quindici

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"Dieghito mio!" esclamo entrando nella sua stanza , trovandolo a parlare con la sua fidanzata al telefono

Stamattina la produzione ci ha concesso una mezz'ora libera al telefono, un po' per sentire le famiglie e un po' per avere del tempo per noi

"Ciao!" mi saluta ridendo la ragazza dall'altro lato del telefono

"Ciao!" la saluto anche io, sedendomi sul divano accanto a lui

"Come stai?" mi domanda Camilla, dopo che Diego mi ha passato il telefono

"Così e così" dico triste, vedendola preoccuparsi

"Che è successo?" domanda curiosa, stendendosi comoda sul suo letto presumo

"Ho scoperto chi mi ha mandato il bigliettino e poi devo parlare con un ragazzo per una cosa"
dico alzando le spalle

"Voglio sape' chi è stato però!" esclama ridendo, strappando un sorriso amaro anche a me

Gli occhi mi diventano velocemente ludici e Diego se ne accorge, così riprende controllo della chiamata

"Amore devo andare, ci sentiamo stasera o nei prossimi giorni, poi quando vi vedrete te lo farai raccontare" dice ridendo

Resto un secondo a guardarlo, mentre sento ancora la voce della mora

"Spero di incontrarla presto allora, buona giornata amore, ti amo" comincia , mandando un bacio volante al ragazzo

"Buona giornata anche a te Bea!" dice sorridendo, sta volta sono io che le mando un bacio

Quando la chiamata si chiude, il moro al mio fianco si accorge del mio malumore
"Non hai ancora parlato con Luca?" chiede

"No, non so nemmeno più se voglio parlarci davvero con lui"
alzo le spalle, portando una mano sotto la testa

"Bea dai, non fare così!" esclama, mettendosi nella mia stessa posizione

"Davvero Die, tanto per cosa gli avrà detto lei sicuramente non mi crederá"
Sospiro affranta, per poi gettare l'occhio sul monitor di fronte al divano

"Il compito?" domando, cambiando argomento

"Ho cominciato a lavorarci, verrà di merda sicuramente, ma almeno potrò dire di averci provato" dice alzando le spalle, mentre lo osservo

"È lo spirito giusto Die" dico battendogli una mano sulla gamba

Lui mi sorride, prima di farmi una carezza tra i capelli e sorridermi
"Adesso andiamo, abbiamo la stessa fascia" dice ridendo obbligandomi ad alzarmi dal divano

Recuperati il borsone e il suo plico con le canzoni, ci abbiamo verso l'uscita della casetta
"Bea, possiamo parlare?"

Appena sento la sua voce sospiro pesantemente
"Ho lezione Lu, quando torno si pensa"
dico, poi senza aspettare una risposta reale da parte sua esco di casa, con Diego che mi segue

[ ... ]

"Ora possiamo parlare?" domanda Luca, seguendomi in sala

"Sto entrando in una sala per ballare, non so se lo vedi" rispondo acida, vedendo che ancora li segue

"Non mi interessa, io e te dobbiamo parlare.
Non è il momento di scappare"

Sospiro ancora, mentr continuo a camminare per lasciare le mie cose

"Di cosa dobbiamo parlare? Della tua amica che non mi fa mangiare e che pensa che io ti  manipoli?" domando mentre poggio le cose sulla sbarra

"Cosa?" domanda retorico, sedendosi con le spalle contro il muro

"Non ci vuole tanto a capire, Lu.
Alessia mi ha mandato il bigliettino"

"Te l'ha detto lei?" domanda, mentre mi avvicino alla cassa, per far partire la musica

"No, ma non ci vuole tanto a capirlo"

"Chi te lo ha detto? Trigno?" domanda ancora, ridendo, ma si ferma davanti al mio silenzio
"Io non ci credo, Bea"

"Cosa non credi? Che Trigno abbia detto la cosa giusta?" chiedo, lasciando il telecomando

"Non ci credo che hai messo su la cazzata che sia stata Alesia"

"Ma ti senti? Secondo te io direi mai una cazzata del genere per dare la colpa a qualcuno?"

"No, tu hai collegato il suo guardarti male al fatto che ti abbia scritto il bigliettino.
Anzi, mi fa ancora più ridere che tu stia credendo alla versione di Trigno"

Continua, alzandosi e reggendosi alla sbarra

Scuoto la testa
"Sei proprio scemo Lu, ma proprio tanto" continuo, osservandolo mentre comincia a dondolarsi sui talloni

"Perché?"

"Perché cosa?" domando non capendo, mentre comincio a fare qualche esercizio di stretching

"Perché credi a Trigno?" domanda

Deglutisce a vuoto, il mio sguardo diventa glaciale

"Perché non dovrei crederci?" chiedo ancora, osservandolo negli occhi

Non mi risponde, si limita solo a sospirare profondamente
"Mi dispiace, ma finché non è Alessia a dirmelo io non ci credo" dice alzando le spalle

"Grazie per fidarti di me, davvero" commento sarcastica, mentre un sorriso al contrario gli appare sul viso

"Bibi, non fare così..." si avvicina e mi sfiora il braccio, io mi stacco allontanandomi di qualche passo da lui

"Bibi niente, da oggi sono Beatrice.
Che a tempi piaccia o no" dico

Lui esita un attimo, sento il suo respiro appesantirsi notevolmente, la mano comincia a tremare e per questo l'ha nascosta in camera, ma non posso fare altro che continuare a guardarlo con rabbia e tristezza

"Perché fai così?" domanda

"Perché faccio così? Davvero Luca?" domando, aprendo le braccia

Ormai stiamo urlando, con la porta aperta per giunta.
Se qualcuno passasse adesso ci prenderebbe per pazzi

"Faccio così perché mi piaceva quello che stavamo costruendo, magari chi lo sa, stavo cominciando a credere davvero che tu mi piacessi e che ti interessasse di me.
Ma a quanto pare, non ti basta la mia parola e quella di altre cinque persone per credermi. Continua a vivere nel tuo mondo Luca, che il mio funzionava benissimo anche prima di questa stupida cotta"

Appena finisco, deglutisco velocemente questo boccone amaro
"Adesso vattene, lasciami sola" dico ancora, prendendo un sorso d'acqua

"Bea..." dice, ma si interrompe quando metto una mano davanti a lui, per stopparlo

"Anzi, vado via io"

Dico solamente, con gli occhi lucidi e il cuore spezzato

Gli ho dichiarato in faccia i miei sentimenti, adesso cambierà tutto

Mi richiama ancora, ma decido di ignorarmi e riprendere il mio borsone, tornando in casetta per cercare di distrarmi da tutto

Mi dispiace, ma adesso devo pensare a me

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora