Capitolo 17- Home

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Capitolo 17-Home

Lilly se ne stava davanti alla porta di casa sua indecisa su cosa fare. La maglia di Luke le arrivava fino a metà coscia e il padre avrebbe capito subito che la maglietta non era sua.

Si mordeva il labbro nervosamente non sapendo se bussare o tornare da Luke.

Poteva semplicemente tornare da Luke e non tornare a casa e abbandonare la scuola e scappare con lui, ma non le sembrava il caso.

Fece un passo in avanti, alzó la mano verso la porta e bussó tre volte. L'ansia era tantissima ed ora non voleva far altro che nascondersi dietro il secchio della spazzatura.

Senti dei passi da dentro la casa e la serratura della porta scoccare. La maniglia si abbassò e da dietro la porta comparve il padre.

Appena la vide rimase immobile a scrutare il suo viso poi notó la maglietta e strinse i pugni. Il suo viso era tirato e sorpreso.

Lilly teneva le braccia lungo i fianchi e guardava il padre, il silenzio tra di loro rendeva le cose molto più imbarazzanti.

Sentiva lo sguardo del padre bruciare sulla sua maglietta che abbassó con le mani.

"Dove hai preso quella maglietta?" Una settimana che non si vedevano e la prima cosa che gli disse fu questa. Lilly ne rimase delusa e guardó in basso.

"È di Luke" sussurró Lilly guardando ancora in basso, riuscì a vedere i pugni del padre stringersi e le nocche diventare bianche.
Non aveva il coraggio di guardarlo in faccia,sapeva che aveva gli occhi pieni di odio.

Passarono parecchi secondi senza che nessuno dei due fiatasse, Lilly guardava i suoi piedi scalzi che erano diventati improvvisamente la cosa più interessante al mondo.

Sentì il padre sospirare e vide le sue gambe rillassarsi.

"Sei stata con lui?" Il suo tono non era cattivo, ma dolce. Lilly alzò gli occhi sentendo la sua voce e vide che alche il suo viso si era addolcito.

"Diciamo di si" non volle specificare i tre giorni dove aveva sofferto le pene dell'inferno per non fare preoccupare il padre.

"Ti ha trattata bene?" La voce del padre era sempre più dolce, e Lilly si era iniziata a sentire meglio.

"Benissimo" disse lei quasi in un sussurro.

Il padre apri le braccia e Lilly ci si buttò dentro incominciando a piangere come una disperata. Il padre la abbracciava.

"Credevo che tu fossi arrabbiato con me" disse Lilly tra le lacrime.

"Lo sono, solo che non riesco ad esserlo perché voi due mi ricordate troppo me e tu madre alla vostra età Lilly" disse lui tenendola fra le sue braccia.
"Sono sempre il tuo papà comunque, la prossima volta vedi di metterti la tua maglietta e non la sua sei ancora la mia bimba per me" disse il padre allontanandola e guardandole la maglietta.

Lilly sorrise e annuì.

Il padre la guardava sorridendo quasi come dire che fosse bellissima.

"Cosa c'è?" chiese lei

"Sembri tua madre alla tua età" sussurró lei.

Lilly sorrise e gli prese le mani guardandole. Sospiró e spostó lo sguardo sul viso del padre.

"Fammi fare quello che tu non hai potuto fare perché i vostri genitori non accettavano il vostro amore. Mettiti nei miei panni Papà, lo amo.È l'unica persona che mi ha reso felice dopo Beth"

Lui si avvicinò a lei e le lasció un bacio sulla fronte e poi le sorrise.

"Ti chiedo solo di tornare a casa, ci manchi"

Young||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora