Capitolo 8- Bipolare

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Capitolo 8- Bipolare

Lilly non aveva chiuso occhi in tutta la notte, neanche per un minuto. Sentiva ancora il calore delle mani di Luke sui suoi fianchi nudi, chiuedere occhio con quest immaggine in testa non era facile.Durante la notta a volte si era alzata ed era andata a guardare fuori dalla finestra per osservare la casa davanti a lei, la casa degli Hemmings.

Lilly era restata a guardarla per ore, e per ore una luce era restata accesa in quella casa, chi fosse non lo sapeva, ma di sicuro non era Luke, non lo aveva visto rientrare quella notte.

Non sapeva che quella fosse la casa degli Hemmings fino alla sera in cui aveva perso la scommessa e Luke l'aveva riportata a casa, quando Lilly era scesa Luke sfrecciò via con l'auto ma pochi minuti dopo lo vide tornare e parcheggiare la macchina per poi entrare in casa.

Lilly quel ragazzo non lo capiva, un attimo prima stavano parlando normalmente nel ristorante e un attimo dopo aveva infilate le sue mani sotto la maglia di Lilly quando aveva detto che non se la sarebbe portata a letto.

Certo, non voleva dire che se la sarebbe portata a letto ma qualcosa significava o no?

La luce entrava dalle finestre di camera di Lilly e quando stava per alzarsi anche la sveglia suonò, ricordandole che oggi andrà a scuola.Lilly sospirò e si svestì restando solo in biancheria per poi mettersi un paio di skinny neri e una maglietta bianca e le sue solite vans nere.

Mentre usciva dalla stanza notò qualcuno fuori dalla finestra, Luke stava uscendo di casa con lo zaino sulle spalle e il cappuccio abbassato, non lo aveva mai visto andare a scuola perchè usciva mezzora prima, ma perchè?

Scese le scale velocemente e si sedette al tavolo con il fratello.

"Buongiorno Alex" dice Lilly dandogli un sulla testa.

Alex sorride "Buongiorno Lilly"

"Allora, come stai?" non aveva più parlato con lui.

"Male, Emily non mi parla" Lilly sbarrò gli occhi,

"Perché?" chiese Lilly sorpresa.

"Dice che suo fratello non vuole che parli con me" lilly sputò i cereali che aveva in bocca, Luke ieri non le aveva raccontato di Emily, se ne era dimenticata anche lei, perchè non le ha detto di avere una sorella?

"Ci penso io" Lilly prese lo zayno finendo i cereali rimasti nella ciotola e uscì di casa di corsa con l'obbiettivo di insultare Luke come mai nessuno l'aveva fatto.

Correva verso la fermata dell'autobus e fu la prima a salirci, si sedette al suo solito posto e mise le cuffiette nelle orecchie.

Ad un certo punto una cuffietta fu tolta dal suo orecchio. Lilly si girò e vide Michael accanto a lei, Lilly sussultò, non si era dimenticata del cimitero.

Micheal aveva degli skinny neri e una felpa nera molto grande, gli stavano bene, era un ragazzo molto simpatico anche se Lilly lo conosce da poche settimane non gli sembra uno stronzo come Hemmings.

"Hei Lilly" dice Michael con un sorriso sulle labbra. Lilly ricambiò il sorriso e cercò una buona frase per scusarsi.

"Ascolta, per quanto riguarda il cimitero... scusa mi dispiac-"prima che potesse finire Michael la interrompe sorridendo.

"Tranquilla, non c'è problema di preoccuparsi, non c'è bisogno che tu mi dica tutto" Lilly sorride e annuisce rimettendo la cuffietta nell'orecchio.

Finalmente vede la scuola davanti a se ed è di nuovo la prima a scendere, cerca con gli occhi Luke ma non lo vede tra tutte quelle teste, ci sono tutti, tra quelli del coro, i ballerini, gli sportivi, i secchioni,i fighi, le troie, quelli strani e quelli della fascia media come Lilly.

Young||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora