dodici

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Seduta in giardino, poco prima di mezzanotte ho il mio quadernetto tra le mani.
Ho chiesto a Maria di poter stare fuori dalla stanza almeno fino a mezzanotte e mezza insieme a Luca, ho un motivo importante

Rileggo pian piano le parole che ho scritto, mentre reggo tra le mani la mia tisana ai frutti di bosco

Sorrido mentre la malinconia aleggia sul mio volto

Pochi secondi dopo, la porta finestra si apre
"Mi cercavi?" domanda Luca, appoggiato allo stipite della porta

"Si, vieni" si siede accanto a me, mentre prendo un sorso dalla mia tazza

Lentamente si siede accanto a me, mettendo una coperta sulle nostre gambe

"Volevo parlarti di una cosa" dico incrociando le gambe e scaldando le mani con la tazza che mantengo

Chiudo il quaderno e lo osservo

"Dimmi, ti ascolto" dice serio, come se si stesse preoccupando

"Amore?" domanda serio, osservandomi
"Mi parli?" continua a chiedermi, mentre allungo le gambe sulle sue

"Non so quanto possa interessartene ma mamma e papà si sono conosciuti al liceo, erano già sicuri dopo il primo sguardo che avrebbero passato il resto della loro vita insieme"

Comincio a parlare, mantenendo lo sguardo fisso sul liquido nella mia tazza.
Mi accarezza la spalla, mentre continuo a parlare

"Mio padre era un tipo tenace, grazie a questo si sono messi insieme il 19 di marzo, il giorno del compleanno di papà, lui l'ha portata a prendere un gelato, l'unico regalo che voleva era passare il giorno del suo compleanno con lei. Tu pensa, i suoi amici l'hanno preso per pazzo"

"Come mai?" domanda

"Ha aspettato la stessa ragazza per due anni.
Due anni in cui lui non gli aveva rivolto parola, se non ai corsi pomeridiani di chimica.
È bastato un mi passi una penna? per far scoppiare l'amore più bello che io abbia mai visto"

"Che cosa bella" dice solamente, accarezzandomi la coscia, scoperta dal pantaloncino del pigiama che indosso

"Poi si sono messi insieme, sono stati fidanzati per 7 anni, finché poi si sono sposati con il rito religioso, per quanto papà avesse voluto il rito civile. Poi sono nata io, e la prima foto che ho con papà lui aveva un completo verde fluo addosso perché quella sera andò a correre"

"A che ora sei nata?" domanda sorridendo, cercando di smorzare le mie lacrime che minacciano di uscire

"19.24 spaccate, non un secondo più, non un secondo di meno" rispondo velocemente, osservandolo mentre mi sorride

"Papà è sempre stato geloso nei miei confronti, ma non si è mai messo in mezzo ai piedi. È sempre stato disponibile, non mi ha mai negato niente. Anzi, mi fece un regalo bellissimo una volta"

Butto giù un boccone pesantissimo, sentendo le mani che iniziano a tremare

Sospiro
"Mi disse «guarda papi, nella pancia di mamma c'è il tuo fratellino» " comincio, sentendo le lacrime che scendono

"Amore, se non vuoi farlo non lo fare, non voglio che stai male" dice ancora, incrociando le nostre mani

"Poi un giorno stavano venendo insieme a prendermi a danza, un autobus non li ha visti e..." scoppio in lacrime e Luca mi stringe tra le sue braccia, accarezzandomi i capelli

Prende un pacchetto di fazzoletti dalla tasca e me li passa
"Da lì si è salvata solo mia mamma, mio fratello è morto nella sua pancia, era di sole poche settimane, a papà sono collassati per l'impatto tutti gli organi. Io non l'ho neanche salutato quando è andato via, quando quella sera avrei voluto parlargli dei costumi nuovi del saggio e del fatto che avrei avuto il ruolo da protagonista"

continuo, terminando il mio racconto.
Lui mi sorride accarezzandomi la testa e dandomi un bacio sulla fronte

"Sei una persona fortissima, Bibi" mi sussurra, sorridendomi "Non so quante persone avrebbero retto tutto questo a solo 9 anni"
continua

Mi lascia un altro bacio sulla testa, poi sorrido
"Domani, cioè a mezzanotte, sono 9 anni che non c'è più e tu sei la prima persona a cui racconto di questa storia"

Mi mordo leggermente il labbro, mentre lui mi stringe in un abbraccio

"Guarda, papà è quella stella li.
Ogni giorno la posizione delle stelle cambia, ma lui è sempre lì, non importa che giorno sia. Ed è sempre la stella più luminosa"

"Tuo papà come si chiamava?" domanda serio, mentre poggio la testa sulla sua spalla

"Alberto"

"Posso fargli una promessa?" mi chiede, poggiando la sua guancia sulla mia testa
"Si, non penso si arrabbi"

"Alberto, ti prometto che farò stare Sempre bene Beatrice finché ne avrò la possibilità, è veramente speciale per me"

Sorrido, sentendo che le lacrime stanno per uscire di nuovo dai miei occhi

"A papà saresti piaciuto" inizio di getto, alzando la testa verso di lui "Adesso ne sono sicura"

Alterna lo sguardo dai miei occhi alle labbra sospirando pesantemente

"Mi sarebbe piaciuto conoscerti prima, magari da piccolo, magari senza telecamere H24 accese, magari senza questo maledetto coprifuoco che questa sera mi impedisce di sera con te e abbracciarti e consolarti come vorrei"
mi accarezza la guancia, sorridendomi ancora

"A volte mi chiedo come una persona incasinata come me sia riuscita a trovare qualcuno che la faccia stare così bene da farle dimenticare tutti i suoi problemi"

Mi sorride ancora, mente poggio sul pavimento la mia tazza ormai vuota
"Perché i tuoi casini sono la parte bella"

Rido leggermente, mentre lui ancora mi accarezza la gamba

Un sospiro accompagna un sorriso, tengo gli occhi li sopra finché non mi decido ad incrociare il suo sguardo

"Grazie Lu" sussurro, lui mi sorride continuando ad accarezzarmi la guancia

"Andiamo a dormire ti va?" domanda sorridendo, togliendo la coperta dalle gambe

"Andiamo, si" esclamo con un piccolo sorriso, passandomi le mani sugli occhi ancora umidicci

Entriamo in cucina e mi siedo sul divano, con lui affianco a me
"Abbraccio? Ho freddo" domando con la voce da bimba

"Sai, non serve una scusa per abbracciarmi" dice sorridendo, lasciandomi alzare gli occhi al cielo con fare ironico

Mi sorride, stringendomi tra le sue braccia.
Finiamo stesi uno accanto all'altra

"Con te sto bene" dico sussurrando, sentendo i miei occhi chiudersi

Ormai non posso mentirmi, quando sto con lui sto bene.

Non so cosa sia, ma mi piace

"Anche io, passerei giornate intere con me" mi risponde anche lui, dandomi un bacio sulla fronte

Poi, lentamente, Morfeo ci accoglie tra le sue braccia

spazio autrice
lo so , sono pessima se state piangendo, ma questi due sono troppo carini, sappiate che sto piangendo anche io a rileggere ciò che ho scritto.
ci vediamo nei commenti e al prossimo capitolo (sicuramente più allegro di questo)
baci baci
- 🫂

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora