diciannove

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LUCA'S POV

Solitamente carta e penna sono le mie amiche fidate nei momenti in cui ho bisogno di sfogarmi o se devo fare qualcosa di importante, ma oggi non ne vogliono sapere di tirarmi le parole fuori dalla bocca

Mastico il tappo della bic, seduto in cucina, quando Alessia si avvicina a me

"Che devi scrivere?" domanda curiosa, appoggiandosi al tavolo e sporgendo i fianchi indietro

"Non ti interessa" dico velocemente, cercando di sistemare i capelli in un modo decente

Averla intorno mi mette a disagio da un paio di giorni

"Dai! Io sono sempre stata tua amica, lo sai" dice ancora, cercando di convincermi

"Sei mia amica eppure hai fatto si che tutto si rovinasse" alzo le spalle

La sento sospirare
"Io non ho rovinato proprio niente,
tu hai fatto il danno"

"Alessia io ho litigato con Beatrice per colpa tua. Del tuo cazzo di bigliettino, perché la guardi male, perché non l'hai fatta mangiare l'altro giorno, perché le fai lo sgambetto a quando entra a casa. Devo continuare a farti l'elenco delle cose per cui ho litigato con lei in questi giorni?"

"Io ho scritto il biglietto, tu hai scelto di credere a me e non a lei" alza le spalle con il suo solito sorriso sul viso

"Alessia sparisci, io e te non abbiamo più niente da dirci" dico duro, tornando a guardare le righe sul foglio, ancora vuote

"Stai facendo la scelta sbagliata Lu, credimi"

"So io cos'è meglio per me e sicuramente non sei tu"

Non penso di essere stato cattivo, sono stato sincero.
La sincerità ripaga, ma in questo momento vorrei solo assicurarmi che lei stia bene

Mi alzo e preparo una tisana, Trigno e Chiara rientrano, osservandomi di sbieco.
Si rivolgono uno sguardo, poi mi parlano

"Come stai?" domanda la ballerina, sedendosi di fronte al mio foglio su cui c'è ancora scritto solamente Cara Beatrice, o se vuoi Bibi.

"Sto implodendo" continuo, osservandoli mentre rovescio il contenuto nella tazza

"Questo perché?" domanda ancora Trigno, lasciandomi alzare gli occhi al cielo

"Perché sono un coglionazzo" continuo scocciato "È l'unica frase che mi fate dire da giorni, ormai l'ho imparata a memoria"

"E hai pensato bene di scriverle una lettera?" domanda Chiara, afferrando il foglio

"Una lettera ci ha fatto litigare, una lettera ci farà fare pace" dico alzando le spalle

Seh Luca, sicuramente andrà così

La ballerina rivolge uno sguardo veloce al suo amico e poi scoppia in una fragorosa risata

"Che c'è di divertente?" domanda ancora il corvino, sedendosi comodamente su una sedia

"Lei non vorrà saperne di leggere biglietti, soprattutto se scritti da te" dice ancora osservandomi

Sospiro, in fondo lo sapevo

"E che devo fare? Non mi vuole parlare, non mi vuole ascoltare, non vuole che io le stia intorno. Non è che posso infilarmi nel letto con lei come faccio con senza cri per farla spaventare. Mi uccide"

"O chiara ti castra, il che è peggio" alza le spalle il ragazzo, mentre comincio a sorseggiare la mia tisana

"Che posso fare per parlare con lei?" domando ancora, passandomi le mani sul viso con fare stanco.

È quasi mezzanotte, dovrei essere già nella mia stanza, ma Beatrice viene prima.
Per me è sempre venuta prima di ogni cosa e ogni persona qui dentro

"Ascolta me, a lei piacciono le cose semplici"

"Ecco che ci risiamo" sbuffa Trigno divertito

"Sta zitto cretino" dico, cercando di ascoltare la ragazza che intanto aveva preso posto a capotavola, tra me e il nostro amico

Cerco di ascoltare attentamente e recepire più cose possibili

"So che può sembrarti stupida, ma prova a suonare Photograph quando siete solo tu e lei, magari la fai con la tua chitarra. Lei mi ha detto che per lei è una canzone importante, io non lo so ma tu lo sai, quindi motivo in più per cantarlgliela"

Mugugno qualcosa , cerco di ragionare su quest'idea

"Eppure, non ti vedo convinto" dice Trigno, osservandomi

"Ah però, che osservatore" continuo ridendo

Giocherello ancora con il tappo della penna mentre sospiro profondamente

"Se poi vuoi scrivere la lettera, dagliela dopo la puntata. Non sappiamo quanto tempo ancora staremo qui, ma ora sta dormendo e se la svegli ti uccide" dice ancora la mora

Annuisco solamente, recuperando le mie cose
"Vai a fare la ninna?" domanda ironico Trigno

"Si cucciolo di foca, sto andando nel mio lettino" commento con lo stesso tono, mentre vado a lasciare la tazza ormai vuota

"Notte gay, notte Chiaretta" lascio la cucina, andando nella mia stanza dove Alessio è ancora sveglio a rileggere la letterina che sua sorella minore gli ha infilato in valigia

"Hai scritto qualcosa?" domanda curioso, portando i suoi occhi su di me

Nego velocemente, prendo il mio pigiama e vado in bagno a cambiarmi.
Mi poggio al lavandino e sospiro

Non capisco se ora sono arrabbiato o solamente triste. So solo che mi manca e che non ho intenzione di lasciare la nostra situazione appesa a un filo

Quando esco, anche il ballerino dorme e io mi siedo sul letto, cercando qualcosa di fare.
23.55; ho ancora qualche minuto a disposizione

Sgattaiolo fuori dalla mia stanza e mi affaccio nella stanza verde, accanto alla mia.
Apro leggermente la porta e la vedo, stesa nel suo letto mentre dorme tranquillamente

"Dalle il bacio della buonanotte, farò finta di non aver visto niente perché dormivo" quasi urlo

Sobbalzo accorgendomi della presenza di Chiara, che è ancora sveglia mentre mette da parte il libro che stavo leggendo

Mi avvicino a lei e le accarezzo delicatamente la guancia, poi poso le mie labbra sulla sua fronte
"Notte amore, mi manchi"
un altro bacio sulla guancia, poi lascio la stanza, chiudendomi la porta alle spalle

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora