ventotto

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"Tu non farmi sapere con chi sei stasera
Perché non lo perdonerei
Spezzerei le catene, pure l'atmosfera
Ma poi me ne vergognerei, ehi
Tutta la vita ad odiarci
E mi sento come in un tunnel col buio davanti
Se guardi nell'oblio, sai che ci sono io
E ci sei tu che non parli con gli altri"

Noi ragazze stavamo finendo di truccarci in camera, dovevamo essere pronte tipo dieci minuti fa, ma piccolo disguido, Alessia sta truccando tutte noi

Con ovviamente Lazza in sottofondo, messo dalla sottoscritta

"Comunque amo, bellissimo il vestito"
commenta proprio quest'ultima, lasciandomi confusa

"Grazie, anche il tuo è molto bello" dico sorridendo

Ho messo un vestito nero, incrociato con dei piccoli fili dietro, lei uno rosso tutto pailettato

"Sei sicura di non prendere freddo?" domanda ridendo Rebecca, lasciando il suo ferretto per i capelli sul letto

"Tanto per le 11 mi prendo la felpa, lo so già" alzo le spalle, lasciando poi alla più grande della situazione mettermi il rossetto rosso

"Dopo con questo puoi fare i baci sul collo a Luca" dice ridendo proprio Alessia, lasciandomi confusa

Mentre mette il rossetto al suo posto, la guardo un po' confusa.

Ora ci siamo solo noi due in stanza
"Posso chiederti scusa per le cattiverie che ti ho detto?" domanda restando girata di spalle

"Sei stata un po' cattivella" dico storcendo il naso e osservandola.
La sento che sospira

"Ma ti perdono, alla fine eri accecata da non so cosa" dico ridendo, avvicinandomi a lei

Le metto una mano sulla spalla, lei mi guarda sorridendo
"Grazie Bea" sorride leggermente, stringendomi in un abbraccio

"Adesso andiamo di là però, senza l'animo della festa non sì inizia" dico sistemandole una ciocca di capelli rimasta in disordine

"Andiamo, si" camminoamo insieme fino alla sala con i gradini , trovando i ragazzi seduti ad aspettarci

"Bu!" esclama Luca comparendo, pensando di farci paura

"Scusa saresti?" domando ironica, deglutendo nel momento in cui noto i primi tre bottoni della sua camicia aperti

"Il conte Dracula! Ho pure i denti!" esclama contento come un bambino.

Lo guardo, mi guardo con alessia e scoppio a ridere
"Adesso vi lascio soli, divertitevi, ma non troppo" dice

Il ragazzo mi guarda con aria stranita, ancora di più nel momento in cui resto sola
"È il Multiverso per caso?" domanda stenaito, passandosi una mano in testa

Mi metto a braccetto, camminiamo fino in cucina
"Abbiamo fatto pace" pronunciò solamente, lasciandolo sorpreso

"Non fare il pesce lesso" dico notando che si era bloccato con il bicchiere in mano

"Pesce sarò, ma di sicuro non sono lesso" dice facendomi la linguaccia

"Scemo" dico ridendo, sentendo partire dalla cassa Mirandote

Se cominciamo così già ora non oso immaginare tra poco come staremo

"Dai pupa andiamo a ballare!" esclama Trigno, tirando sia me che Chiara dal polso, per buttarci in mezzo alla pista

Ok tutto, ma la candela anche no.

Migliori amici va bene, ma la candela no.

Li guardo mentre ballano e si scambiano dei piccoli baci, sento due braccia cingermi i fianchi
"Amore mio"

Mi giro velocemente, vedo il petto di Luca
"Hai una camicia molto bella" dico ironica ridendo, osservandolo con un sorriso

"E tu una schiena davvero troppo nuda" dice passando una mano tra i laccetti del vestito, come se non rischiasse di sciogliermelo da un momento all'altro

"Lo so" alzo le spalle, poi riappoggio la schiena al suo petto

"Bibi" mi passa le mani sulle braccia, ascolto il suo respiro pesante sul mio collo.
Sospiro anche io, elettrizzandomi al suo tocco

"Mh?" mi giro verso di lui, poggio le mani al suo petto

"Sei una bona di quelle... mamma mia" dice al mio orecchio prima di mordermi il lobo, sorridendomi leggermente

"Dai!" dico ridendo, dandogli un bacino sulla guancia

"Non è normale tutto questo" alza la testa al soffitto, sospirando pesantemente.

Gli passo le mani sulle spalle, lui ride, per poi portare il suo sguardo su di me

"Comunque questo vestito è talmente corto che fra poco rimango nuda al davvero"
continuo ridendo

"A me non dispiacerebbe" alza le spalle e le mani, lo prendo leggermente a pugni sul petto.

"Perché non cominci a spogliarti tu?" ha voluto provocare? Adesso provochiamo

"Quando vuoi amore" dice facendomi un occhiolino, prima di farmi fare un giro su me stessa.

Mentre ci stuzzichiamo, parte Darte un beso, una bachata

Attacco il mio corpo a quello del moro, cominciando a muovermi, cercando di trascinarlo con me

"Non mi provocare" dice ridendo, mentre continuiamo a ballare

"Sei una merda, non sai nemmeno ballare" continuo ridendo, continuando a stare con lui

"Senti, è la tua vicinanza, ti ho già detto che cosa mi fai" dice ancora ridacchiando.

Smetto di torturarlo, andiamo a sederci insieme sul divanetto in cortile.
Tolgo gli stivali e li lascio davanti alla porta finestra, sedendomi accanto a lui sul divanetto e prendendo una sigaretta

Sorrido, accarezzandogli la guancia
"Sei bello, bellissimo" dico, prendendo l'accendino dalla tasca "Anzi, sei bono, bono, bono. Il più bello che io abbia mai visto" dico prima che le mie labbra venissero catturate in un bacio

Tiene le nostre labbra attaccata, mi mette una mano sulla guancia, bloccandomi.
Ci stacchiamo per mancanza di fiato, e perché qualcuno batte le mani.

"Deficenti" dico guardando Trigno e Vybes che nel mentre ci guardavano, mentre restavamo al caldo nel nostro abbraccio

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora