tre

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"Ora vi insegno un otto montato dalla Cele in sala"  dico alzandomi.

Dopo una lunga giornata di prove, adesso siamo in cucina, abbiamo trasformato tre cantanti in tre ballerini, ci stiamo divertendo molto

Ho ancora i capelli bagnati, ma adesso la mia fame è superiore. Anzi, adesso il mio divertimento nel vedere i tre è superiore.

"Non qualcosa di difficile eh" alle parole di Diefgo alzo un pollice, pensando all'otto della coreografia più facile

"Facciamo questo" gli mostro velocemente la sequenza, poi lo spiego passo passo 

"La gamba tesa, non piegata" dico mettendo una mano sotti l cantante di Lorella 

"Facile dirlo per te che ti porti la gamba ala testa da quando hai 11 anni, questo oltre le lezioni di educazione fisica è il mio primo accenno di palestra" 

"Male Luca, molto male" dico ridendo, continuando a sorreggergli la gamba
"Ti alleni con me dalla prossima volta" 

"Dio no, ti prego" 

"Non sono mica cattiva eh!" esclamo ironica, lasciandogli la gamba e tornando al mio posto 

Batto le mani due volte, per poi incontrare gli occhi di alessio, vedendolo scuotere un paio di volte la testa 

"Tutto dall'inizio" dico, facendo finta di alzare il volume dello stereo 
"No ragazzi, siete scombinati al massimo"

"Come cazzo fai ad andare a tempo" dice ridendo Trigno, mentre ha ancora l'affanno

"Abitudine" lo osservo e alzo le spalle velocemente.
MI siedo di nuovo al mio posto e apro uno yogurt alla pesca, cominciando a mangiarlo 

Trigno e Luca, cominciano a simulare un'improvvisazione. Peccato che Trigno si appoggia a una sedia e alla fine cade 

"Aiuto! Sto sputando un polmone" dico, osservando la scena.

Continuo a ridere, continuando allo tesso tempo a mangiare
"Dio, non ci sto credendo"

Dico, continuando a ridere 

Alla fine, oltre ad aver pulito il pavimento con la canotta, non si è fatto niente e noi siamo tornati a ridere tutti insieme come stavamo facendo poco fa 

"Vado a fumare! Chi viene con me?" domando, osservando i ragazzi che sono ancora li 

"Vengo io!" esclama Luca, prendendo il giubbotto e mettendoselo sul braccio.
"Dove vuoi andare?" domanda 

"Andiamo dietro" dico, cominciando a camminare.

Sento gli urletti dei miei amici e sbuffo divertita, arrivando a sedermi sul primo divanetto 

"Tieni, metti questo sulle spalle" dice prima di sedersi, mettendomi la giacca nera sulle spalle 

"Grazie, non dovevi" dico sussurrando, con un sorriso sulle labbra. 
Lo guardo, cercando di non sorridere troppo

"Stasera mi stai particolarmente simpatico" commento ironica, leccando la cartina 

"Grazie eh, complimenti che vengono sempre dal profondo del cuore" 
risponde con il mio stesso umorismo 

Ridacchio tirando fuori dalla tasca l'accendino  
"Comunque non te l'ho mai detto, ma sei veramente brava" 

"Grazie" dico sorridente, rivolgendogli lo stesso complimento 

"Cosa mi racconti di te?" domanda, lasciandomi portare velocemente gli occhi su di lui 

"Niente di che, oltre quello che ha letto Maria sul mio foglio non c'è molto da dire"

"Non ci credo" dice, lasciandomi alzare un sopracciglio in maniera confusa
"Che musica ascolti? Cosa fai nel tempo libero? In amore?" domanda

"Calma furia, tu domanda, io ti rispondo. 
Ma sappi che quando io vorrò sapere qualcosa tu dovrai dirmelo"

"E' un ricatto?" chiede sorridente 

"Puoi chiamarlo ricatto oppure intenderlo come modo per conoscersi" dico sospirando, stringendomi nella sua giacca 

"Come vai in amore?" domanda di getto, lasciandomi un attimo confusa

"Sono stata fidanzata una volta, ma è durata più la frequentazione che la relazione in se per se"
confesso, buttando la cicca della sigaretta nel posa cenere 

"Come mai? Se posso chiedere" 

Sento un gruppo formarsi in gola.
Si vero, scherzo spesso su questo argomento , ma la verità è che ci sto ancora male 

"Ecco, evidentemente non gli andavo bene. Gli facevo così schifo che dopo due settimane mi ha tradito" 
aggiungo, osservandolo 

Ho gli occhi lucidi
"Lui era un amico del fratello gemello della mia migliore amica, ci conoscemmo a una festa di compleanno. Cominciammo a sentirci dopo una settimana e tirammo avanti così per due mesi, poi ci siamo fidanzati e dopo due settimane me l'ha messo nel culo" 

"Come mai ci stai male se è durata così poco?" 

"Perchè gli ho dato il mio cuore tra le mani, gli ho detto qualsiasi cosa: ogni mia paura, ogni mia preoccupazione e anche ogni cosa che mi rendesse felice. Adesso cerco qualcuno che faccia tornare la me bambina o che semplicemente non me lo metta nel culo quando ne trova una migliore di me"

Sintetizzo velocemente, mentre sento un suo dito posarsi sulla mia guancia 
"Scusa, non volevo piangere"

"Sta tranquilla, quando sei con me puoi fare tutto ciò che ti senti" 

lo guardo negli occhi per un seconda, facendo un piccolo sorriso
Mi poggio con la testa sulla sua spalla, lui mi avvolge con un braccio 

"Sai vero che noi non siamo tutti come lui?" domanda. 
Annuisco, prendendo un'altra sigaretta dal pacchetto 

"No! Questa no"
me la toglie dalle mani, alzando il braccio

"Dai Lu!" esclamo non più molto divertita.
Metto un un piccolo broncio e lui i strizza una guancia 

"Ti ho detto no" dice con lo stesso sorriso sulle labbra.
Incrocio le braccia al petto, lo osservo 

"Per favore! Ti prego" dico come una bimba, facendo il musino 

"Potrei dartela, se mi dessi un bacino. Proprio qui" si picchietta la mano sulla guancia e lo guardo accigliata

"Tu vedi un po' cosa mi tocca fare" esclamo divertita, allungandomi per dargli questo benedetto bacio 

Appena poggio le mie labbra sulla sua guancia, vedo la sigaretta avanti ai miei occhi. 
"Vabbe dai, questo te lo do perchè te lo meriti" dico, dandogli un altro bacio sulla guancia 

Lo vedo sorridere, poi mi ripoggio alla sua spalla cominciando a fumare, rilassandomi ascoltando le sue parole e la sua risata 

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora