentemente c'è qualche ritardo di comprensione

Mentre qualcuno ancora discute di questa cosa mi alzo e vado nel giardinetto di dietro, sedendomi sul divano con una Terea accesa e la testa poggiata contro il muro

"Bibi?" appena sento la voce di Luca deglutisco, cominciando a guardarlo.

Si avvicina leggermente, sedendosi al mio fianco
"Come stai?" domanda, osservandomi

"Come devo stare?" domando retorica "Se fino a poco fa ero felice per il primo posto in puntata ora ho la conferma che la gente falsa mi circonderà sempre"
Alzo le spalle, lui sospira, togliendosi la felpa

"Che fai?" domando non capendo, con un piccolo sorriso in viso

"Metti questa, stai tremando" me la infila di forza in testa e la infilo anche nelle braccia.
Spero che possa tornare tutto alla normalità, mi manca passare il mio tempo con lui 

Mi manca lui, stop

Rimaniamo così, in silenzio per un po' poi comincia a parlare
"Hai un'idea di chi possa averti messa ultima?" avrei preferito mi chiedese altro, ma accontentiamoci 

"Scontato chi sia stato" alzo le spalle, poi tra noi ricade il silenzio.
Stavolta è imbarazzante, non è come tutti gli altri silenzi che ci sono stati tra di noi

"Avevo preparato un discorso da farti, una canzone da cantarti anche una lettera d'emergenza in caso non avessi voluto ascoltare la mia voca irritante
comincia, lasciandomi portare gli occhi su di lui 

Lo guardo non capendo 

"Ma adesso che siamo di nuovo così vicini tra poco mi dimentico anche come si parla" 

"Quanto sei scemo" dico ridendo, vedendo ridere anche lui 

"Sono serio, Bea" commenta, mentre mi siedo a gambe incrociate di fronte a lui, vedendolo mentre si passa una mano dietro la testa 
"Ho passato una settimana di merda, non potevo sapere come stavi, non potevo parlarti, non potevo avvicinarmi. Ho pensato di diventare pazzo Bea" dice

"Pazzo perchè non c'ero io?" domando ridendo

E' strano sentirselo dire, non sono mai stata la prima scelta, ne tanto meno la seconda. 
Probabilmente sono sempre stata l'ultima scelta, o non rientravo proprio a far parte delle scelte

"Si!" esclama in maniera euforica, cercando successivamente di controllarsi "Non avevo i tuoi abbracci la mattina, non ti vedevo che vnivi da me a darmi la buonanotte, non tornavamo a casa insieme dopo le lezioni. L'altra sera sono arrivato a chiedere aiuto a trigno, pensa te" 

"Greve allora" rispondo ridendo, giocherellando con la Terea ormai finita 

Prende la mia mano e se la porta sul cuore, alzando poi i suoi occhi verso di me 

"In questa settimana sei stato il mio pensiero costante, come lo sei stata nelle altre due precedenti" dice, sorridendomi

Probabilmente sono un pomodoro anche oggi 

"Si, io, emh, ecco" blatero velocemente, vedendolo sospirare e notando come il suo sorriso piano piano sparisce dal suo volto 

"Io lo sapevo che non dovevo venire a parlarti" dice, per poi cercare di alzarsi, ma lo blocco, osservandolo poi attentamente 

"Stavo cercando di dirti che le barre mi sono piaciute, anche se non avrei voluto diventare un pomodoro"
commento ridendo, lasciando ridere anche lui 

"Non strusciarti su Sebastian e io potrei ripensarci" dice ridendo per rispondermi 

Apro la bocca in maniera divertita, per poi scoppiare a ridere e mettere la mia testa sulla sua spalla 

Sorrido, sentendolo parlare di nuovo
"Mi dispiace Bibi" 

Gli passo una mano tra i capelli, vedendolo sorridere leggermente
"Sei un coglione" dico ridendo

"Sono un coglione, si" dice ridendo, accarezzandomi la coscia, coperta ora dal leggins nero 

"Però sono arrivato a una conclusione importante" dice serio, deglutendo e facendomi preoccupare.
smetto di accarezzargli e sul suo viso si susseguono una serie di espressioni totalmente diverse tra loro 

"Oh! Parla su" lo incito, muovendo leggermente la mano 

"Tu non sei solo un'amica per me, non lo sei mai stata" un piccolo sorriso si crea sul mio viso, mentre lui abbassa lo sguardo.
Lascio un sospiro incerto e felice uscire dalle mie labbra 

"Mi guardi?" domando con calma, incrociando le gambe. 

Quando alza la testa, lo guardo un secondo negli occhi e l'attimo dopo poggio le mie labbra sulle sue

"E questo per cos'è?" domanda sorridendo, per poi leccarsi le labbra 

"Non siamo mai stati amici, no?" domando ridendo, prima di poggiarmi alla sua spalla, mentre lui mi accarezza il fianco opposto 

"Quindi vuoi provarsi davvero?" domanda incerto, rimanendo in quella posizione 

Sbuffo un sorriso
"Si, ma facciamo i seri" dico vedendolo sorridermi, prima di poggiare di nuovo le sue labbra sulle mie 

Ora è tornato tutto al proprio posto
Sto di nuovo bene

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora