dieci

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Appena entrata in sala, la figura della Celentano mi ha leggermente destabilizzata
"Buongiorno!" esclamo con un sorriso, togliendo le scarpe da ginnastica e mettendo i tacchi

"Ferma, non mettere i tacchi"

ecco, un'altra cosa che mi ha lasciato piuttosto sorpresa

"Come?" domando, vedendola sedersi sul puff presente in sala

"Non mettere i tacchi, ora ti siedi di fronte a me e parliamo un po'"
stringo gli occhi un paio di secondi e poi mi siedo davanti a lei con le gambe incrociate

I primi secondi li passiamo con lei che guarda me e con me che guardo lei senza dire o fare niente

Pochi secondi dopo, la porta della sala ballo dove sono si apre e la figura di Luca fa capolino nella stanza

"Oh! Scusate se ho interrotto, vado via subito" dice velocemente, cercando di salutere in maniera educata e per niente impacciata la maestra

"No Luca resta, ti ho fatto chiamare io"
adesso in sala ci siamo io, Luca, Elena e la maestra

Un po' titubante entra nella sala e dal riflesso noto che sta fissando la mia figura , mentre sono ranicchiata sul pavimento

"Che è successo?" domanda confuso, passandosi una mano sui capelli , toccando leggermente e distrattamente l'orecchino

"Allora, ieri tu hai avuto un brutto momento di down" dice la mia coach indicandomi
"E tu eri lì a consolarla" commenta poi, indicando Luca

Lui si trova ad annuire solamente, cercando di trovare un senso nelle parole che la mia maestra sta dicendo

Mi dispiace solo che se lui ora era a casa a provare o a sistemarsi delle cose ora stia sprecando il suo tempo per me

"Adesso, io non voglio che tu faccia o dica qualcosa, voglio che lei sia in grado di parlare con me avendo al suo fianco qualcuno che le voglia bene e che possa esserle d'aiuto"

Lei passa lo sguardo da me a lui come se non ci fosse un domani
"Adesso mettiti i tacchi" dice solamente, fissandomi negli occhi

Non vorrà mica che io balli davanti a Luca?

"Beatrice? Non mi hai sentito? Mettiti i tacchi forza!" esclama velocemente, portandosi gli occhiali sulla testa

Obbedisco e una volta che me li metto, crescendo di 8/9 centimetri, torno al centro della sala

"Togli la felpa"

"Maestra ma che è 'no spogliarello?" domando ridendo, facendo sorridere anche lei

"Adesso, che i tacchi li abbiamo messi;
la felpa l'abbiamo tolta, ti siedi e togli questi bei pantaloni di tuta. Tanto sotto hai la cuolotte"

"No maestra, mi vergogno!" esclamo, con gli occhi già lucidi

"Questo serve a combattere la paura e la vergogna bea, se non lo fai con qualcuno che ti guida non ci riuscirai mai" dice

Prendo un sospiro profondo e sedendomi sul puff mi sfilo i pantaloni della tuta e sistemo bene i pantaloncini che avevo sotto

"Non mi guardare!" ordino a Luca, mentre alzo le braccia per legare i capelli

"Sei bellissima, perché non dovrei guardarti?" domanda retorico, con le gambe incrociate

Passo le mani sugli occhi, poi vedo la Celentano che osserva il ragazzo sorridendo
"Adesso ti metto la musica e tu mi fai la coreografia"

"Davanti a lui?" domando

"Si, davanti a lui. Tanto comunque dovresti farla avanti a tutti"

No maestra, questa prospettiva non mi piace per niente

"No maestra perfavore" domando con le lacrime agli occhi ormai.
Continuo a respirare pesantemente e forzatamente, quando la musica parte nella mia testa c'è un vuoto di memoria

Sento solo le lacrime che scendono

Con ancora la musica che scorre, sento due braccia avvolgermi
"Basta amore, basta"  il ragazzo mi accarezza i capelli , solo allora la musica si stoppa

"Mi fa male vederti stare così"

"Non c'è la faccio, madonna" dico sbuffando

"È da qui, che escono le cose belle" sentiamo dire dalla Celentano, che è ancora seduta

"Io so che è difficile, che hai 17 anni e davanti a queste cose vorresti sparire perché sei timida e piccolina. Ognuno di noi è diverso, tu devi fare di questa tua vergogna un punto di forza. Trasformala nella tua sensualità, non rispettare i canoni"

le parole della Celentano sono veramente sincere, sta facendo tutto questo solo per spronarmi a fare questo compito al meglio, senza preoccuparmi di fallire o sentirmi troppo in imbarazzo

"Non capisco io che ci faccio qui..." dice il ragazzo un po' per alleggerire il tono, un po' per avere una risposta

Mi asciugo una lacrima e sorrido leggermente, prendendo un sorso d'acqua
"Perché senza di te lei in questo modo non si sarebbe mai lasciata andare. Lo sai anche tu che siete speciali uno per l'altro" dice

Il suo occhio è sempre più lungo di quello che sembra

Sorrido con le guance rosse, ormai la tristezza sta andando via dal mio volto

Lei sorride soddisfatta
"Hai capito ciò che voglio dirti?" domanda e annuisco
"Luca, grazie per le tue parole di ieri. Sono state molto belle" dice

Lui si gratta la testa imbarazzato, mormorando un grazie con le guance rosse

"Adesso andate, che si è fatta una certa"
mi dà un piccolo abbraccio e Luca le stringe la mano, poi lasciamo la sala insieme

Quando arriviamo in relax ci sediamo uno vicino all'altra

"Sei bellissima, non mi stancherò mai di ripeterlo" dice, facendomi salire di nuovo la voglia di piangere

"Non fare il labbruccio, sennò davvero non ti resisto" continua lui, accarezzandomi una guancia e fissandomi negli occhi

"Scemo" dico ridendo, allontanandolo leggermente con la mano

"A non vuoi le mie carezze? Ok, me ne vado" dice velocemente, in maniera ironica uscendo dalla sala.

Quando però non lo vedo tornare prendo un sospiro pensando si sia arrabbiato veramente, così mi alzo e lascio la testa uscire dalla porta

Quando lo vedo appoggiato al muro, con un sorriso e gli occhi soddisfatti a completare il suo viso, arrossissico notevolmente e incrocio le braccia

"Vedi che senza di me non sai stare?" domanda ridendo, avvicinandosi a me.

Metto le mani sul suo petto e lo guardo dal basso, nonostante i nostri pochi centimetri di differenza

"Egocentrico" alzo gli occhi al cielo, allontanandomi da lui, che però mi prende per il polso e mi fa sbattere contro il suo corpo

I suoi occhi mi assoggettano completamente

Mi riprendo solo quando sento le sue labbra posarsi sulla mia fronte e mi sussurra un andiamo a casa

mi fa bene, questa è la verità

E questa cosa, mi fa tremendamente paura

𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora