Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"Ogni uomo della ciurma detiene il diritto di voto su questioni essenziali che riguardano il benessere collettivo della nave, indipendentemente dal proprio ruolo o anzianità. Il principio fondamentale di questa regola è che la partecipazione attiva e paritaria di ciascun membro sia garantita e che la voce di ognuno, dalla mano più giovane a quella più esperta, abbia peso uguale nelle decisioni che toccano l’intero equipaggio. In virtù di questo, qualsiasi questione che comporti una decisione collettiva – che sia il destino della rotta da seguire, la distribuzione delle razioni o il trattamento di eventuali prigionieri – richiede un voto aperto, chiaro e privo di coercizione, dove l’opinione individuale viene rispettata.
Nella sfera delle risorse comuni, si sancisce che ogni uomo abbia il medesimo diritto sull’uso delle provviste fresche e dei liquori. Questo diritto si fonda sul principio della condivisione equa, riconoscendo che ogni individuo della ciurma ha contribuito in egual misura, con la propria forza, la propria resistenza, e spesso la propria salute, alla missione della nave. Ognuno ha quindi titolo a servirsene secondo necessità e a proprio piacimento, purché non ne faccia abuso o non comprometta, con un uso eccessivo e indiscriminato, il bene comune. In situazioni di abbondanza, ciascun uomo è libero di accedere alle provviste e ai liquori senza restrizioni, godendo dei frutti della fatica collettiva.
Tuttavia, vi sono circostanze in cui tale libertà di accesso deve essere regolata per garantire la sopravvivenza dell’intero equipaggio. Quando, per avversità o eventi imprevisti, le provviste subiscono una riduzione o si presenta il rischio di scarsezza, è responsabilità dell’intera ciurma prendere coscienza della situazione e votare un ridimensionamento dell’uso delle risorse. In tali casi, si rende necessaria una gestione prudente e bilanciata, poiché la continuità del viaggio e la salute dell’equipaggio dipendono da scelte che preservino le riserve disponibili.
Il ridimensionamento delle risorse viene quindi approvato solo dopo un voto in cui ogni membro ha pari diritto di esprimere il proprio parere, senza alcuna disparità o vantaggio per i più alti in grado. La trasparenza del voto è essenziale; pertanto, è stabilito che le votazioni avvengano in presenza dell’intero equipaggio, evitando che decisioni di questa rilevanza siano prese in segretezza o da un gruppo ristretto. Una volta approvato il ridimensionamento, ogni uomo è tenuto a rispettare la misura stabilita, senza eccezione o concessioni speciali, poiché un singolo atto di egoismo potrebbe compromettere la sopravvivenza collettiva.
Qualora un uomo violi queste disposizioni, sia attraverso il consumo eccessivo di provviste o liquori in tempi di restrizione, o con il tentativo di appropriarsi di risorse in modo ingiusto, è previsto che venga sottoposto a una sanzione proporzionata al danno causato. La ciurma ha diritto di stabilire, tramite un ulteriore voto, quale tipo di punizione debba essere applicata per chi infrange questa regola, che rappresenta uno dei pilastri della convivenza sulla nave. In caso di recidiva, o se l’infrazione ha messo gravemente a rischio l’intera ciurma, le sanzioni possono arrivare fino alla privazione temporanea del diritto di voto o all’allontanamento dall’accesso alle provviste per un periodo stabilito dall’equipaggio.In situazioni estreme, se le provviste raggiungono livelli critici e il rischio di esaurimento è imminente, la regola impone che le razioni vengano ulteriormente ridotte, e che nessuno, indipendentemente dalla propria condizione o dal proprio rango, riceva quantità superiori rispetto agli altri."
